" Se ti guardo in faccia ti dico solo amore perché mi riesce difficile spiegartelo a parole, e con l'ultimo bacio dato ho capito l'importanza che prima davo per scontato.
Presi dai nostri lavori e dalle circostanze. Questo non è per dirti addio, è solo per dirti grazie.
Questa è per te che mi hai capito, sostenuto, sopportato. Lo ripeto all'infinito SEI UNICA AL MONDO con cui mi sono aperto, con te gioco allo scoperto. Lo ripeto all'infinito SEI UNICA AL MONDO.
Per te che mi hai abbracciato quando ne avevo bisogno.
NON SEMBRA MA TI HO AMATA PIÙ DI OGNI ALTRA COSA AL MONDO.
Se non te l'ho mai detto è perché me ne vergogno.
Non so se l'hai capito! SEI UNICA AL MONDO! "Iniziai a sorridere in un modo sproporzionato. Ma non gliel'avrei data vinta così facilmente.
Uscii dalla camera e bussai al bagno.
-guarda che Fedez veramente me li ha dedicati 'sti versi! Non lo sai che gli piaccio da sempre?- dissi per farlo uscire.
Uscì- eh ma non c'è mai riuscito a conquistarti- fece con l'accento romano che non ha.
Emma: da tanto a Roma e non hai preso una virgola.. ma che cafone! - dico sorridendo e dandogli una pacca sulla spalla.
Col tempo avevo capito che quando gli toccavo le origini, Napoli e il napoletano me ne dovevo solo andà.
Stefano: però t piac o napulitan ehhh- disse.
Emma: eh ma non t'offendere!
Stefano: e chi s'offend!
Andò in cucina e io sul divano in salone.
All'improvviso fece - allora che ne pensi del biglietto?-
Emma: ma non è di tuo pugno! Già me lo ha dedicato qualcun altro- continuai scherzando.
Stefano: ma come siamo simpatiche stasera!- disse avvicinandosi.
Ero semistesa, in effetti ero seduta ma con le gambe stese sul divano, quindi semistesa, lui prima si sedette ai miei piedi, poi si stese con la testa sulle mie gambe, e a poco a poco mentre io ero concentrata a vedere "malattie misteriose" su real time me lo trovai di fianco.
Emma: a confidenz fratè!- dissi con quel tocco di napoletanità che mi aveva trasmesso, al che mi scoppiò a ridere in faccia e ripeteva "fratè" come l'avevo detto io e continuava a controrcersi e a ridere.
Quel suo sorriso mi veniva voglia di baciarlo.
Stefano: ma comm parl? Non ce la faccio cu tte!- e riprese a ridere- fratè- continuó.
Mi mise una braccio sotto il collo e mi fece poggiare sul suo petto, avevamo le gambe intrecciate e se solo io avessi alzato gli occhi mi sarei trovata le sue labbra di fronte, quindi restai immobile.
-vado di là- gli dissi - e non venire!-
Stefano: non ti scordare che è casa mia!
Emma: non ti scordare che la porta ha la chiave!
Stefano: la scasso!
E ridemmo, ancora abbracciati.
Stefano: ma non ti mancherò di là? Tanto io sto buono buono, ti abbraccio e non mi muovo, non ti bacio nemmeno, che vuoi più dalla vita? - disse sorridendo.
Emma: tanti anni dietro le femmine e non capisci ancora niente!- mi riferivo al fatto che il bacio lo volevo eccome, che nel letto con me lo volevo eccome, ma lui faceva il finto tonto, così mi alzai e andai di là.
Mi misi nel letto - com'è freddo 'sto letto!- dissi alzando la voce.
Stefano: fai una scorreggia, si riscalda subito.
Emma: ahh gli uomini- dissi ridendo.
Dopo una buona mezz'ora passata ad aspettarlo mi alzai per farlo venire di là e lo trovai sul divano a dormire con il telefono sul petto e il telecomando in mano. Gli tolsi il telefono e anche il telecomando, stavo per mettermi vicino a lui quando ebbi una splendida idea.
Andai in bagno, cercai un secchio e lo riempii d'acqua, non fredda però, tiepida. Andai di là in silenzio, in punta di piedi, come se mi potesse sentire. Lo guardai, che cucciolo, ma non avevo scrupoli, gli svuotai il secchio addosso, si alzò di scatto spaventato e io gli risi in faccia soddisfatta.
Stefano: ma si scem?
Emma: ma si scem tu! Non capisci mai niente mamma mia! Quando avevi intenzione di venire di là?
Non parlò, si asciugò gli occhi e si girò per andare in cucina, bevve e io nel frattempo andai a letto- ti aspetto sveglia!- gridai.
Però lui non perse tempo, venne in camera, mi prese sulle spalle, inutile i miei tentativi di scalciare e scendere, mi mise in doccia e la aprì.
Stefano: ben ti sta!
Lo tirai in doccia con me e nel tirarlo le nostre labbra, finalmente, si scontrarono. Si allontanò subito.
Stefano: se lo vuoi il bacio me lo dai tu! Mammalucca!- e fece per chiudere la doccia.
Rimasi in silenzio a sorridere.
Emma: e mo?
Stefano: cosa?
Emma: cosa mi metto che non ho niente!
Stefano: puoi stare anche nuda- sorrise e mi si avvicinò.
Emma: il bacio se lo vuoi me lo dai tu! Mammalucco!- uscii dalla stanca.
Presi un suo pantaloncino abbastanza stretto e una t-shirt rossa.
Tornai in bagno e con il phon asciugai le mutandine e i capelli. Lui si cambiò in camera da letto.
Stefano: 30 ann ciascuno e ci comportiamo comm e criatur (bambini) - e rise. Mi accarezzò la guancia- vieni di là ja.
-si- dissi tenera.
Indossai le mutande e il reggiseno lo poggiai sul portasciugamani a mo' di stendino per farlo asciugare, a piedi scalzi lo raggiunsi nel letto. Mi raggomitolai a lui che era a petto nudo, mi avvolse con il braccio e mi baciò tra i capelli.
Emma: mi hai fatto incazzare sappilo!-dissi alzando lo sguardo e incrociando i suoi occhi.
Stefano: non sai quanto mi hai fatto incazzare tu invece!
Emma: embè come si risolve?
- così!- disse e unì le nostre labbra, finalmente, un bacio voluto, aspettato, un bacio riconciliatore, un bacio anche un po' assassino, tenebroso, un bacio sorridente, solare, spensierato, un bacio un po' come noi, estremisti e testardi, generosi e positivi, a volte incoerenti e spesso idealisti, un bacio come lui simpatico, sincero e sempre ruffiano, apparentemente presuntuoso ma con gli occhi di un sognatore, troppo disordinato ma con un cuore grande, il bacio in fondo in fondo raccontava anche un po' di me, una donna tosta ma allo stesso tempo flessibile, una donna strana potreste dire, ricca di contraddizioni ma sempre coerente e leale, estremamente passionale, un'eterna sognatrice con i piedi ben piantati, una donna ansiosa e per niente calma. Noi così diversi così uguali ricchi di difetti ci capivamo, ci aiutavamo, ci sbranavamo e sopratutto ci amavamo. In un solo bacio c'era di tutto e di più.. dalla felicità alla tristezza. Dall'amore all'odio.
Si staccò e mimando la sua voce dissi- se il bacio lo vuoi me lo dai tu! - e scoppiai a ridere.
Stefano: con te perdo in partenza.. lo so!
Ci abbracciammo stretti, quasi a romperci le costole, quasi a sentire un solo battito, ci abbracciamo e sorridemmo, come quando quella volta che, per la prima volta, ci dichiarammo amore.
Iniziai a baciarlo e lui fece altrettanto.... il resto è storia...❤️Fatemi sapere cosa ne pensate! E grazie per avermi aspettato anche questa volta dopo gli innumerevoli ritardi che ho collezionato!😫❤️🙏🏻
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Emma e Stefano ~ amore e odio~
FanfictionCiao sono Emma ho 32 anni, sono una cantante con una carriera breve, rispetto a quello che vorrei, ma solida, ma prima di questo sono una persona. Una persona che tutti definiscono forte, sfacciata, snob e cornuta.. Beh... si, quando si è qualcuno l...