After She Died |H.S.| - #Wattys2017

Chapter O n e

The fifteenth of January
2012
48th Street, New York, USA.

Harry's P.O.V.

Stavo guardando il suo corpo mentre dormiva.
Vedevo il suo torace alzarsi lentamente ad ogni suo respiro.
Ero molto preoccupato, io non volevo assolutamente perdere l'amore della mia vita.
Afferrai la sua mano e la schiacciai leggermente, sentì il suo battito lento e affaticato.
Era in coma da più di un mese ormai.
Se solo potessi tornare indietro con il tempo e cambiare quello che è successo.
Vorrei dimenticare quell'orribile incidente di cui sono stato abbastanza fortunato da cavarmela soltanto con un braccio rotto e qualche punto sulla fronte;
Ma Helena, mia moglie, non è stata affatto fortunata.

**Flashback**

«Cosa? Cosa stai fissando Harry?»
Disse con una risatina e quel sorriso che puoi vedere attraverso i suoi occhi.

«Proprio come sei splendida e quanto sono fortunato ad averti .»

Guardai attentamente la strada
davanti a me .
Erano le dieci di sera,
il cielo era nero come la pece.

Vedevo soltanto quando un lampione era cinque metri di distanza dalla macchina; insomma, con le luci.

«Harry , ti amo così tanto »
rise di nuovo, dandomi un bacio sulla guancia .

«Tu sei il miglior marito che abbia mai avuto e presto sarai anche un ottimo padre.
Come sono  fortunata ad averti tutto mio ,Styles?»

Mi chinai per baciare Helena , bastó soltanto un secondo a tenere gli occhi lontano dalla strada a combinare un disastro.

«Harry ! »
urlò Helena; Rivolsi subito lo sguardo sulla la strada, poggiai entrambe le mani cercando di sterzare
per evitare il cervo che corse in strada.

«Dio mio. Piccola stai bene? »
La guardai e lei annuì lentamente , ripresi a viaggiare tranquillamente quando dei fari di una macchina si avvicinò verso di noi .
Si precipitò così veloce che non ebbi nemmeno il tempo di  rallentare,
così cercai di uscire dalla strada ,
ma ormai era troppo tardi .
La macchina ci aveva colpito, schiacciandoci completamente per poi lanciarci all'esterno del veicolo.

Dopo dieci minuti ripresi conoscenza e cautamente mi rialzai con qualche dolere ,mi guardai attorno, rifletti sull'accaduto ed andai a cercarla.
Avevo chiamato il 911 quando l'incidente era accaduto da trenta minuti e più di una volta hanno cercato di portarmi in ospedale per soccorrermi , ma non volevo lasciare mia moglie sola, quindi rimasi sul luogo finche non la trovai.
Un'ora più tardi sentì delle deboli grida di dolore, seguì le grida, le quali mi condussero da Helena, si trovava in un cespuglio di circa dodici metri di distanza dalla macchina.
Corsi da lei, la presi in braccio e corsi fino all'ambulanza.
Il mio braccio faceva male ad ogni passo, ma ne valeva la pena per cercare di salvare l'amore della mia vita.

«Signore, me la dia per favore , noi dovremmo condurla in una di quelle ambulanze, e portarla via da qui immediatamente."

Un paramedico  cercò di spiegarmi la situazione, mentre cercò di prendere Helena dalle mie braccia , egli la portò dentro un'ambulanza, le stringevo la mano, da lontano riuscivo a vedere il suo volto sofferente.