-Dai un po' più a destra-
-Oi guarda che non è mica facile la cosa! Tra l'altro sento che sta per venirmi un'emoraggia al naso che neanche Sanji, quindi muoviti!-
-Scusami piccola Ryo, vedrò di muovermi... comunque ho capito perché non ci riusciamo-
-Perché?-
-Dovremmo... invertire le posizioni-
-TI AVEVO DETTO CHE SEI TROPPO BASSA!-
-MA TU PESI TROPPO!- imbarazzata, Giada le picchiettò su un fianco come per dirle di sbrigarsi.
-Fai piano... ti prego sii delicata... no no no Vitt-
STUMP!
Entrambe finirono a gambe all'aria, Vittoria si massaggiò la testa e guardò in direzione della finestra che, nonostante tutti i loro sforzi, non erano riuscite ad aprire.
-Ascoltami, io sono più alta di te! Se riesci a reggermi anche per poco io posso aprire quella finestra e tirare fuori lo gnomo!- le due infatti, non riuscendo a far ragionare Alex, stavano pianificando di entrare dalla finestra, peccato che a causa della piccola statura di Vittoria non riuscivano nel loro intento.
-Mi spieghi perché quella cosa di Sanji, poi?- Giada guardò altrove per nascondere l'imbarazzo.
-Metti dei pantaloncini più lunghi la prossima volta-
-Ah, ragazze...- dal retro del locale uscì Stella, le due non si fecero domande sul perché alle due di notte la ragazza fosse sveglia e puntarono lo sguardo su di lei come iene affamate.
-Stellina...- cominciò Giada con un sorriso poco rassicurante, Stella fece per tornare indietro ma Vittoria, prontamente, le afferrò il bordo della maglia.
-Stellina!- ripetettero le due.
。。。
-VEDI QUALCOSA?!-
-No, ha le tende chiuse! Però se... Ryo! A sinistra- Giada, che sorreggeva Stella la quale a sua volta teneva sulle spalle Vittoria, obbedì e quando sentì la finestra aprirsi fece un gran sorrisone.
-Forza entrate!- sussurrò, una volta nella camera di Alex si guardarono intorno: niente era al suo posto, in quella stanza regnava il caos più totale ma nonostante ciò il biondino dormiva beato nel suo letto.
-Ma perché siete vestite così?- chiese Stella indicando le due amiche.
-Ma chi sei, Catwoman?- disse la ragazza rivolta a Vittoria, mentre soffocava le risate.
-Faceva un sacco figo! Non hai mai visto come si vestono le spie?- disse Giada, la quale non era di certo messa meglio, più che una spia sembrava... una scippatrice.
-Siete delle disagiate- disse Stella, le due annuirono.
-Lo sappiamo, ma ci stiamo divertendo tro-
-Voi... che cosa ci fate qui?-
-ACCIDERBOLINA SI È SVEGLIATO!- senza dare il tempo ad Alex di fare alcunché, Giada gli saltò addosso e con una mossa degna di un maestro di karate lo buttò giù dal letto e gli immobilizzò le braccia dietro la schiena.
-Uh Alex! Da quanto tempo!- esclamò Stella, il biondo cercò di dimenarsi dalla presa ferrea della ragazza, ma con scarsi risultati.
-VI ODIO! VI DETESTO!- Vittoria gli pestò la faccia con il tacco della scarpa.
-Non sai quanto odio quella parola, quindi adesso stai zitto e vedi di darti una regolata-
-Il tuo lato psicopatico è tremendamente utile- disse Giada un pochino intimorita.
-Vi siete dimenticate di una cosa- Alex si liberò e con uno scatto afferrò i polsi di Giada buttandola sul letto.
-Che non sono più il bambino di una volta- con calma l'albina gli rispose.
-Lo sai che la situazione è parecchio equivoca? E sono anche fidanzata quindi vedi di toglierti di do-... smettila di piangere bamboccio-
-Ma... mma...-
-Guarda che non sono così vecchia da essere scambiata per tua madre-
"Anche se Eleonora era ancora più giovane quando ti ha dato alla luce" pensò la ragazza.
-Alex...- disse Vittoria poggiandogli una mano sulla schiena.
-E TU CHE VUOI EH?! SEI SOLO UNA MALEDETTA TRADITRICE- istintivamente Stella tirò a sè l'amica.
-Dio santissimo ma sei bipolare?!- urlò Giada che cercava ancora di liberarsi, poi si ricordò del motivo per cui era in quella stanza.
-A stare chiuso tra quattro muri non ci guadagni niente, ti perdi tutte le cose belle della vita e fai soffrire chi ti ama-
-TANTO NESSUNO MI AMA! SOLO MIA MADRE MA ADESSO LEI NON C'È PIÙ ED È COLPA VOSTRA!- Stella strinse i pugni talmente forte che le nocche divennero bianche.
-COME PENSI SI POSSA FERMARE UN TUMORE AL CERVELLO, RISPONDI! TUTTO QUELLO CHE VOLEVAMO ERA EVITARE CHE TU SOFFRISSI! VEDI DI USCIRE DA QUI E CERCARE SAMANTHA!-
-S-Samantha? Non è ancora tornata?-
-È da due settimane che non si hanno notizie di lei... ti prego Alex aiutaci- disse Vittoria, il ragazzo guardò Giada.
-Allora bamboccio? Esci da qui oppure no?- Alex si scostò in modo da permettere all'albina di alzarsi.
-Scusa- disse con un fil di voce.
-Non prendermi per un maniaco-
-Tu? Nah, tu sei solo un biondazzo apatico-
-Che crescendo si è fatto meno gracilino- disse Stella.
-E molto più figo!- aggiunse Vittoria, Alex sorrise imbarazzato.
-Alessandro, vieni con noi avanti...- senza alcun preavviso il ragazzo abbracciò Giada, la quale quasi sparì tra le braccia dell'amico a causa della sua stazza.
-Dobbiamo anche trovare il modo di andarcene e non possiamo farlo senza di te- Stella sorrise.
-D'altronde sei il nostro fratellino, no?-
。。。
Il giovane si sedette per terra e osservò la ragazza davanti a lui.
-Come ti chiami?- le chiese incuriosito.
-Samantha, tu?-
-Yoh, d'ora in poi sarò io a farti compagnia-
.・*:。✰La tana di Ryo!.・*:。✰
Avevo bisogno di tirare Alex da quella camera il prima possibile, altrimenti la storia non sarebbe mai arrivata al punto più importante u_u"
Non appena avrò tempo disegnerò il faccino di Yoh ewe
Ryo☆
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𝘓𝘢 𝘤𝘳𝘦𝘢𝘵𝘳𝘪𝘤𝘦 𝘥𝘪 𝘮𝘢𝘴𝘤𝘩𝘦𝘳𝘦 2 | 𝘛𝘰𝘬𝘺𝘰 𝘨𝘩𝘰𝘶𝘭
Fanfiction𝙖𝙘𝙖𝙩𝙖𝙡𝙚𝙥𝙨𝙮 (n.) the impossibility of comprehending the universe; the belief that human knowledge can never have true certainty. • • • -𝘈𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘨𝘪𝘰𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘢 𝘯𝘢𝘴𝘤𝘰𝘯𝘥𝘪𝘯𝘰...