Capitolo 5

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Sento delle labbra calde e morbide posarsi sul mio collo e una scia di brividi mi attraversa il corpo.

Apro piano gli occhi e sorrido quando vedo Nate che mi guarda dolce.

«ciao angioletto...» sussurra dolcemente e strofina il suo naso contro il mio

«buongiorno Nate...» mi stiracchio

Gli avvolgo il collo con le braccia e gli lascio un bacio sulle labbra.

«mi piacciono questi risvegli... » sorrido e mi accoccolo di nuovo a lui

Passiamo altri dieci minuti tra coccole e baci, ma il momento viene interrotto.

«Nate! Dov'è...» Max entra in camera, ma si blocca quando si accorge che ci stiamo baciando

È inutile dire che io sono rossa dall'imbarazzo, mentre Nathan sembra tranquillo infatti mi stringe la vita e mi da un bacio sul naso.

«joce!?» finisce sconcertato Max

«io dico...la domenica mattina non hai altro da fare che venire a rompere!? » sbuffa Nate e faccio un ridolino

«ero venuto per vedere se stava bene dopo ieri...e voi dovete spiegarmi un po' di cose... » ci guarda ancora sconcertato

«certo! Ma non ora! » Nate tira un cuscino in testa a Max e lo fa uscire

«alleluia! Nemmeno cinque minuti con la mia ragazza...» sbuffa

Mi volto verso di lui e gli do un altro bacio, che lui prolunga e fa diventare più passionale.
Ci stacchiamo senza fiato e dal piano di sotto sento la voce di un uomo.

«Nathan! Scendi immediatamente a fare colazione! » dice la voce, io guardo interrogativa Nate

«mio padre... » sbuffa

Giusto! I suoi genitori sono ancora qui! Aspetta... COSA!?

Mi alzo di scatto e corro in bagno.

«piccola! Cosa ti prende!?» ride Nathan appoggiato allo stipite della porta

Anche con i capelli arruffati, gli occhi ancora socchiusi e a petto nudo, è tremendamente bello.

«e se ci hanno visti i tuoi?» divento rossa e abbasso lo sguardo

Si avvicina, mi fa girare appoggiandomi al lavandino e mi fa alzare lo sguardo verso di lui.

«chi se ne importa! -alza le spalle- io ti amo! E nessuno mi separerà da te! » sorride e mi bacia dolcemente

«ora vestiti! E scendiamo! » mi da una pacca sul sedere e mi fa andare verso la mia stanza

Prendo una maglietta bordeaux a maniche corte e dei jeans neri aderenti. Me li infilo e torno da Nate.

Scendiamo e agli ultimi gradini Nathan fa intrecciare le nostre dita e mi sorride.

«buongiorno!» saluto tutti, mentre Nate mi trascina ai nostri posti in fondo al tavolo

«buongiorno! » salutano i genitori dei miei coinquilini

«Nathan! Chi è questa bella ragazza!? Non la presenti!?» dice il padre di Nate

«non ti devi interessare a lei... » sbuffa e aumenta la stretta sulle nostre mani ancora intrecciate

La madre di Nate ha uno sguardo triste alla reazione del figlio, mentre il padre se ne frega altamente.

«piacere! Io sono Jocelyn! » sorrido e stringo la mano alla donna

Lei alza lo sguardo e le si apre un sorriso.

Il mio coinquilinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora