Capitolo 9

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POV. NATHAN
Sento qualcosa solleticarmi la faccia e un profumo di pesche e fiori mi invade le narici.

Apro piano gli occhi e sorrido quando vedo il mio angioletto accoccolato a me.

È così perfetta. Le sue labbra, rosse e morbide sono leggermente socchiuse, la faccia è rilassata e i suoi occhi verde acqua mi fissano...

Ehi un secondo... Mi fissano?
È sveglia...

«buongiorno!» sorride e si stiracchia contro di me

«buongiorno angioletto!» sorrido e la abbraccio

«sono le 10! Cosa vuoi per colazione? » chiede sempre sorridente, sgattaiolando fuori dal letto

«un bel cornetto!!!» esclamo

Sentiamo bussare e un dottore in camicie entra.

«buongiorno! Tutto bene?» dice

«si!» rispondo

Dopo aver controllato varie cose, si volta verso di me e sorride.

«per me potreste andarvene anche ora!» sfoglia la cartella che tiene in mano e annuisce convinto

«ok! Grazie!» sorride Joce, mentre il dottore esce

«allora! So dove portarti a fare colazione!» dice tutta felice

«be! Mi affido a lei signorina!» ridacchio

«scemo! Vestiti e andiamo!»

Tira fuori dei vestiti da un borsone e me li lancia.

Mi fa ancora male il taglio che ho sotto la costola e i lividi non aiutano per niente.

Siamo in macchina da almeno dieci minuti e io sto fissando come un coglione Jocelyn.
Non so perché, ma mi piace guardarla.
Ora che sta guidando, è tutta concentrata sulla strada e fa delle espressioni buffe quando c'è qualcuno che va troppo piano.

«Nate!»

«eh!? Sì!» mi sveglio

«siamo arrivati! E comunque smettila di fissarmi come fanno i cani con un bel osso!» ridacchia e scende dall'auto

«questo è il coffee!» sorride

Davanti a me c'è un bel bar, non molto grande e accogliente.

«mi piace... »

Mi prende per mano, facendomi rabbrividire, e mi trascina fino ad un tavolino sotto un albero.

Nel giro di dieci secondi un cameriere alto, moro si fionda al nostro tavolo.

«ciao Joce!» fa l'occhiolino e le sorride

«ciao Ash!» lei fa un cenno

«cosa vi porto?» dice il moro senza degnarmi di uno sguardo e questo mi dà stranamente fastidio

«due cornetti al cioccolato e due spremute d'arancia... » sorrido acido, tirando la sedia di Jocelyn più vicina a me e cingendole la vita con il braccio

Il ragazzo finalmente se ne va e Jo scoppia a ridere.

«che cosa ridi!?» metto il broncio

«l'ha rifatto!» ride

«cosa!? » chiedo accigliato

Si asciuga le lacrime e sorride.

«devi sapere che io mi sono trasferita qui pochi mesi fa! E il primo giorno di scuola mi hai portato qui! Il cameriere in questione era sempre lui e tu hai fatto una scenata del genere... » rise

Il mio coinquilinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora