"Ciao mamma dimmi!"
Segue un lungo silenzio, mentre copiose e silenziose lacrime scendono lungo le sue guance!
"Cooosaaa?... ma...ma quando?!?"
Risponde sotto shock.
Sua madre continua a parlarle, lei ha uno sguardo perso e ripete frammenti di parole insensate qua e la' a casaccio; ad un certo punto la interrompe e chiude la chiamata con un semplice:"Ciao mamma ci sentiamo dopo!"
Poi scappa in camera sua!
Non ho intenzione di lasciare la mia quasi ragazza in questa situazione poco chiara da sola, cosi mi dirigo in camera sua: il pianto convulso mentre stringe il cuscino con entrambe le mani mettendoci tutta la forza che ha.
"Juls che e' successo di grave?"
"Zio Joseph e' .... e' ... lui e' morto!"
"Oh! Mi spiace, deduco fosse una persona molto importante per te!"
"Era come un padre!"
Le porgo il mio fazzoletto di stoffa immancabile per ogni evenienza 'salvadonzella' in crisi: lo prende si asciuga e fa' dei lunghi respiri per calmare il pianto e il dolore che la attanaglia.
"Ne vuoi parlare?"
"Lui era tutto per me: lui mi ha insegnato a cavalcare ancora prima di andare in bicicletta, lui c'era quando ho avuto la prima cotta, quando mi sono laureata, lui mi ha spinta alla realizzazione del mio sogno anche se sapeva che le nostre strade si sarebbero divise forse per sempre!".
"E tuo padre?"
"Mio padre troppo preso dai suoi affari per occuparsi di me e troppo preso da una segretaria pretenziosa di diventare velocemente la nuova signora Henz!".
"Capisco! Infanzia difficile, ma almeno i tuoi zii ti volevano bene, ti capisco sai, io per consolarmi andavo sempre dalla cuoca o dal maggiordomo mi hanno cresciuto loro... E quando e' la cerimonia funebre?"
"Tra due giorni!"
"Quindi mi lasci per arrivare fino a?"
"Hullet in Wyoming"
"Ma sono piu' di mille km!"
"Esatto se parto subito in auto potrei arrivare in tempo!"
"E io dovrei lasciarti guidare in queste condizioni per piu' di mille km? Non se ne parla nemmeno! Domani mattina andro' in ospedale appena tornero' partiremo! E in aereo e' ovvio!"
"Tu non ti devi disturbare cosi per me!"
"E per chi allora? Come faccio a farti entrare in quella testa dura che per te farei qualsiasi cosa?"
"Davvero?"
"Davvero"
Mi sorride timida e il suo sguardo con quegli occhioni verdi cosi grandi segna un centro perfetto nel mio cuore.
"Grazie!"
"Vieni qui!"
Con una mano la stringo a lungo in un abbraccio con l'altra le accarezzo i capelli.
Quando si stacca da me mi guarda spaesata, semplicemente le sorrido, a farle capire che io sono li per lei: si alza in punta di piedi e le nostre labbra si sfiorano in un bacio dolce, delicato, desiderato e appassionato.
Quando ci stacchiamo le dico:"Andra' meglio vedrai! Ci vuole solo del tempo!"
"Si lo so... so che hai ragione, ma adesso fa' male, molto male".
"Vieni in cucina con me, non ti fa' per niente bene stare sola e continuare a pensarci ... fammi compagnia devo cenare perche' come sempre non ne ho avuto il tempo!"
"Ti preparo qualcosa di veloce?"
"No un panino, dell'insalata andranno benissimo!"
"Ok te li preparo subito!"
"Signorina posso cavarmela da solo! La tua giornata lavorativa e' finita per oggi quindi se proprio devi fare qualcosa stappa questa bottiglia di vino e fammi compagnia."
Eseguo senza tanti convenevoli per poi porgergli la bottiglia...
Verso il vino in grossi calici, ne inalo l'odore, lo mescolo con movimenti circolari del polso e lo assaggio: divino! Le porgo il suo per brindare:
"A Joseph che viva in pace vegliando sulle persone che lo amano!"
"A te zio Joseph!"
Beve tutto d'un fiato.
"Piano Juls non vorrei che la mia quasi fidanzata si ubriacasse!"
"La tua quasi 'che'?"
"Hai capito perfettamente dai!"
"Suona buffo!"
"Se ti fa' cosi felice te lo ripeto: la mia 'quasi' fidanzata... C'e' un quasi di troppo non trovi?
"Mmmm puo' essere!"
All'improvviso tu ti sei fatta stada nel mio cuore e ora non so cosa potrei fare senza di te! Questo e' quello che vorrei dirti gia' da un po', ma da perfetto codardo rinuncio anche questa volta.
"Adesso vado in camera mia se non ti dispiace!"
"Sicura di star meglio?"
"Certo sicurissima!"
Rispondo con un fil di voce mentre ricaccio le lacrime da dove sono venute.
So' che non va niente bene, ma che cosa posso fare per aiutarti dolce Juls? Forse un po' di spazio per te e per il tuo bisogno di piangere ora e' quello di cui hai bisogno, cosi mi limito semplicemente a dire:
"Buona notte Juls"
"Buona notte doc"
E' quasi mezza notte decido di vedere se si e' addormentata cosi entro piano nella sua stanza... dorme, il respiro e' regolare scandito da dei singhiozzi marcati: ci sono fazzolettini sparsi ovunque... deve aver pianto fino a crollare esausta nel sonno.
Mi limito semplicemente a coprirla, le lascio ancora un bacio in fronte e torno nel mio studio stanotte sara' una lunga notte di lavoro.Caz.. mi sono addormentata ed e' tardissimo... la divisa la mettero' dopo, sara' meglio andare in cucina a preparargli la colazione, lavo il viso raccolgo i capelli e mi lancio in corridoio, appena varco la soglia della cucina:
"Buongiorno la signorina oggi cosa desidera per colazione?"
"Ok, ok sono in ritardissimo hai tutte le ragioni per usare questo sarcasmo!"
"Non e' stata una notte serena o mi sbaglio?"
"No non sbagli, adesso non distrarmi ti preparo la colazione!"
"Ma questa nuova uniforme? Devi presentarmi il tuo stilista personale devo dirgli due parole..."
"Ah, ah, ah... se stavo a cambiarmi il ritardo sarebbe aumentato e addio colazione cosi sono rimasta in pigiama! Cosa c'e' che non va?"
"Questo 'coso' sminuisce la tua femminilita' ... sei inguardabile!"
"E' fatto apposta cosi ti concentri sul tuo lavoro ed eviti distrazioni superflue!"
"Questa e' bella! Ti comunico che la mia distrazione superflua e' di tutto di piu' tranne che superflua!"
"Mangia che si fredda!"
"Almeno ti ho strappato un sorriso! Comunque parliamo di cose serie: la mia valigia e' pronta parcheggiata in salone, tieniti pronta per le 13.00 arrivero' in taxi cosi poi faremo rotta direttamente per l'aeroporto. Entro le 18.00 sarai a casa."
Non dice nulla, un sorriso tirato le si dipinge in viso mentre serve in tavola l'omelette.
"Ehi come stai?"
Le lacrime solcano le sue guance mentre corre a farsi abbracciare, mi alzo ad accoglierla meglio, la stringo accarezzandole la schiena e baciandole ripetutamente i capelli.
"Tranquilla piccola, passa, passa anche questa! Ora devo scappare al lavoro, cerca di stare tranquilla, ci vediamo dopo!"
Annuisce con il capo e tira su' con il naso...
Mi sento un coglione a lasciarla in questo stato, ma non posso farci nulla il Signor Billings sara' gia' pronto per l'intervento...

STAI LEGGENDO
"All'improvviso...Tu"
Romantik© Chiara Bruletti. STORIA COMPLETA. Ogni riferimento a luoghi, cose e persone è puramente casuale, l'intera storia è frutto della mia fantasia. È severamente vietato e punibile dalla legge la copia intera o parziale dell'opera. Juls Henz la ragazza...