Mi massaggiai le tempie, pensierosa.
Stavo giocando a battaglia navale con Louis e non gli avevo affondato neanche una barchetta.
"Uhm...b4?", provai, osservandolo.
Abbassò gli occhi verso la tavola e tornò a guardarmi, scuotendo la testa mentre un sorrisino beffardo gli incurvava le labbra.
"Niente da fare, dolcezza".
"Oh, non è possibile. Stai barando!", esclamai, battendo le mani sul tavolo.
"Assolutamente no, credi che barerei mai?", chiese, facendo un faccino da innocente.
Alzai un sopracciglio e lui rise.
"Non sto barando. Giuro".
Sbuffai e mi appoggiai ad un braccio.
Improvvisamente, Harry entrò dalla porta, sbattendola.
"Buongiorno!", cinguettò, allegro, togliendosi il cappotto.
"Oh, prego, entra pure", bofonchiai, acida.
"Hai bevuto tè e dolcezza a colazione?", commentò lui, ridacchiando.
"Louis, sta a te", sbottai, senza rispondergli.
Il ragazzo guardò prima Harry poi la tavola e fece una smorfia pensierosa.
"La cena con suo padre è andata male ieri...uhm...a3", disse, alzando gli occhi verso di me.
Sbuffai quando mi resi conto che mi aveva affondato l'ennesima nave.
"Oh, che è successo?", chiese Harry, dispiaciuto, sedendosi insieme a noi.
"Niente, praticamente mio padre odia Zayn e Zayn odia mio padre", dissi, appoggiandomi allo schienale della sedia, guardando male Louis.
Il ragazzo fece un sorrisetto divertito.
"Fammi indovinare: ho vinto?", chiese, incrociando le braccia.
Gli lanciai un'altra occhiataccia, poi Harry mi accarezzò il braccio.
"Stai bene? Sei fin troppo scorbutica".
Lo guardai e addolcii lo sguardo, sospirando.
"Sì, sto bene...non mi aspettavo qualcosa di diverso", dissi, alzando le spalle.
Harry annuì e mi dette una pacca sulla spalla.
"Ma...Zayn dov'è?".
"Oh, in camera sua. Dorme ancora, credo", risposi.
"Che dormiglione! Vado a svegliarlo", fece Harry, alzandosi di fretta.
Lo afferrai per un braccio e scossi la testa.
"Ti ucciderà", commentai.
Harry mi sorrise.
"Correrò il rischio".
Ridacchiai e tornai a guardare Louis, che mi sorrise.
"Togliti quel sorrisetto dalla faccia, mi prendo la rivincita", dissi, guardandolo con sfida.
"Perderai di nuovo", mi canzonò, ridendo.
Poi, arrivarono anche Niall e Liam.
"Come sta Zayn?", chiese il biondino, sedendosi vicino a me.
"Non benissimo. Mio padre l'ha trattato di merda...", risposi io, sospirando.
"Zayn se ne frega di quello che la gente gli dice", intervenne Liam.
"Già. Beh...è venuta fuori la questione di Dana e...uhm...non credo gli abbia fatto molto bene".
"Beh, a tutto c'è rimedio", continuò il castano, sorridendo maliziosamente verso Niall.
Il biondino scosse la testa, fulminandolo con lo sguardo, poi si arrese, roteando gli occhi.
"Ok...stasera ci sarebbe una festa...cioè...mio cugino dà una festa...".
"Potremmo andarci tutti insieme!", lo interruppe Liam, allargando il sorriso.
"Amico, non credo tu abbia mai avuto un'idea più geniale", commentò Louis, battendogli il cinque.
Niall sospirò.
"Sentite, ragazzi, mio cugino non è molto...diciamo che non ama vedere gente che si imbuca alle sue feste", disse, scuotendo la testa.
"Ma noi non ci imbucheremo...verremo con te", fece Louis, sorridendo.
"Tu che dici, Jane? Sei dei nostri?".
Alzai le spalle.
"Penso che potrebbe far tornare Zayn di buon umore...ma...posso portare anche qualcun altro?".
"Ma certo! Invita chi vuoi", esclamò Liam, mettendomi un braccio intorno al collo.
"Certo...invitate pure mezzo mondo", gli fece eco Niall, sarcastico. Poi, sospirò di nuovo.
"Ok, non la inviterò se ti crea così tanti problemi", dissi io, guardandolo.
"Ah, è una ragazza?".
"Beh...sì", risposi, confusa.
"Allora non ci sono problemi".
Vedendomi ancora più confusa, Niall rise.
"Mio cugino odia avere estranei in casa sua, ma non se si tratta di ragazze", ammise, alzando le spalle.
"Ma, voi idioti, vedete di non attirare l'attenzione, eh", continuò, poi, verso Liam e Louis, che si guardarono e sorrisero.
Invitai anche Maggie, che accettò volentieri, e così anche Zayn, che, almeno in apparenza, non sembrava triste o arrabbiato.
Io e lui fummo i primi ad arrivare.
Zayn mi teneva la mano e ogni tanto mi baciava su uno di quei divanetti morbidi del salotto di quell'enorme villa.
Sembrava una festa divertente e sobria, almeno fino a quel momento: la musica era piacevole, il cibo era ottimo e le persone intorno a noi erano carine e socievoli.
"E' una bella serata, non trovi?", chiesi a Zayn, distaccandomi dalle sue labbra per osservare il cielo stellato- stranamente senza alcuna nuvola -da una vetrata.
Lui mi abbracciò e mi inondò del suo profumo.
"Lo è di più con te al mio fianco".
Lo guardai e lui mi sorrise.
"Sei serio?", chiesi, alzando un sopracciglio.
Lui annuì, confuso e io risi, appoggiando la testa sulla sua spalla.
"Davvero, Zayn, stai diventando troppo dolce. Ti stai rammollendo", scherzai, ridacchiando.
Lui mi tirò una spinta amichevole e io aumentai le risate.
"Oh, vuoi vedermi stronzo?", fece, sorridendo beffardo.
"Bene", aggiunse, alzandosi.
"Me ne vado a prendere un drink e ti lascio qui tutta sola", sbottò, fingendosi offeso, mentre se ne andava.
Non riuscii a trattenere un'altra risata.
"E per te niente!", esclamò, senza voltarsi.
Lo osservai andare via, sorridendo, finché non sparì dalla mia visuale.
Sospirai, come una ragazzina innamorata.
Beh, ero una ragazzina innamorata.
Mi alzai, guardandomi intorno.
"Ehi, Jay, ti diverti?", esclamò Harry, sbucandomi davanti all'improvviso.
Gli sorrisi e annuii con la testa.
Lui mi prese a braccetto.
"Devi assolutamente sentire uno di questi cocktail. Sono divini", commentò, afferrando due bicchieri dal vassoio di una ragazza che stava passando.
Me ne porse uno e fece per portarsi alle labbra l'altro, ma lo fermai, strappandoglielo di mano.
"Idiota, sei in auto", gli ricordai, guardandolo male.
"E allora? Mi farò dare un passaggio da Niall o da Zayn...dai, non fare la mammina", bofonchiò, allungando una mano per riprendersi il cocktail.
Lo fulminai con gli occhi e lui sbuffò.
"Quanti ne hai già bevuti?".
"Ehm...uno...", mentì, guardandomi con la coda dell'occhio per capire se me ne ero accorta.
Alzai un sopracciglio e lui roteò gli occhi.
"Ok, ok, forse più di uno...ma sto bene, sono ancora completamente sobrio. Reggo bene l'alcol".
Sbuffai e lo afferrai per un braccio, portandolo via dal tavolo degli alcolici.
"Reggi bene anche gli schiaffi? Perché sto per tirartene un bel po'", sbottai, guardandolo male.
Lui rise e mi bloccò per la vita, avvicinandomi a sé.
"Smettila di preoccuparti per me, so badare a me stesso. Comportati da buona migliore amica e lasciami divertire", sussurrò, schioccandomi un bacio sulla fronte prima di sparire tra la folla.
Migliore amica, eh? Suonava bene. Molto bene.
Sorrisi e tornai a guardarmi intorno: la festa cominciava a farsi sempre più intensa e notai che c'erano molte più persone di quando ero arrivata.
Mi mordicchiai il labbro e mi misi a cercare il posto dove Zayn mi aveva lasciata perché probabilmente era tornato, ma andai a sbattere contro qualcuno, evitando per miracolo di rovesciargli il drink che teneva in mano.
"Oddio, scusami", esclamai, facendo una smorfia, indietreggiando.
"E' tutto ok, non è morto nessuno", disse un ragazzo.
Alzai gli occhi e lo guardai: mi sorrise.
Ricambiai il sorriso, leggermente imbarazzata, e feci per andarmene, ma la sua voce mi fermò.
"Come mai non ti conosco?".
Mi voltai a guardarlo e lui piegò la testa di lato.
"Conosco tutti quelli che invito alle mie feste. Sono molto fiscale su questo".
Schiusi le labbra, realizzando di essermi imbattuta proprio nel cugino di Niall. In effetti, notai una vaga somiglianza tra i due.
"Ehm...non vale per le ragazze, no?", tentai, abbozzando un pessimo sorriso.
Non sapevo perché, ma quel ragazzo mi spaventava. Forse perché era molto più alto e imponente di me.
Lui alzò le spalle, facendo un sorrisetto.
"Beh...solo per quelle carine", commentò, scrutandomi a fondo.
Non risposi e mi si avvicinò.
"E poi sei un'amica di Niall".
Lo guardai e annuii, deglutendo.
"Sei la nuova bambolina di Zayn, giusto?", continuò, fermandosi a pochi centimetri dal mio volto. Non so come riuscii a sostenere il suo sguardo, ma ce la feci.
E questo che ne sapeva di me e Zayn? E poi...'bambolina'? Come si permetteva?
Avrei voluto urlargli in faccia, ma riuscii soltanto a non balbettare troppo mentre parlavo.
"C-come lo sai? Te l'ha detto Niall?".
Lui continuò a scrutarmi con attenzione.
"No, ho soltanto fatto due più due...e poi...siete tutte uguali", bofonchiò, scuotendo la testa.
Aggrottai le sopracciglia.
"Io e Dana siamo molto diverse...", constatai, facendolo ridere.
"Ah, sì? Hai il suo solito sguardo. La solita espressione bisognosa. Hai bisogno di lui, lo desideri intensamente, anche se ti fa male. E' strano quanto le persone ricerchino ciò che le ferisce di più".
Schiusi le labbra e lui mi fece un sorriso, prima di andarsene.
Bene, ero confusa. Ok, molto più che confusa. Zayn non mi feriva...non più, almeno.
Scossi la testa e mi voltai bruscamente, ritrovandomi faccia a faccia con Maggie.
"Oh, Jane, finalmente ti ho trovata!", esclamò, guardandomi male.
"Ti ho tempestata di messaggi! Ti stavo cercando da un anno!", continuò.
Cacciai via i miei pensieri e sospirai.
"Oddio, hai ragione. Scusa, ma ho dimenticato il cellulare a casa di Zayn".
Lei addolcì lo sguardo e tornò a sorridere come sempre.
"Non importa. A proposito...lui come sta?".
"Benino, dai. Anche se non so dove sia finito. Comunque, ti ho invitata per un motivo...voglio presentarti una persona...beh, tecnicamente, te l'avrei già presentata, ma...ok, non importa, vieni con me", dissi, tutto d'un fiato, afferrandola per un braccio e trascinandola dietro di me.
A mio parere, tra lei e Harry era scoccato qualcosa, quando si erano incontrati in ospedale e volevo trasformarlo in qualcosa di più.
Dopo qualche minuto, lo trovai.
"Ehi, Har, ti ricordi di Maggie?", chiesi, indicandogliela.
I due si osservarono per un attimo, incuriositi l'uno dall'altra, poi Maggie abbassò timidamente lo sguardo e Harry guardò me, confuso.
"Beh, ho pensato che ti servisse una mammina più buona", commentai, lasciandoli soli.
Ridacchiai, mentre me ne andavo.
Se avevo ragione, mi avrebbero ringraziato.
Poi, qualcuno mi afferrò da dietro, attirandomi a sé, facendo combaciare la mia schiena con il suo petto.
"Sei la più bella in questa casa", sussurrò Zayn al mio orecchio, lasciandomi una scia di baci lungo il collo.
Socchiusi gli occhi e mi abbandonai al piacere che solo lui sapeva donarmi.
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wrong z.m
FanficTRATTO DALLA STORIA. "[...] La verità è questa, Jane, io ho paura. Ho così tanta paura". Irrigidì la mascella e si voltò verso la lavagna. Poi, sospirò. Mi ci volle qualche minuto per realizzare tutto, ma poi sorrisi e intrecciai le mie dita con le...