Capitolo 41

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Narra Daryl

La notte passò molto lentamente più del previsto,forse perché non ho dormito o forse perché la richiesta della ragazza mi aveva fatto rimanere di stucco. Una sola parola detta da lei mi ha fatto rimanere sveglio. 'Proviamo'. Fu questa l'unica parola che mi si era bloccata,tanto da farmi mandare ancora di più la testa a puttane. Perché ci teneva così tanto a provare ad avere una relazione stabile con me? Cosa ci vede di così interessante in me? Non lo capisco e forse non lo capirò mai se non me lo dice lei stessa. Quanto potrebbe durare poi...una settimana? Qualche mese? Quando me lo chiese i suoi occhioni mi guardavano,solo in quel momento notai che il contorno dei suoi occhi era ambrato,non si vedeva mai se non quando la luce non si proiettava da un po'. Erano pieni di luce,speravano in un sì ma anche in un no. Non le risposi per pura codardia o paura,ma ciò che stava succedendo dopo forse stava degenerando. Da una parte era una fortuna che Rick si fosse svegliato,dannazione è più piccola di me...ma,dall'altra parte entrambi eravamo vogliosi di noi,vogliosi di sentire i nostri corpi diventarne uno. Chissà che cosa starà facendo adesso la ragazzina,di sicuro starà dormendo come un ghiro. Non posso spaventarmi di una relazione,ci avrei provato ma non sarei stato il famoso Romeo che va a raccogliere fiori per la sua amata Giulietta,si può scordare tutte quelle cose mielose da far sciogliere anche le pietre. Il sole iniziò a farsi spazio tra alcune nuvolette rosa per l'alba. Andai a farmi una doccia fredda,potevano essere le cinque massimo le sei del mattino e tutti dormivano ancora. Dopo la doccia indossai un pantalone con una camicia grigia,i capelli erano ancora bagnati ma mi scocciava accendere il phon e fare rumore,così presi un asciugamano e li asciugai con quello. Andai a vedere se dormivano e come previsto nessuno era sveglio,la ragazza dormiva con il cuscino abbracciato e vedendo il disordine che c'era sorrisi,la sua stanza era più disordinata della mia. Scesi al piano di sotto e uscì di casa. Mi ritrovai Abraham seduto sul marciapiede che borbottava qualcosa,mi avvicinai e lo guardai. Il rosso alzò lo sguardo e mi fece cenno di sedermi,mi misi vicino e aspettai che parlasse.

Abraham:<<sono svegli?>>domandò strofinando le mani dalla rabbia
Io:<<ancora no>>risposi guardandolo,<<perché sei arrabbiato?>>chiesi
Abraham:<<Rosita non vuole venire in spedizione perché preferisce stare qua ad aiutare Tara con l' orto>>rispose sbuffando
Io:<<vengo io se vuoi,non ho niente da fare>>proposi,lui mi squadró e annuì sorridendo
Abraham:<<okay almeno non saremo solo io e lo sceriffo>>rispose per poi rilassarsi,presi una sigaretta e l'accessi. Rimanemmo in silenzio ad aspettare che gli altri si svegliassero. Il sole ormai padroneggiava nel cielo,da dentro casa si iniziarono a sentire dei rumori e ciò voleva dire una sola cosa,erano svegli.

*

Era tutto buio,non si vedevano le pareti e neanche il pavimento. Cos'era successo? Non ero morta,sentivo il mio respiro,il mio battito,ma non capivo dove ero finita. Forse era solo uno scherzo bastardo di uno dei ragazzi,ma anche se lo fosse stato c'era qualcosa che mi osservava. Feci un passo avanti,tutto rimbombava nella stanza,feci un respiro profondo e iniziai a camminare anche se non sapevo dove andassi. Questo posto sembrava senza fine,come un lungo corridoio che di solito si trova nei film horror,ma questo certamente non lo era.

Io:<<C'è nessuno? Daryl? Rick? ...Michonne?>>chiesi dopo essermi fermata,iniziai ad avere paura di questo posto,si sentirono dei versi di putridi e non erano molto lontani. Iniziai a correre il più veloce possibile,iniziai a sentire freddo,un freddo che ti penetrava fin dentro le ossa,<<Daryl!? Rick!? Abraham?>>continuai a gridare ma non mi fermai. La mia voce faceva eco,iniziai ad avere il respiro irregolare e ciò mi fece fermare.
Davide:<<ti sei già dimenticata di noi zia?>>domandò la sua voce,quella voce dolce di mio nipote,mi guardai intorno e finalmente si accese una lucetta dal soffitto. La luce non era molto forte ma notai le pareti sporche di sangue,il soffitto e anche il pavimento,come se ci fosse stata una carneficina.
Io:<<Dove sei?>>chiesi cercando di non mostrare la mia paura
Davide:<<sono qui,non mi vedi?>>domandò,<<alle tue spalle zia>>finì,mi voltai subito e lo vidi,aveva dei morsi sulle piccole gambe e uno sul collo,<<giochiamo?>>chiese tendendomi la mano
Io:<<dove sono?>>chiesi guardando quei capelli che una volta erano biondi e che adesso erano ricoperti di sangue
Davide:<<non è interessante,ora giochiamo prima che mi vengano a prendere>>sorrise,quel sorriso dolce...iniziai a sentire delle lacrime bagnarmi il viso
Io:<<no Davide...devo andarmene da questo posto>>risposi,i suoi occhi da quel verde smeraldo diventarono bianchi,privi di emozioni,mise il broncio e dalle sue ferite iniziò ad uscire molto sangue
Davide:<<perché? Non vuoi giocare con me? Hai sempre detto che ci saresti stata quando ne avevo di bisogno e adesso ho bisogno di te>>disse arrabbiato
Io:<<Davide...io...>>balbettai
Davide:<<vuoi tornare da loro?>>domandò e davanti a me si proiettarono tutti,Rick,Maggie,Glenn...Daryl,<<preferisci degli sconosciuti a me? Va bene zia>>finì,delle braccia dietro di lui iniziarono a trascinarlo via finché non scomparí.
Io:<<Davide...>>lo chiamai con un filo di voce,iniziai a sentirmi debole,tutto iniziò a girare come un vortice finché non caddi al suolo.

*

Narra Alexis

Mi svegliai di colpo,avevo il fiatone neanche se avessi fatto una gara di corsa,guardai l'orologio sul comodino che puntava le sette e mezza del mattino,portai le mani sul viso e scossi la testa. Mi alzai andai in bagno e mi feci una doccia,non avevo mai sognato mio nipote dopo che i vaganti lo avevano morso,perché adesso? Perché non avevo visto anche i miei fratelli? Non capivo più niente e come inizio giornata non era un granché. Dopo la doccia indossai una maglia blu con dei pantaloni grigi,misi gli stivaletti e andai in camera a prendere la balestra visto che dovevo andare in spedizione con Rick. Scesi al piano di sotto dove mi trovai lo sceriffo e Jessy che si baciavano neanche fossero ragazzini.

Io:<<andiamo Abraham ci starà aspettando>>dissi interrompendo il loro momento,lo sceriffo prese le sue armi e dopo aver salutato Jessy uscimmo.
Rick:<<buon giorno>>salutò Abraham e Daryl che erano seduti sul marciapiede
Abraham:<<buon giorno...ma guarda un po' chi è tornata!>>disse per poi abbracciarmi,ricambiai subito il gesto ricordando l'incubo che feci
Rick:<<Alex viene con noi,giusto per tenerla un po' occupata>>disse scherzando
Abraham:<<oh okay anche Daryl viene con noi se non vi dispiace>>disse sorridendo
Rick:<<certo perché no?>>sorrise e andammo ai veicoli. Camminavo dietro affiancata dall'arcere,ma era come se non ci fosse dato che ero distratta dai miei pensieri.
Daryl:<<stai bene?>>chiese fermandomi
Io:<<certo...sto benissimo>>risposi continuando a camminare ma mi fermò nuovamente,stavolta avvicinandomi a lui
Daryl:<<non mi sembra,cosa hai?>>domandò guardandomi
Io:<<niente okay? Sono solo stanca tutto qui>>risposi,mi guardò dritta negli occhi per poi lasciare la presa,raggiungemmo gli altri due e salimmo in auto.
Abraham:<<dove andiamo di bello?>>domandò accendendo un sigaro
Rick:<<ci sono un paio di negozi poco lontano vediamo cosa c'è>>rispose guidando,presi i miei dardi e iniziai a pulirli,giusto per non pensare. Daryl mi osservava,ne prese uno e mi aiutò,lo guardai ed entrambi accennammo ad un sorriso. Sapevo che voleva sapere cosa mi passava per la testa,ma se glielo dovevo dire avrei preferito farlo al momento giusto e non mancava molto.

Sopravvivere insieme (The Walking Dead)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora