Capitolo 3

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Stamattina ho avuto un risveglio un po' diverso.

«angiolettolo...angioletto!» sento una voce che mi sussurra all'orecchio e mi scuote il braccio

«mh!» tengo ancora gli occhi chiusi e mi rigiro nel letto

Mi scontro con qualcosa di duro e profumato, e mi ci accoccolo.
È così bello.

«ehi! Su alzati! Siamo in ritardo tremendo... » dice dolcemente la voce e mi accarezza la schiena facendomi rabbrividire

Mi alzo di scatto e comincio a correre per la mia stanza in cerca dei miei vestiti.
Poi guardo l'orologio e vedo che sono le 5 del mattino.

«ma io ti uccido!» urlo a Nathan disteso sul letto che ride, e mi lancio sopra di lui

«se questo era un tentativo ci stai riuscendo!» scoppiamo a ridere

«per cosa mi hai svegliata!?» sbadiglio e mi stiracchio

«te lo dico se la smetti di stiracchiarti addosso a me...» mi tira giù la maglietta che si era alzata facendomi arrossire

«comunque dobbiamo fare uno scherzetto a Max...
Lui la mattina è abbastanza rincoglionito e dice cose che non hanno senso, allora ho pensato...» mi spiega il suo piano e quando ha finito di spiegare ci dirigiamo in camera di Max.

Io infilo la chiavetta di Nathan nello stereo di Max e lui intanto prende il telecomando e si nasconde in terrazzo, dove lo raggiungo anch'io.
Ci accovacciamo vicino alla porta, uno affianco all'altro.

«ora guarda!» sussurra

Preme un tasto sul telecomando e lo stereo comincia a fare il verso di un gallo.
Max si muove un po', ma non si sveglia, allora Nathan alza il volume.

Max si alza e comincia a camminare per la stanza come uno zombie. Io sto già ridendo, mentre Nathan mi fa segno di aspettare.

«accidenti! Un'altra gallina si è nascosta sotto il mio letto...» piagnucola Max

Si distende per terra e comincia a tastare sotto il letto.

«gallinella! Dove sei!? Coccodè coccodè! » comincia a dire con una strana vocina

È inutile dire che io e Nathan stiamo ridendo come matti e Max se ne accorge risvegliandosi dal suo stato di trance.

«allora eravate voi!» si infuria, ma noi continuiamo a ridere come due scemi

Max però non è divertito e chiude la porta del terrazzo lasciandoci fuori. Mi alzo di scatto e comincio a picchiare sul vetro, ma quello stupido è già sparito.
Mi volto verso Nathan e lo guardo male.

«è colpa tua! » lo accuso, ma mi scappa un sorriso quando vedo la sua faccia da cagnolino bastonato

«ma ti sei divertita...» sorride

«è stato epico vederlo dire cose insensate! » rido

«ma ho freddo...» mi stringo le braccia al petto

«vieni!» mi fa un cenno

«oh! Ho capito... » sbuffa

Si alza e viene verso di me stringendomi la vita con le braccia e facendomi appoggiare la testa sul suo petto.
Mi sento a casa, anche se non ce l'ho mai avuta veramente, tra le sue braccia forti.

«posso chiederti una cosa!? » chiedo ancora appoggiata a lui e sento il suo cuore accelerare, proprio come il mio.

«certo!»

«come mai sei così bipolare con me?!» sbotto e lo sento staccarsi di poco

«in che senso?» chiede

Il mio coinquilinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora