Chapter t w e n t y - f o u r

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New York,
United States 🇺🇸

Mi girai dall'altra parte del letto,e notai quel piccolo corpo senza coperte, al freddo, voltai lo sguardo e misi a fuoco l'ora scritta sulla sveglia, così mi voltai verso di lei e con delicatezza accarezzai la soffice guancia di mia figlia,accanto a me, mentre dormiva beata.
Sorrisi intenerito, aveva alzato l'angolo  delle labbra, continuai con quel gesto sempre più dolcemente giusto per non farla svegliare,vedere quel viso tenero di prima mattina , fece nascere un sorriso innocente sul mio volto.
La mia vita ormai era buia e triste,.
Finché non arrivò quella piccola stella, così bella da rendere tutto più semplice. Arrivò quella stella che illuminò il mio piccolo e grande vuoto.

Almeno mi ha lasciato qualcosa di meraviglioso da osservare, quando guardò lei, vedo lei, mi fa sempre lo stesso identico effetto.

Questa principessa ha portato nella nostra famiglia una gioia immensa, è stata la cosa più bella che potesse capitarmi, dopo te ovviamente amore.
In tal momento, ero sdraiato sul letto, e guardavo nella stessa direzione, mi ricorderò per sempre questa scena, ero posizionato proprio come ora, sul fianco ad osservare mia moglie, e non mia figlia questa era l'unica differenza, questo ricordo si presentò nuovamente nella mia mente, era un ricordo terribilmente doloroso, ma d'altronde non potevo fare nulla, non potevo fermare i ricordi.

*Flashback *

Mi baciò lentamente entrambe le braccia, per poi riportare il suo sguardo su di me. Si abbassa lentamente, avvicinando le sue labbra al mio braccio destro.

«ti fidi di me?»
«mi fido di te.»

«secondo te sarei una buona madre?»

«la migliore.»

Dissi senza rifletterci un attimo.
Ero sicuro della mia risposta,mentre lei guardava dritto nelle mie iridi verdi che si ritrovava davanti a lei.

«le insegnerò tante cose.»

sussurrai.

«cioè?»

«Io le insegnerò di non pentirsi mai, di qualcosa l'abbia fatta sorridere o stare bene,oppure piangere fino al punto di autodistruzione.»

Respirai, prendendo tra le mani una ciocca di capelli, e poi continuai il discorso.

« A nostra figlia insegnerò di percorrere la sua strada senza paure,se ci sarà qualche ostacolo, le dirò di affrontarlo, senza inciampare, e se per caso sbaglierà qualcosa la sosterrò perché  è dagli errori che si impara a crescere.»
Sono sicuro che riempirò di complimenti la nostra bambina, non da farla diventare pazza, ma da farla sentire bella ed importante.»

Le mie mani carezzarono il suo viso , mentre guardavo dritto in quelle meravigliose iridi color blu mare.

*Fine flashback *

Forse il problema ricorrente nella società di oggi è questa:

La gioia suprema di essere padre è intesa veramente da pochi uomini.

Eppure non ho mai pensato seriamente alla morte,ma morire al posto di qualcuno che amo è un buon modo per andarsene; invece, mi sento ancora responsabile della sua morte, mi sento in colpa.
Mi alzai, e in seguito si alzò pure mia figlia, facemmo colazione, con del tè ai frutti  e qualche muffin al cioccolato dopo di che ci vestimmo e andammo in centro per alcune commissioni, verso tardo pomeriggio decidemmo come tutti i martedì di recarci in gelateria, era la mia routine, era un idea di Helena per tal motivo voglio assolutamente ricordare.
Era una serata tranquilla, avevamo entrambi il nostro gelato tra le mani, stavo per pagare, fino a quando non sentì un pianto proveniente poco distante da me, mi voltai e notai delle piccole lacrime scendere lungo il viso di Darcy.

«Perché stai piangendo?»
Chiesi sedendomi davanti a lei.

«il mio gelato è caduto a terra!»
Disse singhiozzando.

«Ecco.» divisi porgendole il mio.

«non sarà il tuo gusto preferito, ma è sempre un gelato.»

«Grazie papà.»

Disse asciugandosi le lacrime con la manica della maglietta.
Le sorrisi, baciandole la guancia.

Lei senza preavviso mi abbracciò, allacciando le sue braccia al mio collo e mi sentii così bene in quel momento, come il pezzo mancante di un puzzle che avevo perso e quel gesto, mi aveva completato.
Chiusi gli occhi per rivivere quella sensazione.
È strabiliante,bizzarro e folle come ricevere un abbraccio da un corpicino così freddo, ma pieno di affetto sia la fonte della mia felicità.

Stringere fra le braccia la mia bambina era una delle cose più belle che avevo nella mia vita,
è una sensazione che non avevo mai provato, quelle che ti restano dentro al cuore e da lì non scappano mai più.

—Il mio amore per te è incontrollabile, i miei sentimenti per sono inarrestabile, non possono andare un giorno senza pensare a te.—
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Writer space!

Bonjour,
Allora innanzi tutto vorrei ringraziare ognuno di voi, per leggere tutte le mie storie composte da capitoli oltre 1000 parole.
Davvero grazie di cuore.
Inoltre spero vi sia piaciuto questo capitolo.
Ricordo che domani uscirà il suo primo singolo.
All the love.
Martina 💕

After She Died |H.S.| - #Wattys2017 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora