Less than lovers

3. Charlotte

Qualcuno entra nella sala e mentre rido ancora per la battuta di Simone, mi volto a vedere chi ha varcato la porta.

La mia espressione cambia in un secondo ed il mio cuore sembra essersi fermato.

Andreas. Andreas è qui.
Dalla sua espressione capisco che anche lui è sorpreso quanto me.

Non è una bella situazione, tutto ciò è più che imbarazzante.
Devo dire che è più bello che mai.. Ha una maglietta bianca e dei jeans blu scuro aderenti.
Il suo corpo sembra cambiato, è più.. Più muscoloso.

Perché non riesco a staccargli gli occhi di dosso? Perché provo questo mix di emozioni? Dovrei essere indifferente davanti a lui dopo tutta la sofferenza che mi ha causato.

Dopo la conclusione di Amici non ho più avuto sue notizie. Ho smesso di seguirlo da tutti i social e ho smesso di chiedermi che vita felice facesse con Francesca. Lui non mi ha dato modo di capire.
Non una chiamata, non un messaggio, niente di niente. È come se io non fossi più esistita per lui e ho cercato di conviverci.

Cosa pensa di fare presentandosi qui? Si aspetta che corra da lui ad abbracciarlo?
No. Andreas per me non esiste più.

La tensione viene interrotta da Stefano che corre ad abbracciarlo.
Riesco finalmente a staccare gli occhi da lui e mi sento totalmente senza forze.

Gli altri lo salutano calorosamente mentre io rimango in disparte.
Improvvisamente si avvicina a me ed il mio battito cardiaco aumenta precipitosamente.
Si blocca a poco più di un metro e mi fa un semplice cenno con la testa.
Cerco di contraccambiare il gesto ma rimango praticamente immobile.

- Allora, come mai sei qui?- chiede Marcello dandogli una pacca sulla spalla.
- A quanto pare farò parte anche io dei professionisti- afferma evitando il mio sguardo.

Sto per svenire. Non ero pronta a questo e non sarò mai pronta.

I ragazzi si mettono a parlare con Andreas mentre io cerco di riprendermi.
- Stai bene?- mi sussurra Adriano posizionandosi alle mie spalle.
- Si, tranquillo- rispondo cercando di essere credibile.

In realtà non sto per niente bene. Tutto questo è surreale.

- Forza! Dobbiamo lavorare- ci esorta Veronica.
Fortunatamente il ballo riesce a farmi rilassare, anche se la presenza di Andreas non aiuta.
Impariamo una coreografia principalmente hip-hop ed è strano per me far parte dei professionisti e non degli allievi.

- A questo punto ci sono delle coppie- ci informa Veronica.
Forma velocemente delle coppie e faccio un sospiro di sollievo quando Adriano si posiziona davanti a me.
Impariamo i passi e proviamo tutti con la musica.
La coreografia presume tanto contatto fisico e sono sollevata nel eseguirla con Adriano.
Nonostante ciò mi sento strana: è come se avessi gli occhi di Andreas costantemente su di me.

Mi starò sicuramente sbagliando.. Perché dovrebbe guardarmi dopo che ha scelto Francesca? Perché dovrebbe provare ancora qualcosa per me?

Una volta finite le prove ci dirigiamo verso l'uscita. Ho voglia di stare da sola.

- Hey tesoro, vado a bere qualcosa con i ragazzi. Vuoi venire?- mi chiede Adriano una volta uscita dall'albergo.
- Sono un po' stanca, sarà per la prossima volta- rispondo a bassa voce per non farmi sentire da Andreas che è a pochi passi da noi.
- Va bene, torno presto- conclude baciandomi.

Istintivamente mi trattengo un po' nel baciarlo ma lui sembra non accorgersene. Non mi piace farmi vedere proprio da Andreas mentre.. Oh ma perché mi preoccupo così tanto?
Lui non ci ha pensato due volte a lasciarmi ed io mi faccio problemi a baciare il mio ragazzo?

Al diavolo il passato.

Una volta concluso il bacio cerco di non guardare Andreas. Adriano si allontana con gli altri ma per mia sfortuna Andreas rimane a pochi metri da me.

Perché sono ancora così ansiosa in sua presenza?
Rimanendo qui mi sto facendo del male da sola.

Comincio ad allontanarmi dirigendomi verso la mia macchina ma poco dopo sento pronunciare il mio nome.

- Charlotte- urla Andreas.

Il modo in cui pronuncia il mio nome è straordinario. Quanto mi mancava la sua voce..

Mi volto verso di lui e lo vedo fermo davanti a me.
- Ti è caduta questa- dice passandomi la felpa.
- Grazie- concludo titubante.

Per una strana ragione noto nei suoi occhi un velo di tristezza. Non sono gli occhi del ragazzo che conoscevo, sono gli occhi di un ragazzo triste, rassegnato.
La mia mente ripercorre tutti i momenti passati insieme ed io non riesco a tenerli a freno.
Il nostro primo incontro, i nostri sguardi fugaci, il nostro primo bacio, la nostra prova volta, la sua gelosia, la nostra storia nascosta, le nostre litigate, i problemi con Francesca, le serate passate in albergo, l'ingresso al Serale, il suo infortunio..

Il mio cuore continua a frantumarsi in mille pezzi e prima di fare qualsiasi stupidaggine decido di andarmene.

A passo veloce mi dirigo verso la macchina e una volta dentro lascio scendere tutte le lacrime.

Perché sto piangendo? Lui non si merita questo. Io non mi merito questo. Grazie alla mia nuova vita ero passata oltre ai ricordi ma ora mi sento fragile.

Accendo il motore e in un battibaleno esco dal parcheggio.
Il destino a volte fa brutti scherzi.
Non ci voleva, questo incontro non ci voleva.

Non sono pronta alla sua costante presenza e non sono pronta a vivere il passato quotidianamente.