Capitolo 20

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POV. NATHAN

«Non sono pronto a crescere un bambino... ma so che assieme a lei potrò farcela e non la abbandonerò ora che le cose vanno meglio! » rispondo alla domanda di Max

«sono zio!» sorride e mi batte il cinque

Il momento viene interrotto dal rumore della porta d'entrata che sbatte violentemente.

Vado a vedere chi è, ma non c'è nessuno fuori.

Decido di andare a svegliare il mio angioletto, ma trovo il letto vuoto.

Ok. Ora scatta il panico.
Era lei che ha sbattuto la porta.

Prendo il cappotto velocemente e corro giù per le scale del condominio.
Magari è ancora qui...

Nulla. Dove può essere la mia piccola!? Pensa Nathan, pensa!

Salgo in macchina e stringo il volante frustrato.
Il mio telefono squilla e mi fa sobbalzare dal sedile.

«pronto?!» rispondo

«Nath dove sei?! Sei uscito di corsa! Cos'è successo? » chiede Max a raffica

«Jo... Non so dov'è! È perché è scappata? Sai dove potrebbe essere?! » dico

«oh! Forse da Sam... Dove sei tu?»

«qui sotto casa... » sbuffo

«aspettami!» riattacca

Dopo due minuti mio fratello entra in macchina e parto a tutta velocità, verso la casa di Samantha.

Accosto lungo il viale e faccio per scendere, ma Max mi blocca.

«vado io, così proverò a calmarla! » annuisco e lo lascio andare

Dopo interminabili minuti Sam apre la porta di casa e abbraccia e bacia Max.
Dopo la scena da diabete i due cominciano a parlare e l'espressione della ragazza diventa sempre più perplessa, poi annuisce e Max torna da me.

«puoi andare, ma fai attenzione!» dice e mi conduce da Sam

«non farla soffrire ancora...e vedete di chiarire!» dice

Annuisco e vado verso la camera dove c'è Jo.

Apro piano la porta e sorrido, vedendo ciò che mi si para davanti.

Jocelyn è distesa sul letto, dorme tutta raggomitolata, i capelli arruffati, indossa la mia felpa rossa, ha il viso contratto in una smorfia, gli occhi sono gonfi e rossi e in mano tiene una foto.

La prendo e vedo che è la foto che ho fatto per i nostri cinque mesi; nella foto balliamo abbracciati e si può vedere il luccichio nei nostri occhi, mentre ci guardiamo.

Sorrido e mi stendo nel letto accanto a Joce.
Appena sente la mia presenza il suo viso si rilassa e quasi sapesse già come muoversi avvolge le braccia attorno alla mia vita e si accoccola sul mio petto.

Le lascio un bacio dolce fra i capelli e la stringo a me, finendo per addormentarmi.

***

POV. JOCELYN

Un respiro caldo mi risveglia dal mio sonno.

Apro gli occhi e vedo Nate che dorme tranquillo. Sorrido, ma poi mi stacco subito e mi metto dall'altra parte della stanza.

Che ci fa lui qui?

Apre piano gli occhi e mi guarda con un piccolo sorriso.

«che ci fai qui!? » chiedo

Il mio coinquilinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora