17. Charlotte

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Arriviamo all'appartamento di Andreas in poco tempo e nonostante le dichiarazioni appena fatte, nell'aria aleggia una sorta di serenità. È strano dato che abbiamo riaperto le vecchie ferite, ma è come se ci sentissimo sollevati. Lui lo sembra ed io non sono da meno.
È una situazione molto particolare: l'ultima volta che sono stata nel suo appartamento abbiamo fatto sesso per tutta la notte ma poi me ne sono andata più confusa che mai, ora invece mi sento al sicuro qui dentro.
Non ho portato nulla con me, ma per fortuna Andreas ha conservato alcune delle mie vecchie cose. Domani andrò all'albergo dove stavo con Adriano e prenderò tutti i miei bagagli. Mi sento già agitata all'idea di dover lasciare Adriano dopo tutto questo tempo, ma il mio cuore mi dice di stare con Andreas. Voglio un bene dell'anima ad Adriano sebbene ciò non vada oltre. Amo Andreas e non cercherò mai più di allontanarmi da lui.

- Che aspetti ad entrare?- mi chiede Andreas sulla soglia della porta vedendo la mia immobilità.
- Nulla, ero soprappensiero- specifico entrando nell'appartamento.
- Vuoi qualcosa da bere?- mi chiede levandosi la giacca.
- Va benissimo dell'acqua- dico buttandomi sul divano.
- Dopo tutto quello che è successo vuoi dell'acqua? So io cosa ci vuole- spiega andando in cucina.

Che cosa ha in mente?

Dopo pochi minuti torna con due bicchieri e una bottiglia di vino rosso.
Come mi conosce bene.

- E allora ti ricordi ancora i miei gusti- dico sorridendo.
- Non me li potrei mai scordare- aggiunge aprendo la bottiglia.
- A cosa brindiamo?- chiedo dopo aver preso un bicchiere riempito.
- A noi?- chiede sorridendo.
- A noi- rispondo contraccambiando il sorriso.

- Toglimi una curiosità: Jason Derulo ci ha provato con te?- chiede improvvisamente.
- Si, perché?- controbatto ridendo.
- Perché durante i suoi concerti e il video che hai girato con lui non faceva altro che spogliarti con gli occhi- spiega sorseggiando un po' di vino.
- Hai seguito ogni mio video e ogni mia performance?- chiedo curiosa.
- Certo. Non mi sono perso neanche una tua esibizione- risponde.
- Wow, non pensavo che lo avresti fatto- dico avvicinandomi a lui.
- Beh.. Sono un po' ossessivo. Ne hai fatta di strada da quando sei entrata per la prima volta ad Amici- dice in tono sincero.
- È vero, ma mi sarebbe piaciuta farla con te- rispondo.
- Anche se per poco, sono stato bene con te- dice rilassandosi sul divano.
- Abbiamo passato proprio dei momenti intensi insieme- aggiungo poggiando la mia testa sulla sua spalla.
- Ti ricordi quando ti impedii di uscire con Gabriele perché ero geloso?- chiede sorridendo.
- Oh sì. Me lo ricordo molto bene dato che subito dopo siamo andati a letto insieme- spiego con tono divertito.
- Tu mi volevi ma mi evitavi- dice lui.
- Lo facevo a causa tua. Eri bipolare- rispondo.
- Un po' lo ero ma la colpa è solo tua- controbatte.
- Mia? Eri tu quello strano- aggiungo io.
- Ti ricordo che tu mi hai indotto ad avere una relazione segreta- dice divertito.
- Sei proprio un bugiardo. Vorrei ricordarti di quella volta in cui mi hai seguito fino al ristorante perché eri geloso di Simone- dico indispettita.
- Sono diventato pazzo a causa tua. E poi quella sera ho avuto il coraggio di dirti "ti amo"- spiega dolcemente.
- Io lo ero già da molto tempo prima- ammetto.
- Sai, dobbiamo ringraziare Veronica. Senza di lei tu non saresti entrata ad Amici ed io non avrei mai avuto la possibilità di innamorarmi follemente di te- dice prima di baciarmi.

Decidiamo di guardare qualcosa in televisione e fra una risata e un'altra le ore passano.

- Da che lato dormi?- mi chiede Andreas una volta arrivati nella stanza da letto.
- Quello destro- rispondo.
- Non cambi mai- controbatte divertito.
- Uso il tuo spazzolino- lo informo andando in bagno.
- Prendi questa- dice lanciandomi un indumento.
- Che cos'è?- chiedo.
- È una mia maglietta. È un po' larga ma dovrebbe andare bene come pigiama- specifica togliendosi i vestiti.

Vado in bagno e dopo essermi struccata, lavata e vestita rientro in camera. Ho indosso solo la sua maglietta e la sensazione è più che piacevole. Profuma di buono, profuma di Andreas.

- Ti sta bene- mi fa notare lui.

È sdraiato sul letto e mi fissa spavaldamente.

- Hai un buon profumo- gli confido avvicinandomi al letto.
- Mi farai arrossire con tutti questi complimenti- dice nascondendosi la faccia con le mani.
- Te li meriti- dico baciandolo.

Mi sdraio accanto a lui e spengo la luce.
Mi giro su un lato dandogli le spalle. Andreas prontamente mi circonda con le sue grandi braccia ed io non posso fare a meno che lasciarmi andare. Dio come mi sento bene.
Non importa quello che abbiamo affrontato, importa che noi siamo qui.
Stiamo bene, più che bene. Sono felice, serena e mi sento a casa.
Sono protetta da Andreas e non c'è posto più bello se non fra le sue braccia.

- Pensavo che tutto ciò non sarebbe più accaduto- mi confida sottovoce.
- Neanche io- rispondo sospirando.
- Ti amo Charlotte- dice accarezzando il mio braccio.
- Ti amo Andreas- rispondo chiudendo gli occhi.

Non riesco a credere a ciò che sto vivendo. D'ora in poi la mia quotidianità cambierà: la mia quotidianità sarà Andreas.
Ho ancora tante cose da risolvere e già al pensiero mi sento ansiosa ma da quando ho chiarito con Andreas la mia mente si è come svuotata.
Domani devo chiarire con Adriano, prendere la mia roba dall'albergo e trovarmi una stanza dove dormire o tornare a casa mia.
Domani penserò a tutto.

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