Capitolo 27: "pace, amore e fantasia"

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Ho dato la giornata libera ad Alycia, cucinero' io per il mio uomo, sapro' farmi perdonare e cerchero' di risollevargli il morale.
Sicuramente per le 14.00 si svegliera'.

Molte ore dopo...

Si affaccia in boxer con i capelli scompigliati, lo sguardo imperscrutabile.

"Che dormita! Quei sonniferi sono una cannonata!"

"Dormiglione buongiorno o buonasera a seconda dei casi sono le 18.00!"
"Ciao! Che fai ancora in accappatoio?"

Poi continua dicendo:

"Mmmm che profumino! Amo quella santa donna della domestica... sa cucinare veramente bene..."

"Si da il caso che Alycia sia in ferie!"

"Ah! Non mi ha chiesto nulla..."

"L'ho calorosamente autorizzata io!"

"Il motivo?"

"Volevo scusarmi con te per essere stata aggressiva e scontrosa, effettivamente non erano nemmeno fatti miei! Scusami tanto. Per farmi perdonare ho cucinato per te, mi sono fatta bella e sono determinata ad ottenere cio' che voglio!"

Si avvicina con quello sguardo da spaccone, quello che mette in mostra il suo sorriso sexy, quello che mi fa' sempre capitolare...

"Mmm quindi dovrei perdonarti... dici di essere determinata nel volerlo. Ok... diciamo che ti ho perdonato... non sono un uomo rancoroso, ma credo che molto presto ci sara' un'altra discussione che magari tocchera' il passato che nascondi con cura... e allora Juls? Allora cosa faremo? Questa domanda mi martella la mente!"

E' sbiancata in viso e si e' zittita... si e' persino scansa al mio tocco...

"Tu hai tutte le ragioni, ma se io dovessi aprirmi con te ora e parlarti di quello che e' successo, so per certo che mi allontaneresti perche' non capiresti... sto' solo cercando un modo  per renderti partecipe cercando di contenere i danni!"

"Juls ti rendi conto che i 'danni collaterali' ci stanno facendo discutere spesso? E direi anche che ci stanno facendo allontanare!"

"Hai... ragione... ne... sono... consapevole"

Fatico a guardarlo e ho il cuore in gola, lo sento battere velocemente quasi fatico a respirare...

"Ehi, non voglio piu' vederti cosi.. ok, ok, cerchero' di tenere a freno la curiosita', tu pero' promettimi che penserai ad un modo per raccontarmi tutto e al piu' presto!"

"Si certo."

"Vieni qui piccola"

Non me lo faccio ripetere due volte, in men che non si dica mi ritrovo fra' le sue braccia e piango silenziosamente.
Alza il mio viso e asciuga le mie lacrime.

"Tu sei una cocciuta, zuccona, testarda... ma ti amo!"

Lo bacio senza replicare...

Fa'agganciare le mie gambe al suo bacino e mi porta in camera da letto, dove mi spoglia velocemente.
Facciamo l'amore bisognosi di ritrovarci.

"Mi sei mancata!"

"Anche tu!"

"Sei speciale per me non dimenticarlo mai!"

"Grazie doc!"

Il mio stomaco brontola vistosamente

"Ehi qualcuna qui ha fame!"

"Direi moltissima!"

"Non mi dirai che non hai pranzato oggi!"

"Non e' esatto, ho mangiato della frutta! Di solito quando rientri per le 14.00 sei gia' in piedi, avevo calcolato tutto per pranzare con te, ma poi ti sei svegliato tardi!"

"Juls sei incorreggibile! Quante volte ti ho detto di non trascurarti cosi? Vai a farti una doccia perche' credo che se la facessimo insieme, rischierei di prendermi un morso dalla mia fidanzata!"

Alla fine della serata la nostra discussione e' gia' dimenticata, ma altre nuvole si affacciano all'orizzonte.

"Amore scusami devo fare una telefonata".

Annuisco mentre sistemo i piatti.

"Evans che parla... vorrei notizie della signora White... e del marito!"

Attende una risposta e il suo tono si incupisce.

"Grazie tenetemi aggiornato e se dovesse peggiorare non esitate a chiamare".

"Novita'?"

"Il marito e' stato sedato nuovamente e domani decideremo il da farsi per la moglie! Odio questo lavoro quando le cose non vanno come devono. Non mi piace sentirmi cosi!"

"Cosi come?... impotente?!?" Owen tu sei un uomo, non sei un dio percio' cerca di torturarti di meno; per quella famiglia hai fatto tutto quello che era in tuo potere!"

"Ma non e' bastato accidenti!"

"Appena la signora si sara' ripresa accompagnala allo sportello dell'ospedale, vedro' di inserirla senza metterla in lista d'attesa!"

"Davvero lo faresti?"

"Certamente! Non capisco perche' sei cosi sconvolto per questa paziente, ma sicuramente faro' anche io la mia parte!"

"Non so spiegarmi perche' il filtro che metto tra me e il paziente con questa donna sia crollato, ma vedere il terrore nei suoi occhi, sentirla implorare il mio aiuto, mi ha scosso!"

"Amore vieni qui!"

Lui mi abbraccia stringendomi piu' del normale, e credo di saperne il motivo.
Ricambio e gli bacio dolcemente il petto sussurrando solamente:

"Tranquillo io sono qui e sto' bene!"

A queste parole si irrigidisce qualche secondo, poi rosso in viso risponde:

"Tu mi leggi dentro come nessun'altra".

"Ti amo, amore mio, ti amo tantissimo, e ora ho intenzione di dimostrartelo!"

Mi stacco da lui e gli faccio l'occhiolino.

"Piccola mia".

Ci amiamo con tutta la tenerezza e la passione di cui siamo capaci.
Dopo questo momento cosi intimo ed intenso non ho piu' dubbi sui nostri sentimenti: siamo fatti una per l'altro, mi accovaccio sul suo petto, mentre lui gioca con i miei capelli...

"A cosa pensi doc? Hai quell'espressione in viso..."

"Che espressione... cosa intendi?"

"Confessa subito!"

"Ma cosa?!? Come?!? E va bene...
Amore mio, starei ore a coccolarti, ma il lavoro mi chiama e vor..."

"Vuoi studiarti il caso della signora White?"

"Si! Ma non vorrei che tu ti sentissi trascurata"

"Non preoccuparti per me, credo che guardero' un po' di tv e poi andro' a nanna, a te invece buon lavoro!"

"Grazie amore!"

Lo seguo con lo sguardo mentre si chiude in studio e io mi consolo con la mia gattina dispettosa che, non appena vista la porta aperta, si lancia in camera miagolando.

Mi sveglio la mattina e ovviamente lui e' gia' in ospedale, una punta di delusione mi assale, ma scompare subito non appena leggo il bigliettino che ha lasciato sul suo cuscino:

"Amore mio, non smettero' mai di soffermarmi a guardare la tua bellezza: quel mare di capelli rossi e tutte quelle lentiggini mi fanno impazzire, stamattina ti ho baciato ed accarezzato... mi hai sorriso nel sonno ed e' stato uno splendido regalo, la mia giornata e' cominciata piu' che bene. Grazie perche' ci sei. Ti amo. Tuo doc".

Decido di alzarmi, e dopo un'ottima colazione, mi dirigo in biblioteca e' ora di lavorare... devo ripassarmi il testo di grammatica per il primo corso e il testo di letteratura italiana per il quarto corso. A breve decolla il mio nuovo lavoro e voglio essere preparata.

"All'improvviso...Tu"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora