Capitolo 2

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Vengo svegliata dalla suoneria della mia sveglia.
Mi stiracchio un po' e tasto il letto al mio fianco.
Come immaginavo Nathan non c'è più.

«joce! Svegliati!»

Max ha fatto irruzione nella mia stanza e comincia ad urlare e a farmi il solletico.

«no! Max! Smettila!» lo imploro fra le risate

«ok! Ma tu alzati! Oggi vai con Nathan a scuola! Non voglio che ti lasci a piedi... » si avvia verso la porta

«perché non posso venire con te!? » chiedo curiosa

«te lo dico io! Ha una ragazza... » ridacchia Nathan, che sbuca da dietro la porta

«e comunque hai dieci minuti per presentarti in soggiorno! » mi guarda con il solito sorrisetto malizioso e poi scompare assieme al fratello

Mi vesto con un jeans nero strappato e una felpa bianca, mi infilo le mie superstar e scendo per fare colazione.

In soggiorno c'è Nathan che mi aspetta. Ha un jeans nero, una maglietta bianca aderente che lascia intravedere i suoi pettorali e un giubbotto di pelle nero

«finalmente! Andiamo!?» sbuffa

«e la colazione!?» chiedo

«andiamo al bar, no!? Secondo te perché ti ho fatto venire giù!»

Mi prende per mano facendo intrecciare le nostre dita e mi trascina fuori. Al contatto con la sua mano mi riempio di brividi e lui sembra accorgersene perché intreccia ancora di più le nostre dita.

Arriviamo davanti la sua BMW e mi lascia la mano per salire.

Quando scompare dall'altra parte, mi guardo la mano.
È così strano quello che ho provato poco prima.

«hai in mente di salire angelo!?» mi risveglia la sua voce

Salgo sul sedile del passeggero e lui parte a razzo. Il viaggio è fatto di un silenzio imbarazzante.

Ci fermiamo davanti ad un piccolo bar con un insegna con la scritta coffee.

Scendiamo e Nathan mi viene affianco.

«quale tavolo vuoi!?» chiede

« quello... » indico un tavolo all'ombra di un albero

«perfetto!»

Mi spinge avanti e mi appoggia una mano sulla schiena.
Ancora quei fottuti brividi.

«ti faccio effetto, eh!?» mi sussurra all'orecchio con un ghigno sulle labbra, in risposta gli mostro il mio bel medio.

Mi siedo al tavolo e comincio a sfogliare il menù.

Poco dopo arriva un ragazzo abbastanza giovane, con i capelli neri e un bel fisico, il cameriere.
Mi saluta, ignorando completamente Nathan e mi fa l'occhiolino. Diciamo che ci sta provando spudoratamente.

Nathan fa uno scatto e si siede vicino a me mettendomi un braccio attorno alla vita. Il cameriere ha una faccia perplessa.

«amore...tu cosa prendi?» chiede ancora Nathan

«un cornetto, grazie... » dico al povero ragazzo davanti a me.
Prende gli ordini e se ne va dietro il bancone.

Tiro uno schiaffo al braccio di Nathan che è ancora attorno al mio bacino e lui lo ritira.

«ahi!» si tocca il braccio

«ahi!? Ma dico hai visto come ti sei comportato!?» quasi urlo

«ci stava provando con te!» mi guarda negli occhi. I suoi hanno un pizzico di gelosia.

Il mio coinquilinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora