Capitolo 23

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Perché dev'essere tutto così complicato, perché non può mai andare tutto per il verso giusto...

Guardo fuori dal finestrino del mio taxi, il lago ghiacciato che si allontana sempre di più dalla mia vista.

Non so dove sto andando, ma devo allontanarmi da Nathan e da tutto ciò che lo riguarda.

Riesco ancora a ricordare ciò che mi ha detto prima che andassi via.

Flashback...

«angioletto...dove stai andando?!» sussurra

Alzo di scatto la testa e il mio sguardo passa dalla tristezza alla rabbia.

«non azzardarti più a chiamarmi così!» appoggio con forza anche l'ultima valigia nel portabagagli e lo chiudo

«Jocelyn... Che ti prende? » cerca di prendere la mia mano, ma mi scosto

Non gli rispondo e mi avvicino alla portiera, afferrando la maniglia.

«vuoi ascoltarmi! » alza il tono

Mi giro di scatto verso di lui e mi avvicino con fare minaccioso.

«vuoi sapere cosa mi prende?! Mi prende che sono stufa! Qualsiasi cosa succede sto male ed è sempre per una tua cazzata!
Vuoi un esempio!? Cos'hai appena fatto con la tua biondina!» dico tutto d'un fiato

Sembra che sia rimasto impietrito.
Non parla, non si muove, forse non respira neanche.

«n-no...non...» balbetta

«hai ricambiato! Hai ricambiato quello stupido bacio! -gli do uno spintone che non sembra smuoverlo- E non cercare una scusa, ti ho visto con i miei occhi!»

Mi volto e salgo in macchina, sbattendo violentemente la portiera.

«dove la porto, signorina?!» chiede gentilmente l'uomo sulla cinquantina al volante

Gli do l'indirizzo del mio appartamento e il taxi parte.

Fine flashback...

Non mi sono nemmeno accorta che la macchina è ferma davanti casa e il taxista sta scaricando le valige.

Mi asciugo le guance bagnate dalle lacrime e scendo dal taxi.

«può aspettare qui un attimo?! Non ci vorrà molto... Dovrebbe portarmi all'aeroporto!» chiedo gentilmente

L'uomo annuisce, così mi avvio verso quella che sarà casa mia ancora per poco.

Entro nel nostro appartamento è mi si blocca il fiato.

Dappertutto c'è il profumo di Nate e sui muri ci sono foto di me e Nate o con i nostri amici.

Entro in camera, tiro fuori una nuova valigia e caccio dentro tutte le mie cose. Non resterà traccia di me, stavolta non lascerò nemmeno un biglietto.

Lascio anche le mie chiavi sopra il tavolo ed esco dalla mia vecchia casa.

POV. NATHAN

Vedo il suo taxi scomparire dietro l'angolo e con lei se ne va un pezzo di me.

«Nath!» Tiffany si attacca al mio braccio e cerca di appiccicarsi alle mie labbra

La allontano in con uno strattone, facendola finire con il sedere a terra.

«hai visto cos'hai combinato?! Dio...non mi perdonerà più! E non vedrò mio figlio...» mi tiro i capelli frustrato

«c-cosa...figlio?!» balbetta e il suo viso sbianca di colpo

Il mio coinquilinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora