Mi sveglio grazie ai raggi del sole e mi stiracchio piano.
Tasto con la mano accanto a me, ma Nate non c'è.Mi metto seduta e ad un tratto sento un enorme frastuono e qualcuno che impreca.
Mi alzo con le mie fidate pantofole rosa ai piedi e vado verso la cucina, strofinandomi gli occhi.
POV. NATHAN
Stamattina mi sono svegliato presto, voglio fare una sorpresa al mio angioletto visto che abbiamo la casa libera per oggi.
È da un'ora buona che provo a preparare una colazione decente, ma non sono davvero in grado.
Finalmente sono riuscito a fare l'impasto per i pancake, ma appena lo appoggio sul bancone della cucina la ciotola cade per terra, mandando a farsi benedire tutto quello che ero riuscito a fare.
Ora mi toccherà pure pulire!
Sto passando lo straccio per terra quando sento l'inconfondibile risata di Jo invadere la stanza.
Mi volto e sorrido quando la vedo.
È poggiata sullo stipite della porta, il suo pigiamino gigante a pois, i capelli scompigliati, si strofina gli occhi con le mani e ridacchia mentre mi guarda.
Sembra una bambina.«cosa c'è da ridere?» la guardo, trattenendo un sorriso
«sai! Fa tanto CSI scena del crimine!» ridacchia e indica quello che c'è per terra
«ehi! Volevo farti una sorpresa!» sbuffo e metto un finto broncio. So che ora verrà a consolarmi.
Si avvicina e mi pizzica le guance.
«poverino, il bambinone!» dice con una strana voce e non riesco più a trattenere le risate
La prendo in braccio e le faccio allacciare le gambe attorno alla mia vita, per poi stampargli un bacio sulle labbra.
«stavi facendo i pancake?!» annusa il profumo, ma poi il suo viso cambia espressione
Scende velocemente dalle mie braccia e corre in bagno e rimettere.
Sta sempre male la mattina e comincio a preoccuparmi.La seguo e le scosto i capelli da davanti.
Quando ha finito si appoggia a me.«dovremmo andare dal medico... Stai sempre peggio...»
«non serve... È un virus...» si alza per andare in camera.
***
Stamattina Jo ha vomitato altre tre volte e poi di punto in bianco ha cominciato a mangiare gelato, anche se siamo agli inizi di novembre.
Ora è crollata nel sonno fra le mie braccia.Il telefono mi squilla e sul display compare: "mamma"
Ho fatto pace con lei e ora ci sentiamo ogni giorno.
Mi stacco da Jo senza svegliarla e vado in cucina per non svegliarla.
«ciao mamma!» rispondo
«Nath! Come state?!» dice dolcemente
«io bene! Jo continua a stare male...» sbuffo
«oh! Mi dispiace... Cos'ha di preciso?» chiede
«vomita continuamente e stamattina aveva una voglia matta di gelato... »
Christie rimane un attimo in silenzio.
«sei ancora qui?!» chiedo
«sì sì! Non è che avete avuto qualche rapporto ultimamente?»
Ma che domanda è!? Ho capito che sei mia madre, ma...
STAI LEGGENDO
Il mio coinquilino
Teen FictionNuova vita, nuova casa e nuova gente per dimenticare il suo burrascoso passato. Lei è Jocelyn: acida e stronza con tutti e gentile con pochi, bella da far paura, non si lascia abbindolare da nessuno. Los Angeles sembra l'inizio di un nuovo capitolo...