Capitolo 1

51K 1.4K 429
                                    

Mi presento! Sono Jocelyn Parker, ho diciotto anni e sto per cambiare vita.

Oggi mi sono trasferita a Los Angeles, la mia nuova casa.
E non vedo l'ora di vedere come sarà la mia nuova vita.

Devo ammettere che sono abbastanza stronza e le persone se non mi vanno a genio subito non mi andranno mai giù.

Sono appena scesa dall'aereo e mi sto dirigendo al mio appartamento. Non so bene dove sia, ma so che lo dividerò con altre due persone.

Il taxi giallo si ferma e dopo aver pagato mi guardo attorno.
Da fuori il palazzo è carino. Ha quattro piani, tante terrazze ed è azzurro pastello.

Entro e prendo l'ascensore premendo il tasto numero 4.
Appena le porte si aprono cerco l'appartamento 23 e mi fermo.
Mi sistemo i capelli e tiro fuori le chiavi che mi hanno spedito a Miami, dove vivevo prima.

La serratura fa uno scatto e la porta si apre.

Raccolgo la mia valigia e faccio un passo dentro la mia nuova casetta.

C'è un salotto spazioso, con al centro un divano ad angolo nero di pelle, dei mobili bianchi e un'enorme TV al plasma appesa al muro.

«wow...» già mi piace

Sento dei passi e dal corridoio sbuca un ragazzo in boxer e mi fissa confuso e incazzato.

«e tu chi cazzo sei!? » sbuffa

«la nuova coinquilina! » rispondo acida. Bene lui mi sta già antipatico.

«MAX!!!» si mette ad urlare come un deficiente

«che c'è!? » sbuffa una voce maschile

«la tipa nuova! »

Sento dei passi svelti e poi la fotocopia del tipo in boxer mi compare davanti mentre l'altro scompare in corridoio.

«ciao, io sono Max! » mi stringe la mano

«Jocelyn!» sorrido. Mi sta simpatico ed è molto gentile.

«come avrai capito quello di prima è il mio gemello, Nathan! Ora ti porto a vedere il resto della casa e poi sei libera. » mi sorride.

Esattamente quando sto per girarmi l'idiota in boxer mi viene addosso assieme ad una ragazza mezza svestita. Stanno discutendo e lui non mi guarda minimamente.

La casa è più grande di quanto pensassi.
La mia stanza è il doppio delle altre ed è vicino a quella di Nathan, mentre quella di Max è infondo al corridoio. Ha un bel terrazzo che si affaccia sulla strada e ho un bagno tutto mio.
La cucina è anch'essa grande, ha i mobili bianchi e un bancone al centro.

«mi piace!» sorrido a Max, che ha appena finito di farmi vedere tutto.

«ne sono felice! Alle 19.30 c'è la cena, ora ti lascio! Avrai sicuramente le valige da disfare!» sorride e scappa via

Mi avvicino alla mensola e cerco un bicchiere. Ho una sete tremenda.
Finalmente lo trovo, ma è troppo in alto.

Mi sto sbracciando da dieci minuti buoni, quando due mani forti e calde mi alzano da terra verso il mio bicchiere. Una scia di brividi mi percorre la spina dorsale, ma non ci faccio caso.
Lo afferro e vengo rimessa giù.

Mi volto verso il mio aiutante e trovo... Nathan.

«angelo, la smetti di sbracciarti!? Sei troppo invitante così... » fa un sorrisetto malizioso

«idiota! » gli mostro il mio bel dito medio e dopo aver preso dell'acqua salgo in camera.

***

Il mio coinquilinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora