Chapter t h i r t y - e i g h t

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Paris, France 🇫🇷
Luxury Hotel

Respirai piano accarezzandole capelli, tirai un sospiro ed incominciai a parlare.
Ci trovavamo davanti all Hotel,

«Quando ti ho incontrato non immaginavo che tutto d'un tratto mi avresti aiutato così tanto »

«oh»
bisbigliò.

«Caroline avvicinati a me,
devo dirti un segreto.»

Sentivo la sua pelle a poca distanza dalla mia.

«Dimmi, ti ascolto.»

Sentivo le labbra sciogliersi, bruciare ed intrecciarsi con le sue, la stavo baciando.

«Wow, non posso crederci, ce l'hai fatta Harry, mi hai baciato senza avere rimorsi.»

Non sapevo cosa dire, immagino di avere le guance rosse, così, sorrisi, lei aveva gli occhi fissi su di me, probabilmente stava osservando il mio sorriso brillante contornato dalle mie fossette.

«Caroline, che ore sono?»
Era come se stessi parlando da solo, si era ipnotizzata, ma dopo neanche un secondo scosse la testa e sbatté le palpebre.

«ehm... le tre e mezza.»

«accidenti! si è fatto tardi, forse è meglio avviarci verso casa.»

Qualcosa suonava, un rumore simile a una vibrazione, unità ad un suono acuto, aveva interrotto la nostra conversazione notturna.

«Harry, non senti qualcosa?»

«sì, lo sento anche io.»

«penso sia il tuo cellulare .»

«dov'è.. oddio, non lo trovo.»

«probabilmente lo hai lasciato in macchina.»

Il mio telefono squillò, era in macchina.

«Pronto? Niall, che cosa c'è, perché sei sveglio a quest'ora? Hai bisogno di cibo? »
«Dove diavolo ti sei cacciato Darcy sta piangendo disperatamente, vedo che il tuo umorismo non manca alle tre e mezza di notte! Si può sapere dove sei?»

«Darcy? Che cosa, oddio. Tranquillizzata arrivo subito.»

Salimmo le scale e tornammo nella suite, la piccola Darcy stava piangendo, abbracciata a Niall.

«ah eccoti, alla buon ora! Ma che diavolo ti è saltato per la testa, lasci una bambina da sola di notte in una stanza d'hotel?»

«Ehi calmati okay?
Ho le mie ragioni.»

«ah davvero allora sentiamole,
voglio proprio saperle.»

«Non sono affari tuoi,
e la bambina non è tua.
sta zitto Horan.»

«Sono sempre suo zio, e sì la bambina non è mia.»

«La vuoi chiudere quella bocca,
non ho voglia di discutere.»

Caroline 's pov:
Harry si avvicinò alla piccola Darcy, per poi mettere il suo viso vicino a quello di sua figlia.

«Tesoro, non piangere papà è qui, ti voglio bene amore mio, non volevo farti spaventare, ero qui di sotto a prendere un po' d'aria, papà ha sognato una brutta cosa. Mi perdoni?»

Fece un piccolo cenno con la testa per poi avvolgerlo tra le sue piccole braccia.

Poi le labbra di Harry sfiorarono la sua delicata pelle del viso, poi alzò lo sguardo verso di me facendomi segno di avvicinarmi, così feci, ero poco distante da loro, quando la prese per i fianchi, per poi farla sedere sul suo ginocchio, era così bello vederlo felice, con sua figlia.
Questo loro sfiorarsi con i pensieri guardarsi da lontano e stuzzicarsi con cose semplici, mi fece sorridere come una ragazzina a cui è stato appena offerto un bel gelato alla nocciola.
È sempre un piacere ricevere delle attenzioni da un ragazzo, ricevere attenzioni da parte sua che ti fanno sentire in imbarazzo ma che riescono a farti sorridere e immaginare lo sguardo di lui su di te e ricevere di attenzione di un ragazzo così affascinante come Harry mi ha fatto immaginare la scena di lui che scherza con gli amici,mentre prendono un caffè, sorridente si gira e nota proprio lei, che si gode la sua colazione e si sporca di cioccolato, arrossendo per la sua stessa goffaggine nell'essere così golosa.
Il suo sorriso si allarga e le sue bellissime fossette rendono il suo viso adulto paragonabile a quello di un bambino.

«Io e te eravamo destinati ad incontrarci.»

È assurdo come una persona così bella possa essere andata via. Io ancora non mi capacito. Non riesco a non piangere leggendo quelle poche righe perché con semplici parole ha trasmesso sentimenti i sentimenti miei ti ho descritto una parte della sua vita parlandoci di come le manchi e moglie, davvero vederlo scritto chiaro e tondo mi distrugge.
Incredibile la forza delle persone ad andare avanti, davvero da ammirare come una famiglia smontata dal dolore ritorni unita e più forte di prima.

Non sono le persone a farci del male, nè le loro mancanze, posso assicurartelo. Piuttosto credo siano i ricordi che ci hanno lasciato, ad ucciderci. Effettivamente, mica si soffre di mancanze. Forse è la consapevolezza che quei momenti non li rivivrai più, l'unica fonte inesauribile di malinconia è questa.

Certe cose possono saperle soltanto gli occhi. E i miei sapevano che in quegli occhi verdi si nascondeva la paura di ogni padre, la paura di perdere tutto ciò che gli appartiene, e Darcy era tutto ciò che gli era rimasto e non voleva assolutamente perdere, mai, non l'avrebbe mai permesso.

— Se potessi raggiungerti e tenere una stella per ogni volta che mi hai fatto sorridere, il cielo di tutta la serata sarebbe nel palmo della mia mano.—
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Lasciate una stellina e un breve commento poiché io possa postare.
All the love.
|Martina|

After She Died |H.S.| - #Wattys2017 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora