14. Catwoman

196 23 36
                                    

-Dai un po' più a destra-

-Oi guarda che non è mica facile la cosa! Tra l'altro sento che sta per venirmi un'emoraggia al naso che neanche Sanji, quindi muoviti!-

-Scusami piccola Ryo, vedrò di muovermi... comunque ho capito perché non ci riusciamo-

-Perché?-

-Dovremmo... invertire le posizioni-

-TI AVEVO DETTO CHE SEI TROPPO BASSA!-

-MA TU PESI TROPPO!- imbarazzata, Giada le picchiettò su un fianco come per dirle di sbrigarsi.

-Fai piano... ti prego sii delicata... no no no Vitt-

STUMP!

Entrambe finirono a gambe all'aria, Vittoria si massaggiò la testa e guardò in direzione della finestra che, nonostante tutti i loro sforzi, non erano riuscite ad aprire.

-Ascoltami, io sono più alta di te! Se riesci a reggermi anche per poco io posso aprire quella finestra e tirare fuori lo gnomo!- le due infatti, non riuscendo a far ragionare Alex, stavano pianificando di entrare dalla finestra, peccato che a causa della piccola statura di Vittoria non riuscivano nel loro intento.

-Mi spieghi perché quella cosa di Sanji, poi?- Giada guardò altrove per nascondere l'imbarazzo.

-Metti dei pantaloncini più lunghi la prossima volta-

-Ah, ragazze...- dal retro del locale uscì Stella, le due non si fecero domande sul perché alle due di notte la ragazza fosse sveglia e puntarono lo sguardo su di lei come iene affamate.

-Stellina...- cominciò Giada con un sorriso poco rassicurante, Stella fece per tornare indietro ma Vittoria, prontamente, le afferrò il bordo della maglia.

-Stellina!- ripetettero le due.

。。。

-VEDI QUALCOSA?!-

-No, ha le tende chiuse! Però se... Ryo! A sinistra- Giada, che sorreggeva Stella la quale a sua volta teneva sulle spalle Vittoria, obbedì e quando sentì la finestra aprirsi fece un gran sorrisone.

-Forza entrate!- sussurrò, una volta nella camera di Alex si guardarono intorno: niente era al suo posto, in quella stanza regnava il caos più totale ma nonostante ciò il biondino dormiva beato nel suo letto.

-Ma perché siete vestite così?- chiese Stella indicando le due amiche.

-Ma chi sei, Catwoman?- disse la ragazza rivolta a Vittoria, mentre soffocava le risate.

-Faceva un sacco figo! Non hai mai visto come si vestono le spie?- disse Giada, la quale non era di certo messa meglio, più che una spia sembrava... una scippatrice.

-Siete delle disagiate- disse Stella, le due annuirono.

-Lo sappiamo, ma ci stiamo divertendo tro-

-Voi... che cosa ci fate qui?-

-ACCIDERBOLINA SI È SVEGLIATO!- senza dare il tempo ad Alex di fare alcunché, Giada gli saltò addosso e con una mossa degna di un maestro di karate lo buttò giù dal letto e gli immobilizzò le braccia dietro la schiena.

-Uh Alex! Da quanto tempo!- esclamò Stella, il biondo cercò di dimenarsi dalla presa ferrea della ragazza, ma con scarsi risultati.

-VI ODIO! VI DETESTO!- Vittoria gli pestò la faccia con il tacco della scarpa.

-Non sai quanto odio quella parola, quindi adesso stai zitto e vedi di darti una regolata-

-Il tuo lato psicopatico è tremendamente utile- disse Giada un pochino intimorita.

-Vi siete dimenticate di una cosa- Alex si liberò e con uno scatto afferrò i polsi di Giada buttandola sul letto.

-Che non sono più il bambino di una volta- con calma l'albina gli rispose.

-Lo sai che la situazione è parecchio equivoca? E sono anche fidanzata quindi vedi di toglierti di do-... smettila di piangere bamboccio-

-Ma... mma...-

-Guarda che non sono così vecchia da essere scambiata per tua madre-

"Anche se Eleonora era ancora più giovane quando ti ha dato alla luce" pensò la ragazza.

-Alex...- disse Vittoria poggiandogli una mano sulla schiena.

-E TU CHE VUOI EH?! SEI SOLO UNA MALEDETTA TRADITRICE- istintivamente Stella tirò a sè l'amica.

-Dio santissimo ma sei bipolare?!- urlò Giada che cercava ancora di liberarsi, poi si ricordò del motivo per cui era in quella stanza.

-A stare chiuso tra quattro muri non ci guadagni niente, ti perdi tutte le cose belle della vita e fai soffrire chi ti ama-

-TANTO NESSUNO MI AMA! SOLO MIA MADRE MA ADESSO LEI NON C'È PIÙ ED È COLPA VOSTRA!- Stella strinse i pugni talmente forte che le nocche divennero bianche.

-COME PENSI SI POSSA FERMARE UN TUMORE AL CERVELLO, RISPONDI! TUTTO QUELLO CHE VOLEVAMO ERA EVITARE CHE TU SOFFRISSI! VEDI DI USCIRE DA QUI E CERCARE SAMANTHA!-

-S-Samantha? Non è ancora tornata?-

-È da due settimane che non si hanno notizie di lei... ti prego Alex aiutaci- disse Vittoria, il ragazzo guardò Giada.

-Allora bamboccio? Esci da qui oppure no?- Alex si scostò in modo da permettere all'albina di alzarsi.

-Scusa- disse con un fil di voce.

-Non prendermi per un maniaco-

-Tu? Nah, tu sei solo un biondazzo apatico-

-Che crescendo si è fatto meno gracilino- disse Stella.

-E molto più figo!- aggiunse Vittoria, Alex sorrise imbarazzato.

-Alessandro, vieni con noi avanti...- senza alcun preavviso il ragazzo abbracciò Giada, la quale quasi sparì tra le braccia dell'amico a causa della sua stazza.

-Dobbiamo anche trovare il modo di andarcene e non possiamo farlo senza di te- Stella sorrise.

-D'altronde sei il nostro fratellino, no?-

。。。

Il giovane si sedette per terra e osservò la ragazza davanti a lui.

-Come ti chiami?- le chiese incuriosito.

-Samantha, tu?-

-Yoh, d'ora in poi sarò io a farti compagnia-

.・*:。✰La tana di Ryo!.・*:。✰
Avevo bisogno di tirare Alex da quella camera il prima possibile, altrimenti la storia non sarebbe mai arrivata al punto più importante u_u"
Non appena avrò tempo disegnerò il faccino di Yoh ewe
Ryo☆

𝘓𝘢 𝘤𝘳𝘦𝘢𝘵𝘳𝘪𝘤𝘦 𝘥𝘪 𝘮𝘢𝘴𝘤𝘩𝘦𝘳𝘦 2 | 𝘛𝘰𝘬𝘺𝘰 𝘨𝘩𝘰𝘶𝘭Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora