Capitolo 13

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«Nash...» spalanco gli occhi e indietreggio

«ora tu vieni con me! Chiaro!?» mi afferra per il braccio, strattonandomi fuori

«lasciami!!!» urlo

Mi tappa la bocca con un fazzoletto, facendomi perdere i sensi.

Sento delle voci confuse.

«portala in macchina e legala! Non deve scapparci ancora!» dice una voce, sembra... L'uomo del passamontagna?

«ok!» Nash

Mi tirano verso un furgone nero e mi legano le mani.

«sbrigati! Idiota!» sono Lily e Calum, mio fratello

Poi i miei occhi si chiudono esausti e non sento più nulla.

POV. NATHAN

Finalmente sono arrivato a Roma, dal mio angioletto.

Sono davanti la porta dell'appartamento dove dovrebbe essere.

Prendo un bel respiro e busso.

La porta si spalanca di colpo e ne esce una ragazza alta, mora, occhi verdi, in lacrime.

«Joce! No...tu non sei Jocelyn... » abbassa lo sguardo disperata

Da dietro di lei compare una ragazza bionda, occhi azzurri, anche lei disperata.

«tu chi sei?! » mi chiede la bionda

«sono Nathan... Sono qui per Jocelyn... » dico

«entra...» dice la mora, facendomi entrare

Ci sediamo sul divano al centro del salotto.

«tu saresti l'idiota che ha fatto soffrire mia cugina... Io sono Caterina e lei è Megan...» dice

«sì... » lo ammetto sono un enorme idiota

Megan si alza di scatto e prende il telefono per poi portarselo all'orecchio e sparire nell'altra stanza.

«cos'ha? » chiedo indicando Megan

Caterina esita un po', ma poi risponde.
Quanto avrei voluto che non rispondesse!

«Joce è scomparsa... » dice con voce tremante

«c-cosa...?» sussurro con le lacrime agli occhi

«stamattina, quando sono andata a scuola, era qui! Poi sono tornata e la porta era spalancata, le sue cose sono qui... Stiamo provando a chiamarla, ma non risponde! » spiega Caterina

«no! non può essere! I-io dovevo parlarle... » comincio a blaterare da solo, camminando su e giù per la stanza

Prendo il telefono e chiamo Max.

«ehi fratello! Avete risolto!?» dice felice

«n-no...» dico mandando giù il groppo che si è formato in gola

«perche?» chiede dispiaciuto

Prendo un forte respiro.

«Max! È scomparsa! L'hanno rapita!» sbotto

In sottofondo sento un urlo strozzato di Sam.

«vi prego... Chiedete in giro se qualcuno sa qualcosa...e fatemi sapere... » dico per poi riattaccare

«dove sono le sue cose? » chiedo

Ho bisogno del suo profumo, di sentirla vicino a me.

«prima stanza a destra...» indica il corridoio

Il mio coinquilinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora