POV. NATHAN
«Non sono pronto a crescere un bambino... ma so che assieme a lei potrò farcela e non la abbandonerò ora che le cose vanno meglio! » rispondo alla domanda di Max
«sono zio!» sorride e mi batte il cinque
Il momento viene interrotto dal rumore della porta d'entrata che sbatte violentemente.
Vado a vedere chi è, ma non c'è nessuno fuori.
Decido di andare a svegliare il mio angioletto, ma trovo il letto vuoto.
Ok. Ora scatta il panico.
Era lei che ha sbattuto la porta.Prendo il cappotto velocemente e corro giù per le scale del condominio.
Magari è ancora qui...Nulla. Dove può essere la mia piccola!? Pensa Nathan, pensa!
Salgo in macchina e stringo il volante frustrato.
Il mio telefono squilla e mi fa sobbalzare dal sedile.«pronto?!» rispondo
«Nath dove sei?! Sei uscito di corsa! Cos'è successo? » chiede Max a raffica
«Jo... Non so dov'è! È perché è scappata? Sai dove potrebbe essere?! » dico
«oh! Forse da Sam... Dove sei tu?»
«qui sotto casa... » sbuffo
«aspettami!» riattacca
Dopo due minuti mio fratello entra in macchina e parto a tutta velocità, verso la casa di Samantha.
Accosto lungo il viale e faccio per scendere, ma Max mi blocca.
«vado io, così proverò a calmarla! » annuisco e lo lascio andare
Dopo interminabili minuti Sam apre la porta di casa e abbraccia e bacia Max.
Dopo la scena da diabete i due cominciano a parlare e l'espressione della ragazza diventa sempre più perplessa, poi annuisce e Max torna da me.«puoi andare, ma fai attenzione!» dice e mi conduce da Sam
«non farla soffrire ancora...e vedete di chiarire!» dice
Annuisco e vado verso la camera dove c'è Jo.
Apro piano la porta e sorrido, vedendo ciò che mi si para davanti.
Jocelyn è distesa sul letto, dorme tutta raggomitolata, i capelli arruffati, indossa la mia felpa rossa, ha il viso contratto in una smorfia, gli occhi sono gonfi e rossi e in mano tiene una foto.
La prendo e vedo che è la foto che ho fatto per i nostri cinque mesi; nella foto balliamo abbracciati e si può vedere il luccichio nei nostri occhi, mentre ci guardiamo.
Sorrido e mi stendo nel letto accanto a Joce.
Appena sente la mia presenza il suo viso si rilassa e quasi sapesse già come muoversi avvolge le braccia attorno alla mia vita e si accoccola sul mio petto.Le lascio un bacio dolce fra i capelli e la stringo a me, finendo per addormentarmi.
***
POV. JOCELYN
Un respiro caldo mi risveglia dal mio sonno.
Apro gli occhi e vedo Nate che dorme tranquillo. Sorrido, ma poi mi stacco subito e mi metto dall'altra parte della stanza.
Che ci fa lui qui?
Apre piano gli occhi e mi guarda con un piccolo sorriso.
«che ci fai qui!? » chiedo
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Il mio coinquilino
Teen FictionNuova vita, nuova casa e nuova gente per dimenticare il suo burrascoso passato. Lei è Jocelyn: acida e stronza con tutti e gentile con pochi, bella da far paura, non si lascia abbindolare da nessuno. Los Angeles sembra l'inizio di un nuovo capitolo...