Capitolo 4

29.3K 1.1K 216
                                    

Sento Justin che mi tira dal colletto della camicia e mi da un pugno facendomi un taglio sul labbro.

Fortunatamente arrivano Max e la mia squadra fra la folla e bloccano Justin.

«cosa avete fatto!? » chiede

«stava baciando Joce con la forza!» sbotto frustrato

«dov'è lei!?» domanda

«n-non ne ho idea! Era spaventata e tremava... » mi passo le mani fra i capelli e li tiro

«Nathan! Vai da lei, trovala e non fare cazzate» mi avverte

«grazie!» Lo abbraccio e corro fuori dalla casa

Prendo il telefono e invio un messaggio.

A Jocelyn:
Angioletto! Dove sei!? Ti scongiuro dimmi qualcosa...

Rimetto il telefono in tasca e comincio a cercarla in qualsiasi posto possibile.

Sto per impazzire dopo solo cinque minuti e finalmente il mio telefono vibra. Lo tiro fuori e leggo.

Da Jocelyn:
Sono in spiaggia... Ti prego vieni a prendermi...

Rimetto via il telefono e corro in auto.

POV. JOCELYN

Ho bisogno di Nathan, dei suoi abbracci, del suo profumo, di lui.

Sento che mi sta per arrivare un attacco di panico e spero che Nate arrivi prima.

Le lacrime scendono silenziose e il mio respiro si sta accorciando sempre di più. Sono distesa sulla sabbia e la vista comincia ad appanarsi.

In lontananza vedo Nathan corre verso di me.

Mi alzo dalla sabbia e gli corro incontro gettandomi fra le sue braccia forti. Lui mi stringe come per non lasciarmi più e mi alza da terra facendomi allacciare le gambe attorno la sua vita.

«piccola! Ora ci sono io...shh...» mi accarezza la schiena facendomi rilassare

Metto la testa nell'incavo del suo collo e respiro il suo profumo, che aiuta a calmarmi.

«non voglio vederti così...» strofina il naso fra i miei capelli, di rimando gli do un bacino umido sul collo

«grazie...» sussurro ancora nell'incavo del suo collo

Non dice niente e continua a cullarmi fra le sue braccia.

Ad un tratto alzo la testa e faccio quello che non avrei mai pensato di fare.

Lo guardo negli occhi e appoggio le mie labbra sulle sue.
È una sensazione bellissima toccare le sue labbra e sentire il suo sapore di menta.

Mi stacco senza fiato e appoggio la mia testa sulla sua spalla rimanendo sempre fra le sue braccia.

Mi appoggia piano sulla sabbia e mi prende il viso fra le sue calde mani per poi appoggiare di nuovo le sue labbra sulle mie.

«penso...di essermi innamorata...» dico piano rintanandomi ancora nel mio posto preferito, il suo collo

«e di chi!? Non sarà mica quel cretino della festa...» sbotta

«sei tu...brutto idiota!» gli mordo il collo per quello che ha pensato

«accidenti... Allora! Se io ti dicessi che da quando ti ho vista quel giorno quando sei arrivata non ho più guardato altre ragazze se non te!? E se tu mandassi in confusione ogni parte di me nel preciso istante in cui ti guardo... E che se qualcuno ti tocca o sfiora mi viene una voglia matta di ucciderlo. Magari potrò essere bipolare ultimamente, ma è solo che quando sono con te il mio cervello si sconnette e il mio cuore ragiona da solo... Cosa dovrebbe significare tutto questo?» mi stringe di più al suo petto e un sorriso mi spunta sulle labbra

Il mio coinquilinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora