Capitolo 34

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Vidi il suo riflesso sulla superficie vitrea della finestra,si fermò poggiandosi alla porta. Mi guardava forse aspettando una mia parola,ma non lo accontentai. Mi girai in modo da vederlo per bene. Indossava solo il pantalone blu con righe bianche di un pigiama,aveva le braccia conserte all'altezza del petto e così facendo metteva in risalto i muscoli delle possenti braccia. Le ciocche dei capelli gli coprivano quegli occhi freddi,una volta Carol mi disse che i miei occhi pece erano uguali a quelli glaciali di lui,logicamente non per il colore ma perché ad entrambi sono inespressivi.' Non fanno passare alcuna emozione se non con il vostro permesso ' mi ricordo che disse,ma aveva ragione. Schiuse le labbra in modo da poter parlare,ma portai il dito sulle mie facendogli capire di non fiatare. Uscì dalla camera della bambina seguita dall'arcere e scendemmo al piano di sotto. Andai in cucina a bere un po' d'acqua,l'arcere si poggió allo schienale del divano e portò la mano sul mento toccandosi quel pizzetto biondo. Bevvi e appoggiai il bicchiere nel lavandino,mi voltai verso di lui e lo guardavo aspettando che parlasse.

Daryl:<<perché ti stava picchiando?>>chiese con tono basso
Io:<<era ubriaco>>risposi
Daryl:<<aspettavi un bambino da lui non è così?>>continuò toccando il pizzetto
Io:<<si>>risposi cercando di non abbassare lo sguardo,<<lo persi per colpa sua,era ubriaco come al suo solito,perse svariate partite di poker e discutendo mi spinse giù dalle scale>>raccontai guardando un punto vuoto,come se stessi rivedendo la scena.
Daryl:<<mi dispiace>>sussurró,gli occhi mi bruciavano ma non c'era traccia di lacrime,<<vieni qua>>disse facendomi segno di avvicinarmi,all'inizio esitai ma poi andai da lui. Avvolsi le braccia intorno al suo collo e mi misi sulle punte visto che era più alto,lui mi prese in braccio ed io cinsi il suo bacino con le mie gambe.
Io:<<perdonami>>chiesi sussurrando
Daryl:<<per cosa?>>domandò sedendosi con me in braccio sul divano
Io:<<per non averti ascoltato>>risposi,mi accarezzó la schiena e mi disse di stare tranquilla. Chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare dal silenzio e dalla sua protezione.

Narra Daryl

Era tardi ma io ed Alexis eravamo ancora svegli,mi cambiai e rimasi solo col pantalone del pigiama. Uscì dalla stanza e mi diressi verso le scale,ma mi fermai quando la vidi vicino alla figlia dello sceriffo. Mi appoggiai alla porta e la osservavo,mi dispiaceva per lei perché le ferite che adesso aveva per colpa di quel verme c'è le ho anche io. Stavo per parlarle ma lei mi fece segno di non dire niente,uscì dalla camera e andammo al piano inferiore. Più la guardavo e più pensavo che non potevo affezzionarmi a lei perché non ero l'uomo giusto. Avrei dovuto inventare una scusa o una bugia credibile per tutti i momenti belli che le ho fatto passare.

Io:<<perché ti stava picchiando?>>chiesi massaggiandomi il mento
Alexis:<<era ubriaco>>rispose guardandomi
Io:<<aspettavi un bambino da lui non è cosi?>>domandai,al pensiero che lo aspettasse da un verme come Maximilian mi faceva ribollire il sangue nelle vene
Alexis:<<si>>rispose sempre guardandomi,<<era ubriaco come al suo solito,perse svariate partite di poker e discutendo mi spinse giù dalle scale>>finì osservando poi un punto fisso
Io:<<mi dispiace>>sussurrai,<<vieni qua>>la inivitai ad accoccolarsi tra le mie braccia,all'inizio rimase immobile ma poi accettò l'invito. Avvolse le sue braccia sul mio collo,posai le mani sui suoi fianchi e lei si aggrappó come un cucciolo di koala alla mia vita.
Alexis:<<perdonami>>chiese posando il viso tra la spalla e il collo
Io:<<per cosa?>>domandai sedendomi sul divano
Alexis:<<per non averti ascoltato>>rispose
Io:<<tranquilla non ti avrei ascoltato neanch'io>>dissi per rassicurarla,"perdonami tu sappi che per colpa tua adesso so cosa è l'amore"pensai mentre la coccolavo. Si addormentó subito sempre a koala su di me,mi alzai tenendola e salì in camera mia,la poggiai con delicatezza sul mio letto stranamente in ordine e la copri con le coperte.

Io:<<spero che mi perdonerai un giorno>>le sussurrai,lei abbracció il cuscino,le diedi un bacio tra i suoi morbidi capelli e ritornai giù. Mi stesi sul divano ad osservare il cielo che si proiettava dalla finestra difronte e col passare dei minuti anch'io venni avvolto dalle tenebre.

Narra Alexis

Aprì gli occhi e vidi il disordine della camera dell'arcere,non mi feci domande perché capì che lo avrei trovato sul divano. Mi alzai e i miei occhi puntarono quel gillet di pelle nero,lo presi e lo indossai guardandomi allo specchio dietro la porta. Mi veniva grande ma era comunque molto comodo e confortevole,lo rimisi al suo posto e andai a lavarmi. Questa volta uscì dopo venti minuti,lavata e cambiata. Entrai nella mia stanza e guardai la samurai spaparanzata sul mio letto,sorrisi e mi avvicinai alla finestra. L'aprí ed osservai il panorama cittadino,nessuno era fuori casa il che era al quanto strano visto che erano le dieci di mattina. Stavo per chiudere quando la mia attenzione venne attirata da alcuni versi,di preciso versi di non morti. Guardai meglio in caso mi spaventassi per nulla,ma erano dentro le nostre mura. Corsi al piano di sotto e come immaginavo Daryl dormiva sul divano,lo stavo per chiamare ma vidi la porta aperta. Afferrai la maniglia d'orata della porta e la tirai lentamente verso di me per chiuderla,ma appena lasciai l'oggetto quest'ultima si aprì nuovamente. Qualcosa bloccava la chiusura ma non avevo tempo di aggiustarla in quel momento,dovevo svegliare tutti. Mi avvicinai all'arcere e lo chiamai,nulla. Andai in cucina e presi una bottiglia dal frigo,ritornai da lui e ne versai un po' sul suo corpo. Come previsto scattó a sedersi e si portò una mano tra i capelli.

Daryl:<<cosa caz...>>non gli diedi tempo di finire di formulare la frase che gli tappai la bocca con la mano,evitando anche di sentire varie imprecazioni.
Io:<<shh>>surrurrai indicando la finestra,appena vide i vaganti si alzò e salì le scale seguito da me. Lui andò a vestirsi mentre io andai a svegliare Rick,tolsi le coperte alla coppia e loro subito borbottarono.
Jessy:<<ehi Alex ferma...>>brontoló,guardai fuori la finestra e lanciai ai due i vestiti
Io:<<dobbiamo andare>>sussurrai
Rick:<<perché?>>domandò
Io:<<cazzo alzatevi e sbrighiamoci>>risposi cercando di non alzare il tono di voce,uscì dalla camera e vidi Daryl già pronto che teneva le balestre,mi porse la mia e guardò la samurai.
Daryl:<<ci penso io>>disse a bassa voce,presi la balestra e la misi in spalla,lo sceriffo e la sua donna erano pronti. "Judith"pensai,mi precipitai dalla piccola che mi guardava sorridendo,la presi e la diedi a Jessy.
Rick:<<si può sapere cosa sta succedendo?>>domandò,stavo per rispondere alla sua domanda ma sentì dei passi farsi vicini,mi affacciai dalle scale e vidi i vaganti dentro casa.
Io:<<cazzo>>borbottai mentre li trascinavo nella mia stanza,<<sono dentro,dei vaganti sono entrati e non so come la porta è rotta>>spiegai allo sceriffo
Michonne:<<e ora?>>domandò,vidi che Glenn aprì la finestra della casa affianco
Glenn:<<buon...>>non feci finire neanche lui la frase e gli indicai i vaganti
Io:<<okay...Rick aiutati con l'albero e passa a casa degli altri,poi voi altri>>spiegai,lo sceriffo non se lo fece ripetere due volte che uscì dalla finestra ed entrò aiutato dal coreano nell'altra abitazione. Jessy andò dopo Rick e portò con se la bambina,fu difficile ma riuscì. Nel frattempo da sotto il letto chi poteva uscire? Alpha,con il suo pelo nero e occhi gialli. "Come cazzo ti faccio uscire a te?"mi domandai,stava per uscire Michonne ma la fermai.
Io:<<Daryl vai tu così aiuti Michonne>>dissi e per mia fortuna non protestó
Michonne:<<perché prima lui? Non è per aiutarmi vero?>>domandò,la porta iniziò a vibrare e ciò voleva dire che i non morti erano saliti
Io:<<non posso lasciare Alpha da solo,me la caveró. Tu non fare uscire nessuno per nessun motivo,intesi?>>domandai poggiando una mano sulla sua spalla,la donna annuì ed uscì. L'arcere mi guardava e quando capì tentò di uscire,chiusi la finestra ma ad un certo punto la porta non resse più i colpi e si aprì facendo entrare quegli esseri.

Sopravvivere insieme (The Walking Dead)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora