Capitolo 57: "Dico SI"

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Appena il mio piede poggia sul tappeto blu il mio cuore perde un battito: sta' succedendo sul serio ed e' tutto perfetto come nei miei sogni.
Mi incammino verso doc, con tanto coraggio tengo ancorati i miei occhi ai suoi... ci leggo dentro tutta la paura, l'emozione, la gioia, la soddisfazione per avermi stupita...
Il suo sorriso e' unico e contagioso e la sua espressione mi strega ancora come la prima volta che i nostri sguardi si sono incontrati.

La guardo e credo di sapere perfettamente cosa le passa per la testa, la sua aria sognante e felice mi ripaga di ogni discussione avuta con mia madre per l'organizzazione di questa cerimonia.
La sua semplicita' e la sua eleganza non passano inosservate.
La voce di mio padre mi riporta alla realta':

"Figliolo, ti affido la nostra Juls!"

"Grazie papa'!"

La cerimonia comincia nel silenzio generale, padre Karl procede deciso ed eccoci al momento delle promesse:

"Io Owen Evans, nella grazia di nostro Signore, accolgo te Juls come mia sposa, in salute in malattia,
in ricchezza, in poverta', nella gioia e  nel dolore.
Ti amero' ogni giorno della mia vita come fosse il primo giorno!
Con questo anello dico SI e ti sposo."

Ascolto incantata e rapita la voce del mio uomo e per qualche strano secondo trattengo il fiato: l'anello che mi sta' mettendo al dito rappresenta un impegno ed una promessa che ci scambiamo qui e per sempre.
L'emozione e' forte... prendo tremante la mano di Owen, ora tocca a me recitare la formula di rito.

"Io Juls Henz, nella grazia di nostro Signore, accolgo te Owen come mio sposo, in salute in malattia, in ricchezza, in poverta', nella gioia e nel dolore.
Ti amero' ogni giorno della mia vita come fosse il primo giorno!
Con questo anello dico SI e ti sposo."

Mi ha guardato negli occhi un attimo e poi ha abbassato  subito lo sguardo concentrata sulle parole da dirmi... piccola sta' tremando per l'emozione ed ha le mani ghiacciate... non so' se cominciare a preoccuparmi visto che siamo in pieno luglio e che si 'muore' di caldo.

Non posso piu' aspettare, ho bisogno di lei ora!
La bacio fregandomene del ministro e della gente che ci osserva e che ci applaude.
Lei deve sapere che ho bisogno della sua presenza al mio fianco e questo e' il modo migliore.

Appena le labbra di mio marito sfiorano le mie, tutto lo stress, la paura e l'agitazione lasciano il posto alla consapevolezza, alla gioia e alla serenita' del caso: siamo moglie e marito... l'uomo che amo e' legato a me e io a lui.

La cerimonia prosegue fino alla fine senza intoppi.
Prima di raggiungere i tavoli per il pranzo i nostri amici si parano davanti a noi e ci innaffiano di petali di rosa rossi, nella gioia del momento non possono mancare i cori dedicati a noi sposi.
Successivamente comincia il giro di ringraziamenti a tutti gli ospiti importanti della giornata: due parole di cortesia qua, una foto la', un bacio a destra e uno a sinistra ci troviamo risucchiati dalle personalita' della giornata.

Finalmente un piccolo passaggio alla mia sinistra si apre inavvertitamente, non ci penso due volte e corro in quella direzione... so che mia suocera' non approvera' questa fuga, ma e' da piu' di tre quarti d'ora che sto' facendo la 'bambolina'.

Guardo mia moglie correre a perdifiato sul prato e non ci penso due volte, la imito di riflesso, quando la raggiungo ha il fiatone ed e' rossa in viso...

"Che fai?!? Vuoi gia' scappare da me?"

"Scusami so' che non avrei dovuto farlo, ma non voglio passare il resto della giornata a fare la mummia con chissa' quale vecchio dottore, industriale, o alta carica di che ne so io'!"

"All'improvviso...Tu"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora