Capitolo 22

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«buon Natale amore mio!»

Vengo svegliata dai dolci baci di Nate.

Sbatto più volte gli occhi per adattarli alla luce mattutina e mi apro in un sorriso sghembo, quando vedo il viso sorridente del mio ragazzo.

È tremendamente bello anche appena sveglio, con gli occhi socchiusi, i capelli scompigliati e la voce roca e assonnata.

«buon Natale!» sorrido dolcemente

Restiamo a farci le coccole per un altro po', finché la voce di Christie non riecheggia per tutta la casa.

«la colazione è pronta!» urla

«andiamo o si arrabbierà!» mi prende in braccio e mi porta giù dalle scale

Solo a metà strada mi ricordo di indossare ancora il mio pigiamone natalizio con le renne.

«ehi! Non posso presentarmi così davanti i tuoi... » esclamo

«oh! Non hai ancora visto la mamma! »

Non faccio in tempo a dire altro che siamo già in cucina.

Ora capisco la frase di Nate.

Christie indossa un grembiule a stampe natalizie e in testa ha quelle che dovrebbero essere le corna di una renna.
Erik invece indossa un maglione con stampata sopra la faccia di Rudolph, la renna, e un cappello da Babbo Natale.

«è un rito... » ridacchia Nate, mentre ci sediamo a tavola

La madre di Nathan si è davvero impegnata per preparare tutto.
La tavola è imbandita di qualsiasi tipo di delizia.
Pancake, muffin, cioccolata calda, torte, croissant...e chi più ne ha più ne metta!

Poco dopo arrivano anche Max e Sam e si uniscono al banchetto.

***

Continuo a guardarmi allo specchio, alla ricerca di qualche difetto in me.

Tra poco arriverà la famiglia di Nate al completo e io non riesco a fare altro che pensare a cosa potrebbe andare storto.

Ho optato per dei jeans neri aderenti e un maglioncino bordeaux lavorato sul davanti.
Ho arricciato le punte dei capelli e messo dell'ombretto e del mascara.

Vengo risvegliata dai miei pensieri, quando vedo la figura di Nathan appoggiata allo stipite della porta del bagno.

Mi fissa e io non posso fare a meno di fare lo stesso.
Anche se ha sempre il suo solito look, camicia bianca e jeans neri strappati, è comunque bellissimo.

Abbasso lo sguardo, cercando di nascondere il mio nervosismo, ma credo se ne sia accorto.

Avanza verso di me e mi prende per i fianchi, facendomi alzare lo sguardo verso di lui.

«ehi! Non succederà nulla! È solo un po' di gente... » fa sfiorare i nostri nasi.

Annuisco e faccio unire le nostre labbra.

Le sue labbra, il mio calmante preferito.

***

Din don...

Sono arrivati. Calma Jo! Non sarà nulla di difficile.

Erik corre ad aprire la porta, facendo entrare una leggera brezza ghiacciata.

Poco dopo fanno la loro entrata due bambine identiche di circa cinque anni. Hanno i capelli rossi, gli occhi azzurri e le guance paffute sono coperte di lentiggini.

Subito dopo compare un bambino di circa otto anni.
Ha i capelli di un castano chiaro tirati verso l'alto in un ciuffo, gli occhi azzurri e il sorriso inconfondibile di Nathan e Max.

Il mio coinquilinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora