12. Charlotte

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Gli occhi di Andreas diventano più lucidi e prima di cedere decido di andarmene.
Dentro di me c'è una confusione pazzesca ma con ogni probabilità l'unica cosa sicura da fare è allontanarmi da lui.

Si chiede perché non voglio ammettere di essere ancora innamorata di lui? È semplice, perché neanche io so cosa rispondere.
Una parte di me vorrebbe rivelargli tutti i bei sentimenti che prova per lui, ma un'altra parte, quella che ancora ragiona, mi dice di non farlo. Non posso mandare tutto all'aria e tornare con Andreas. Non so come potrebbe finire fra noi e non posso non pensare ad Adriano.
Ha fatto così tanto per me ed ora sarebbe ingiusto ricambiarlo con questo gesto.
A New York ero sola e seppur presa dalla mia carriera, non ero completamente soddisfatta. Il giorno che ho rivisto Adriano ho capito che lui avrebbe potuto farmi stare bene ed è così che mi sono sentita.
Dopo la rottura con Andreas non mi sentivo più completa e grazie ad Adriano sono riuscita a mettere una pietra sopra al passato.
Ma forse sono stata troppo ingenua..
Mi sono illusa di aver dimenticato Andreas, quando invece so bene che mi basta vederlo per sentire il mio corpo in subbuglio.

Non riesco ad odiarlo. In realtà non l'ho mai odiato.
Perché? Beh, è semplice: perché l'ho sempre amato.
Ma quell'amore non ha mai portato ad una felicità completa. Ogni volta che pensavamo di aver sorpassato tutti gli ostacoli, ci trovavamo difronte ad un ulteriore problema.
Con Adriano invece non ho mai avuto a che fare con troppi ostacoli. Certo, abbiamo avuto dei problemi, ma non ci sono mai state grandi difficoltà.

Forse è troppo facile non scegliere la strada più tortuosa, ma non ho voglia di soffrire ulteriormente.

Prendo la mia roba e scendo nella sala prove dopo essermi asciugata le lacrime.
La lezione riprende e cerco di concentrarmi solo sul ballo.
Adriano e Andreas si lanciano strane occhiate ed io mi sento ancora più colpevole.
Proviamo tutte le coreografie dato che domani ci saranno le prove generali e alla fine della giornata mi sento distrutta.
Ho bisogno di dormire.
Ma dove dormirò? Non posso tornare in albergo senza aver chiarito con Adriano.
Decido così di andare a parlarci. In qualche modo mi devo far perdonare.

- Adri- lo richiamo una volta nel parcheggio.
- Cosa vuoi?- chiede indispettito.

Non posso di certo aspettarmi un trattamento migliore.
Ho combinato un casino e in qualche modo devo rimediare.. Ma non posso dirgli di averlo tradito. Non me lo perdonerebbe mai.
Ma che cosa ho combinato?

- Voglio solo parlare- gli dico con tono pacato.
- Ah sì? E di cosa vuoi parlarmi? Di come tu ed Andreas stiate bene insieme?- chiede arrabbiato.
- Non voglio più litigare con te- rispondo amareggiata.
- Neanche io.. Ma se hai qualcosa da dirmi, ti prego, non mentirmi- dice addolcendo il tono della voce.
- Voglio chiudere il capitolo Andreas una volta per tutte- gli confido.

Davvero lo voglio chiudere? No, ma devo. È meglio per tutti.

- Se lo vuoi veramente, sappi che io ci sono. Ma d'ora in poi ci saremo solo io e te- dice avvicinandosi.
- Promesso- rispondo un po' titubante.

Adriano si lascia sfuggire un sorriso e poco dopo mi dà un dolce bacio.
Mi farà bene stare con lui, ne sono certa.

- Mi vuoi dire dove hai dormito?- chiede in tono pacato.
- Ti prego, lasciamoci il passato alle spalle- lo supplico.

Lui acconsente e poco dopo siamo sulla strada verso l'albergo.
Ognuno ha la sua macchina e la musica della radio non fa altro che creare più confusione nella mia testa.
Sto facendo la cosa giusta, ma perché non riesco ad essere felice? Perché non sono così convinta?
Forse penso troppo. So cosa devo fare e soprattutto so che d'ora in poi non posso più distrarmi. Devo togliermi dalla testa quello che è successo ieri sera.
Devo togliermi dalla testa Andreas.

Arrivano all'albergo e dopo esserci visti un film ci addormentiamo stremati.

Mi ritrovo in un posto buio e stranamente sono sola. Chiamo più volte Adriano, ma di lui nessuna traccia. Una luce compare davanti ai miei occhi ed io curiosa mi avvicino. Non è solo una luce, è una televisione. Non si odono voci, ma solo una lieve melodia e quando l'immagine si fa più nitida il mio corpo si immobilizza.
Non è un film; siamo io ed Andreas la scorsa notte. Non provo nulla, nemmeno vergogna, provo solo uno strano senso di protezione alla vista di Andreas. Perché non sono pentita? È perché ci sono le immagini di me ed Andreas nella televisione? E se Adriano le stesse vedendo? Se tutti le stessero vedendo?
Devo spegnere la televisione. Cerco invano ma improvvisamente un suono squillante invade la mia testa.

Alle sette in punto la sveglia suona e mi accorgo di aver appena fatto uno strano sogno. Mi volto verso Adriano e per fortuna lui sembra di buon umore. Rimaniamo un po' nel letto ma stranamente io sono imbarazzata.
- Tutto bene?- mi chiede preoccupato.
- Perché non dovrebbe?- rispondo con un veloce sorriso.

Che cosa mi prende? Da quando non sono più a mio agio con lui? Sarà colpa del sogno?
Sto andando fuori di testa.

- Mi sembri strana- dice accarezzandomi la mano.
- Sono solo assonnata- controbatto dolcemente.
- Ti preparo il caffè- mi informa.
- Grazie Adri, sei un tesoro- dico gentilmente.

Mi preparo con estrema lentezza e poco dopo Adriano mi porta il caffè.
- Sai, domani abbiamo la prima puntata del serale, ma pensavo che dopodomani sarebbe una giornata ideale per andare da qualche parte. Che ne dici di una gita fuori porta?- chiede speranzoso.
- Penso che sarebbe bellissimo- rispondo baciandolo.

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