Mi sveglio lentamente e con un mal di testa fortissimo. Ieri sera io ed Adriano abbiamo litigato a lungo e anche se ora sembra che si siano calmate le acque, dubito che lui abbia messo una pietra sopra a quello che è successo ieri.
In parte lo capisco: non devo avere determinati atteggiamenti con Andreas ma in mia difesa posso dire che fra noi non è successo nulla.Mi preparo in fretta e in totale silenzio mi dirigo in macchina. Quando litighiamo, io e Adriano non usciamo mai insieme. Ognuno prende la sua macchina finché la situazione non migliora.
Alzo il volume della radio e cerco di distrarmi un po'. È difficile lavorare e mettere da parte tutti i problemi della vita quotidiana, soprattutto se il problema è presente anche al lavoro. Ed in questo caso i problemi sono due: Andreas e Adriano. In più ci sono io con i miei dubbi. Dovrei avere le idee piuttosto chiare, ma la verità è che sono più confusa che mai.Le parole di "Let me love you" di Justin Bieber alleviano la tensione anche se oggi non sono proprio di buon umore.
Entro nel parcheggio dello studio e solo adesso mi accorgo di non aver fatto colazione. Se non mangio qualcosa fra qualche ora non riuscirò più a reggermi in piedi.
Decido di fermarmi al bar prima di entrare in sala prove. Per fortuna non incontro nessuno di conosciuto e così posso gustarmi la colazione in santa pace. A volte è bella la solitudine.- Ciao bella, che ti porto?- mi chiede il cameriere.
Alessandro, o almeno così c'è scritto sulla targhetta della sua divisa, ha più o meno la mia età e ogni volta che vengo qui ci prova spudoratamente. È carino, ma io ho altri problemi per la testa.
- Un caffè ed una brioche- concludo frettolosamente.
Il cameriere annuisce e se ne va ammiccando.Controllo le notifiche del cellulare e non appena entro sui social vengo invasa dai calorosi messaggi dei miei fan. Mi devo ancora abituare al fatto che ci siano così tante persone disposte a sostenermi in tutto e per tutto pur non conoscendomi. Mi fa piacere leggere e rispondere ai loro messaggi.
Entro su Instragram e non so per quale motivo ho una voglia matta di sbirciare sul profilo di Andreas. Ho smesso di seguirlo molto tempo fa e non mi sono più interessata alla sua vita sociale. Mi avrebbe fatto solo del male continuare a vedere le foto che postava con Francesca e così ho preferito lasciarmi tutto alle spalle.
Digito velocemente il nome di Andreas ed apro il suo profilo..- Ecco a te- mi interrompe il cameriere.
- Grazie- rispondo bloccando il display del telefono.
Non voglio che gli altri vedano che io cerchi Andreas.
In effetti non so neanche perché ho digitato il suo nome. Devo lasciar perdere tutta questa storia.
Metto da parte il cellulare ed inizio a gustarmi la mia colazione. Devo dire che avevo proprio fame!
La brioche è deliziosa e..- Char- esordisce improvvisamente Andreas difronte a me.
Mi ha colta di sprovvista.
- Mancava poco e la brioche mi andava di traverso! Che cosa vuoi?- chiedo finendo di masticare.
- Buongiorno anche a te- risponde ironico sedendosi dall'altro lato del tavolino.
- Non è un buongiorno e se non hai niente da dirmi, puoi anche andartene- lo informo con tono cupo.Forse sono troppo scontrosa.
- Volevo parlarti di ieri- dice titubante.
- Non ho niente da dire al riguardo- rispondo sorseggiando il caffè.
- Io si. Mi spiace averti messo nei casini con Adriano e..- inizia guardando in basso.
- Adriano è un mio problema, non tuo. E riguardo ad ieri sera non c'è nulla da dire perché non è successo nulla e mai succederà- concludo con tono deciso.
- Sai che ti dico? Prima di ogni cosa fai pace con il cervello!- dice alzandosi e andando verso l'uscita.Ma come si permette? Non può parlarmi così. Non ne ha il diritto.
Vorrei corrergli dietro e dirgli che non deve rivolgersi così a me, ma devo mantenere quel briciolo di dignità che mi resta. Ho i nervi a fior di pelle e sono anche in ritardo per la lezione.
Finisco il caffè, pago il conto e mi alzo dalla sedia, ma mi fermo non appena noto il cellulare di Andreas sul tavolino.
Se l'è dimenticato ed ora io non so che fare. Non posso lasciarlo qui perché sono più che certa che non lo ritroverebbe e non posso neanche darlo al proprietario del bar.
Decido di prenderlo e di portarlo con me. Gli darò il telefono non appena lo vedrò.Corro in sala prove e noto che la lezione è appena cominciata. Fortunatamente Veronica non si accorge del mio ritardo, così mi unisco agli altri in estremo silenzio.
Oggi non sono molto concentrata ed è più difficile del solito tenere il passo.
Le ore passano e la fatica inizia a farsi sentire tanto che a prove concluse, mi butto a terra sfinita.
Ho bisogno di un attimo di pausa, anzi, ho bisogno di una bella dormita.
Mi alzo, mi dirigo verso il mio borsone e solo allora mi ricordo di Andreas. Spero non se ne sia già andato, dato che ho ancora il suo telefono.Dopo averlo cercato per tutto l'edificio, Marcello mi informa che Andreas è già andato via.
Ed ora che faccio? Non posso tenermi il suo cellulare. Potrei darlo a Marcello e dirgli di consegnarlo direttamente ad Andreas, se non fosse per il fatto che è già sparito dalla mia visuale.So dove abita, ma di certo non posso andare da lui. Non dopo oggi. E se Adriano lo scoprisse, la nostra relazione potrebbe finire.
Che faccio?Oh, al diavolo! Adriano non lo saprà.
Andrò da Andreas, gli riconsegnerò il cellulare e tornerò direttamente a casa.
Non voglio avere più a che fare con lui.*****
Non perdetevi il prossimo capitolo! Accadranno tante cose😏
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Less than lovers
Fanfiction**Sequel di "More than friends"** Le strade di Charlotte e Andreas si erano divise ma il destino a volte gioca strani scherzi. Riusciranno a portare avanti i propri percorsi o cederanno alla tentazione dell'amore? "- Non puoi guardami così! Tu non...