22. Anche troppo

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-Mamma, Vittoria ha di nuovo le braccia piene di graffi-

-Svampita com'è sicuramente si sarà tagliata con qualcosa a scuola- la piccola Vittoria non disse una parola e si diresse in camera sua a testa bassa.

-Hanno... usato le forbici- disse affondando la testa nel cuscino.

-E poi mi hanno tirato i sassi addosso- la bambina infatti non solo aveva le braccia piene di lividi e graffi, ma anche le gambe erano segnate da aloni violacei.

Vittoria scoppiò a piangere.

-Devo stare zitta- doveva essere forte e fare finta di niente, doveva farlo, o la sua famiglia si sarebbe arrabbiata ancora di più.

。。。

-Hai sentito? Il papà e la mamma di Vittoria hanno chiamato a scuola-

-E perché?-

-Pare che lei sia entrata a scuola con una sua amica e loro hanno ordinato di separarle-

-In pratica lei... è destinata a stare nella solitudine più totale!- le due bambine scoppiarono a ridere e lanciarono uno sguardo carico d'odio a Vittoria, la quale camminava in silenzio dietro di loro, non appena entrarono in classe, le due cominciarono a sghignazzare.

All'inizio Vittoria non ne capì il motivo, ma una volta davanti alla lavagna sentì cedere le gambe.

"Vittoria Frazzoni si taglia, è malata statele lontani"

-Basta... vi prego...- sussurrò la bambina con le lacrime agli occhi.

Se i suoi maglioni si macchiavano di sangue la colpa non era certamente sua.

L'attenzione di tutti, stranamente, si spostò su qualcos'altro.
Davanti alla porta della sua aula stavano passando loro.

-È la Bia- disse qualcuno incantato.

-Con Sam e Ryo! Sono le nostre eroine!- Vittoria le guardo con occhi carichi di ammirazione: quanto avrebbe voluto camminare a testa alta come facevano quelle tre.

Giada roteò gli occhi.

-Sono appena nati è già sanno cosa vuol dire autolesionismo!-

-Guarda che tu sei più piccola di un anno eh!- esclamò Bianca ridendo sommessamente.

-Sam, come si chiama la tipetta?- disse poi, la biondina puntò lo sguardo su Vittoria.

-Frazzoni Vittoria, nata il due novembre, ha i voti migliori di tutta la sua classe e viene da una famiglia benestante-

"E menefreghista come la mia" pensò Giada, Bianca sorrise e poggiò una mano sulla spalla dell'amica.

-Conoscendoti starai pensando di salvarla, giusto?- l'altra si sfregò le mani e ghignò in modo inquietante.

-Mi servirà della cioccolata fondente-

。。。

-È SOTTO INTERROGATORIO?!- Vittoria annuì.

-Durante l'ultima battuta di caccia- disse con una nota di sadismo, riferendosi all'uccisione dei ghoul, scordandosi del tutto che davanti aveva proprio loro.

-Ha ucciso un ghoul a mani nude, io... non riesco a capire come sia possibile, è stata di una brutalità mai vista prima e dopo avergli fracassato non so quante ossa- Yomo le poggiò una mano sulla spalla, interrompendo il suo racconto.

-L'ha presa Arima- disse con un fil di voce.

-Sono stata io a chiamarlo- con gli occhi colmi di lacrime guardò l'uomo.

-Lei mi ha salvato la vita e non sono mai riuscita a ripagarla-

。。。

-Età?-

-Bwah, madonna quanto rompi-

-Età?- ripetè l'uomo, Giada rispose infastidita.

-Vent'anni- Arima si portò una mano sotto il mento e ricontrollò per l'ennesima volta i documenti che aveva in mano.

-Com'è essere un kakuja?- la ragazza digrignò i denti e una volta alzato il piede lo sbatté sul tavolo con violenza.

-MA CHI TI CREDI DI ESSERE EH?! CERTE CATTIVERIE POSSO DIRLE SOLO A QUEL CRETINO DI MIO FRATELLO!- l'albina si tappò immediatamente la bocca.

"No dannazione, non devo farmi scappare l'opportunità di parlare con l'uomo che ha affrontato i Pierrot" pensò sudando freddo.

-Mi avete tirato litri di sangue per controllare la quantità di cellule RC- disse recuperando la calma (incredibile ma vero anche Giada ne aveva).

-Io non sono un mostro, non ho usato che le mani per uccidere quel ghoul e non me lo spiego nemmeno io- Arima la osservò pensieroso.

-Mangi regolarmente?

-Anche troppo-

-Il tuo è veramente un caso interessante- ad Arima venne poi in mente che all'interno della CCG, di agenti capaci di uccidere a mani nude ce n'erano un paio.

-Può darsi che tu sia una di quelle poche persone che riesce ad uccidere i ghoul senza l'uso del quinque e se così fosse... sarebbe impressionante- Giada ricordava, l'aveva letto nel manga tempo prima, girò la testa di lato, intimorita dallo sguardo dell'investigatore e inorridì.

Tutti i ghoul della ventesima e i suoi amici, la stavano osservando, nascosti tra i cespugli.

"Quel mentecatto di Uta con gli occhiali da sole..." pensò la ragazza sbattendosi una mano in fronte.

Decise di fare finta di niente e chiedere ad Arima ciò che le interessava veramente.

-Sorpreso Arima? Mai sottovalutare una donna. Comunque, mi è giunta all'orecchio la voce che tu... hai affrontato i Pierrot- sussurrò avvicinandosi pericolosamente al viso dell'altro.

-È così-

-Uhuh, interessante! E dimmi, erano numerosi? Forti?- Arima si allontanò da lei e si alzò dalla sedia.

-Sono stati una seccatura, una cosa che mi ha colpito parecchio sono stati i capelli biondi del leader, non saprei dirti il perché... resta il fatto che sono mostri, anzi, nemici naturali dell'uomo e se non pensiamo noi ad eliminarli questo mondo non potrà mai essere un luogo sicuro per le generazioni che vi vivranno-

-Ma che diavolo stai blaterando?- Giada alzò lo sguardo che provocò un brivido di terrore a tutti tranne che ad Arima.

-Ghoul... mostri? Non hai mai pensato che forse i veri mostri sono gli umani? Non fanno che gettare fango sugli altri, quando loro sono peggio della feccia- Stella fece per correre dall'amica, ma Kaneki la bloccò.

-Siete troppo impegnati a sputare veleno sugli altri per accorgervi dello schifo che fate e di queste cose ne sono certa- sorrise.

-Perché sono la prima ad essere così- la castana non ce la fece e corse da lei.

-RYO PER ME NON SEI UN MOSTRO!- Giada ghignò e circondò le spalle della ragazza con un braccio.

-Anche se dentro sei marcio, qualcuno che ti vuole bene lo trovi sicuramente, quindi Arima, secondo me non c'è nessun problema nell'amare un ghoul- girò le spalle e se ne andò.

-Mi sono trattenuta abbastanza- anche Vittoria le gettò le braccia al collo, facendola quasi cadere.

Giada si girò verso l'uomo e gli sorrise dolcemente, prima di mimare qualcosa con le labbra.

"Stai lontano da Kaneki Ken, Kishou Arima"

.・*:。✰La tana di Ryo!.・*:。✰
Mh okay, ora vediamo di concentrare gli ultimi capitoli di 'sta storia sul modo che useranno i protagonisti per tornare a casa -^-
Ryo☆

𝘓𝘢 𝘤𝘳𝘦𝘢𝘵𝘳𝘪𝘤𝘦 𝘥𝘪 𝘮𝘢𝘴𝘤𝘩𝘦𝘳𝘦 2 | 𝘛𝘰𝘬𝘺𝘰 𝘨𝘩𝘰𝘶𝘭Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora