Mentre parlavo con Francesca su whotsapp
<<mi tradisci?🤔😂 sei sempre onlineeee!>>mi scrisse Stefano.
Stava scherzando si,ma non nel modo giusto.
Gli risposi una mezz'oretta più tardi.
<< guarda che non stiamo insieme😝😝>> dissi stuzzicandolo.
Quella domenica la passai a letto con Francesca che era sempre componente per queste cose. La sera uscimmo e tornammo tardi. Il giorno seguente andai agli studi e sentii dire che Stefano era andato a Milano. Per il bambino pensai. Ma non gli scrissi niente. Aspettavo che mi avvertisse.
Non stavamo insieme perché non lo ammettevo ma a fatti era così. Mi infastidì il fatto che non mi avesse detto niente. Passai una giornata di merda, ma come sempre non lo feci vedere. Nessun messaggio né niente. Bene.
Il mercoledì lo vidi agli studi ma non andai a salutarlo.
Per 3 giorni era sparito, cazzo un messaggio mandalo.
Lui mi vide e non venne da me. Pensai subito al peggio, che fosse tornato con lei, che quei giorni gli erano serviti. Questi pensieri mi distruggevano... ancora.
Indossai la mia maschera da stronza e come se non me ne fregasse di quello che aveva appena fatto gli scrissi un sms.
<< bentornato waglió>>
<<grazie e scusa!>>
<<non preocc>>
Sisi non preoccuparti proprio.
Lo incontrai più tardi in sala 3. Lo salutai con la mano. Mi venne vicino.-dopo possiamo parlare?- disse cercando di darmi un bacio, io mi scansai. Apparte che non era il luogo adatto, non era proprio il momento.
- è tutto a posto- risposi mentendo.
Lo osservai ballare per modo di dire. Non vedevo nulla, ero stata di nuovo ferita da uno cretino.
Salutai tutti ma lui mi seguì nel mio camerino.
Emma: avvisare no eh?
Stefano: scusa, sono stato davvero impegnatissimo, non credevo di rimanere, dovevo tornare in giornata!
Emma: okay! - dissi girandomi.
Stefano: Emma ti sei offesa? -disse incredulo.
Emma: si e non c'è nemmeno bisogno che ti meravigli così tanto!
Stefano: scusa. -disse avvicinandosi.
Emma: scusa un cazzo! L'hai vista?
Stefano: Emma è ovvio, è la madre di mio figlio.
Emma: sticazzi Stefano.
Stefano: non pensavo la prendessi così male, ora che si stava sistemando tutto.
Emma: bravo si stava.
Stefano:Emma però che cazzo, sono andato all'improvviso, che dovevo fare? Mi manca mio figlio.
Emma: cazzo però sapendo quello che abbiamo passato avvisami. E se non lo avessi sentito dire e lo avessi scoperto dai giornali, di nuovo!? Come avrei dovuto reagire? - dissi calma.- e da questo si vede che di me poco t'importa. Quando stavi qui da solo e volevi compagnia "mi manchi, amore mio, blablabla" e poi te ne vai così, ancora, nemmeno ciao. La grande mimì diceva bene, gli uomini non cambiano!
Stefano: se ti aspettavi fossi cambiato e lo hai persino notato hai sbagliato alla grande. Sono sempre io con i miei difetti. So che ho sbagliato, rimandavo sempre la telefonata e sono passati i giorni.
Emma: anche alle 4 di mattina ti avrei risposto.. Lo sai.
Stefano: lo so e se proprio vuoi saperlo mi sei mancata. Da questo viaggio ho capito che non posso staccarmi da te. La sera nel letto mi mancava il tuo profumo.Sticazzi Stefano.
Emma: dopo ti regalo il mio profumo così ti passa la nostalgia.. No?
Stefano: per quanto resterai incazzata? Fammelo sapere eh così torno quando ti calmi.
Emma: puoi anche non tornare più.
Stefano: ah perfetto.-disse abbracciandomi da dietro.
Emma: togliti.-dissi spostandomi. Non aveva capito che era incazzata DAVVERO?
Stefano: ah allora sei incazzata forte! Ma noi non stiamo insieme Emma! -disse sottolineando le ultime parole.
Emma: era come se stessimo insieme. Solo che non lo ammettevo. Due estranei non si baciano, scambiano tenerezze e dormono insieme.
Stefano: e se non ti avessi scritto per farti capire questo?
Emma: non pararti il culo così Stefano, sei ridicolo.
Stefano: vabbè ti lascio calmare.
Uscì dalla stanza, aspettai un po' e me ne andai. Erano le 11 passate e sentii suonare il citofono. Sapevo che era lui, quindi non mi alzai proprio. Non mi era ancora passata ed ero stanca di litigare. Se lo avessi aperto significava passarci sopra e dovevo fargli capire che non ci si comporta così.
Bussò ancora e ancora, se avrebbe bussato un'altra volta avrei staccato la corrente. Sentii il cencello sbattere, pensai che qualcuno fosse uscito ma poi sentii bussare alla porta.Staccai la corrente.
Perfetto, camminavo con la torcia del cellulare che continuava a suonare per i continui messaggi che non leggevo.
<< dai aprimi!>>
<<lo so che ho sbagliato>>
<<scusa amore mio>>
<< dai che mi sei mancata>>
<<Emma aprimiiiiiiiii>>
<<butto giù la porta se non apri>>
<< ho parlato anche a mio figlio di te>>
<<oggi volevo dirtelo>>
<< ti ho visto così incazzata che ho buttato quest idea>>
<< gli ho detto che era la fidanzata di papà e gli ho mostrato tante foto e video>>
<< bastaaaa Stefano!!! Non ti apro tornatene a casa!>> scrissi.
Mi avvicinai alla porta, lo sentivo scrivere a telefono velocemente. Vedevo la nostra chat. Scriveva e cancellava.
<< non farmelo dire con un messaggio Emma! Aprimi! Ti giuro che se vorrai non ti darò più fastidio!>>
Non volevo leggere altro e spensi il telefono. Più tardi sperando fosse andato via o addormentato lì fuori accesi la corrente. Sbriciai dall'occhiello, era ancora lì vivo e vegeto col suo telefono tra le mani.
Aprii la porta -ora che mi hai visto te ne vai??-
Stefano: Emma è la mezza. Ho aspettato un ora e mezza qui fuori. Ora basta però. -disse alzandosi.
Emma: non ti ho invitato ad entrare!- dissi dura.
Stefano: basta.- sussurró per poi sbattermi al muro e provare a baciarmi.
Non volevo e quindi cercai di liberarmi. Riuscì lo stesso a rubarmi qualche bacio ma non come voleva.
Emma: sei cretino? - gridai.
Chiuse la porta.
Emma: domani devo svegliarmi presto, che vuoi fare?
Stefano: anche se non me l'hai chiesto con la bocca resto qui!
Emma: non ti voglio!
Stefano: non farmi guidare a quest'ora, è pericoloso.- disse da stronzo.
Emma: puoi dormire sul divano, nella vasca e se hai caldo fuori al balcone. Non avvicinarti alla mia camera.-lo guardai- per quanto vogliamo scherzarci sù ci sono rimasta di merda e non mi è ancora passata.-
Mi girai e andai in camera. E che vuoi dormire! Mi giravo e rigiravo. Mi alzai e andai di là. Stefano: che c'è ti manco? -sorrise.
Emma: no, devo bere.
Stefano: e non hai paura dei mostri?
Emma: il più stronzo sta qua, peggio di così...
Mi raggiunse e mi bloccò tra sé e il lavandino. Lo guadavo negli occhi.
-scusa- ripeté.
-sei uno stronzo!-
-anche tu quando ti ci metti.-
-sei un maledetto, stronzo, ipocrita, falso, bugiardo, bambino, egoista, egocentrico, l..-
-avvisami quando sono finiti i complimenti- disse sorridendo.
Poggiai la testa sul suo petto e mi abbracciò.
Stefano: posso venire di la?
Emma: no. -dissi staccandomi e andandondomene. Mi seguì e mi spinse sul letto. Avevo paura di quello che voleva fare. Non ero pronta. Non ero assolutamente pronta. Si mise su di me e iniziò a baciarmi il collo per poi salire alla bocca. Non volevo dargliela vinta così restai immobile senza aprirla.
Emma: ho detto di no Stefano.
Stefano: cederai- disse strisciando il suo sorriso sul mio. Mi abbracciò talmente forte che cedetti davvero. Iniziai a toccargli i capelli e dargli morsi sul braccio. Si stese e mi fece appoggiare la testa sul suo petto.
Emma: dimmi che non mi farai più soffrire.
Stefano: te lo giuro.
Emma: odio le promesse ma giuramelo comunque. Con te mi sento all'infermo con un angelo.
Mi baciò, prima dolcemente, poi si girò e intensificò.
Stefano: comunque sono stato via tre giorni non un mese!
Emma: vuoi essere sbattuto fuori in mutande? Guarda che non ho scrupoli.
Stefano:'mmazza che limoni eh.- disse cambiando discorso.
Risi. Per quanto fossi rimasta male amavo fare pace con un bacio dopo una discussione.
Emma: cosa scrivevi e poi cancellavi prima?
Stefano: sicura di volerlo sapere?
Annuii.
Stefano: leggilo dai miei occhi.
Emma: leggilo anche tu dai miei.
Ci stavamo amando senza dircelo. Gli occhi, menomale che esistevano."Perché gli occhi si amano prima del cuore, si baciano prima delle labbra e fanno l'amore prima del corpo".
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Emma e Stefano ~ amore e odio~
FanfictionCiao sono Emma ho 32 anni, sono una cantante con una carriera breve, rispetto a quello che vorrei, ma solida, ma prima di questo sono una persona. Una persona che tutti definiscono forte, sfacciata, snob e cornuta.. Beh... si, quando si è qualcuno l...