Capitolo 17

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Il giorno dopo, siamo ritornati a Los Angeles. Mi mancava questo posto.

Dei baci morbidi e caldi mi risvegliano dal mio sonno.
Sono nel mio posto preferito, fra le braccia del mio uomo.

«buongiorno amore...» sorride, dandomi un bacio sulle labbra

«buongiorno!» mi stiracchio e lo abbraccio

Avvicino le mie labbra alle sue, ma quando stanno per toccarsi una strana sensazione mi sale dallo stomaco.

Non ho nemmeno il tempo di capire cosa sia che mi alzo velocemente e corro in bagno, vomitando anche l'anima.
Nate mi scosta i capelli da dietro e mi accarezza la schiena, ma di sicuro questo non migliorerà la cosa più di tanto.

Mi siedo con la schiena attaccata alla vasca e poggio la testa sulla spalla di Nathan.
Lui mi passa un asciugamano per asciugarmi la bocca e mi da un bacio fra i capelli.

«sarà stata la cena di ieri... Ora starai meglio vedrai!» fa un sorriso rassicurante e mi prende in braccio per riportarmi a letto

***

È passata un'ora e ho rimandato altre tre volte, in più ho le gambe pesanti e un forte mal di testa.

Nate è andato a prendere la colazione mezz'ora fa e non sa che la situazione è peggiorata.

Sento la porta scattare e il mio ragazzo fa la sua entrata in jeans e maglietta aderente.

«come sta il mio angioletto!?» dice Nathan, stendendosi affianco a me

«non bene...» poggio la testa sul suo petto

«ho mal di testa e ho rimandato altre due volte mentre eri via! Oh! Aspetta... »

Non di nuovo...

Corro in bagno e per l'ennesima volta butto fuori quel poco che avevo mangiato.

Nathan come sempre è al mio fianco e mi sorregge.

«sarà uno stupido virus di quelli che girano. » mi prende per l'ennesima volta tra le sue braccia e mi porta in camera

«tieni bevi questa!» tira fuori un bicchiere di carta con della camomilla

«ti farà stare meglio!» sorride e fa un sorso del suo cappuccino

Diciamo che dopo quella camomilla la nausea è passata, ma il mal di testa no.

Avrei voluto fare un giro con Nate, ma non riesco nemmeno a stare in piedi...

Abbiamo optato per restare a casa a farci le coccole e a guardare un film.

«che ne dici se per Natale andiamo in vacanza da qualche parte? Magari con Sam e Max?!» dice di colpo

Eh! Già! Mancano due settimane al Natale e non abbiamo organizzato nulla!

«sì! Sarebbe fantastico! »sorrido, scoccandogli un bacio sulle labbra

«ehi! Quello era un bacio!? Non siamo all'asilo!» ridacchia e mi mette a cavalcioni su di lui

È così... non ti accontenti...

Mi avvicino piano, passando lentamente la mano sui suoi addominali.
Faccio avvicinare le mie labbra alle sue e quando sta per farle scontare con le mie, mi ritraggo velocemente.

Scoppio a ridere vedendo la faccia imbronciata che fa quando capisce che non l'ho baciato.

«ti odio solo per questo!» incrocia le braccia al petto e mantiene il suo adorabile broncio

Ridacchio alla sua affermazione, per poi dargli tanti bacini sulla faccia.

«il mio bambino imbronciato!» gli pizzico un fianco

Il mio coinquilinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora