Capitolo 24

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Miami è proprio come la ricordavo.
Con i suoi brutti e bei ricordi...

Esco dall'aeroporto assieme a Cass e l'aria salata e calda del mare mi travolge in un abbraccio.

Chiudo gli occhi per un po' e mi rilasso, lasciando che l'aria della mia vecchia casa aggiusti le mie ferite.

Malgrado tutto ciò che mi è successo qui, la mia città mi farà stare sempre bene.

«sei già venuta qui, a Miami?» Cass mi risveglia dai miei pensieri

«oh...io vivevo qui fino a poco meno di un anno fa...» mi torturo le mani

Deve aver capito che è un tasto dolente per me, infatti la sua risposta mi fa sentire meglio.

«ma è fantastico! Così mi farai da guida turistica!» mi abbraccia

«credo che dovremo andare... Non vedo l'ora di arrivare nella nostra nuova casa!» esclama eccitata

«ok! Questo è l'indirizzo!» mi da un foglietto

È vicino al college e anche alla mia vecchia casa.

***

«eccoci qui!» appoggio le valige all'entrata e resto a bocca aperta appena vedo il soggiorno

È enorme! I mobili sono bianchi e in stile moderno, c'è un enorme divano al centro della stanza, una TV al plasma troneggia al centro di un muro in mattoni, c'è persino un caminetto.

Poi noto una maglia da uomo e mi sorge un dubbio.

«Cass! Ci sarà qualcun'altro con noi qui?» chiedo

«oh...sì! Il mio ragazzo, Mitchell! È sua la casa... Ora è dai suoi parenti a Los Angeles!» fa un sorriso di scuse

Ora ho un'altra domanda.

«per caso è un certo Mitchell Black?! »

Spalanca gli occhi e mi guarda.

«come fai a conoscerlo!?» sbotta

«è il cugino del mio...» mi blocco, non so nemmeno io come definirlo

«oh...non importa! Andiamo a vedere le camere! » mi guarda triste e mi poggia una mano sulla spalla

Annuisco e ci dirigiamo verso le nostre stanze.

POV. NATHAN

Sto tornando a casa per chiarire con Jo.
Non sopporto il fatto di starle lontano e non averla fra le mie braccia.

E non sopporto ancora di più di dover aspettare per colpa del traffico natalizio.

Premo insistentemente la mano sul clacson.
Forse dovrei farmi una camomilla prima di parlare con Jocelyn. Sono un fascio di nervi.

Finalmente parcheggio nel vialetto di casa nostra e mi fiondo dentro.

Le mani mi tremano talmente tanto che le chiavi mi cadono parecchie volte prima che riesca ad aprire la serratura.

Sul tavolino all'entrata ci sono le sue chiavi. Forse è ancora qui...

Entro in soggiorno, ma non c'è, in cucina no, in bagno nemmeno.
Entro in camera e mi si stringe il cuore quando vedo l'armadio vuoto e sento il suo profumo nell'aria.

No. Non può essersene andata...

Prendo il telefono, cercando di restare calmo e digito il suo numero.

Uno squillo...
Duo squilli...
Tre squilli...
Quattro squilli...
Segreteria...

Magari è da Sam e Max...

Il mio coinquilinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora