34 ~amore e odio~

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Mi svegliai di botto a causa di un rumore in casa, Stefano si alzò velocemente e mi disse - stai qua- io però mi alzai e lo seguii, in casa nessuno, solo un bicchiere di vetro rotto in cucina.
La sera precedente dopo avergli fatto il gavettone, l'uomo più ordinato della terra, bevve e poggiò il bicchiere vuoto sul davanzale con tanto di finestra socchiusa, e BOOM, il bicchiere in mille pezzi.
Emma: quando il buongiorno si vede dal mattino!
Stefano: in realtà "rottura di vetro entrata di monete", così si dice dalle mie parti, quindi speriamo bene.
Emma: speriamo- dissi mentre mi recavo a cercare la scopa nella piccola veranda, non la trovai, andai in bagno, niente - stèè ndo sta la scopaaa??-
Stefano: non ce l'ho!
Emma: e come spazzi???- domandai incredula.
Stefano: eeee c sta L' aspirapolvere!
Emma: mammamì Stefano fai paura in ordine eh... mai vista na casa senza scopa... mai!
Stefano: c'è sempre una prima volta- disse prendendomi le guancia tra pollice e indice e facendomi formare un bacio con le labbra.
Lui, credeva di essere d'aiuto, prese l'aspirapolvere, in tempo gridai- NOOOOO! -
Stefano: che?- si girò spaventato.
Emma: si rompe il filtro!! Stefano vatti a mettere nel letto ja! Fammi sta cortesia!
Alzò le mani a mo' di resa, mi baciò le labbra, girò i tacchi e andò di là.
E la cara Emma a pulire il vetro con un fazzoletto di carta! Mannaccia va!
Pulito tutto mi feci una doccia e indossai gli abiti della sera precedente . Presi le chiavi dell'auto e lo salutai.
Emma: Stè ci vediamo a cena!
Stefano: non fare tardi!
Emma: si!
Una limonatina veloce e via, sfrecciai a casa dove mi aspettava la Franci a farmi la morale.
Entrai con gli occhiali da sole agli occhi, posai le chiavi dell'auto e la borsa sul divano e iniziai a parlare da sola- Sei una donna senza palle! Sei stupida! Ti fai abbindolare dalla misera faccetta di un coglione! Ti atteggi a forte ma davanti a lui fai la pecora! Non sei buona! Hai messo l'orgoglio sotto i piedi!-dissi con tono alto e il dito all'insù-Se succederà qualcosa in futuro lui continuerà perché tu acconsenti!.... ho scordato qualcosa?- dissi infine togliendomi gli occhiali.
Francesca: wow! Mi hai tolto le parole di bocca! Però hai dimenticato: non dirmi che lo fai per la tua felicità perché la prossima volta che vieni a piangere sulla mia spalla a causa sua ti spiaccico la testa nel cesso, prima a te e poi a lui! Chiaro?
Emma: sono felice di averti come amica.
Francesca: un cazzo! Il giorno prima mi chiami disperata e mi fai stare preoccupata per tutta la sera al pensiero di te alla guida in quelle condizioni, mi gridi che gli tirerai due sberle che Bud Spencer ti fa un baffo e poi? Arrivi qui col sorriso che arriva ai capelli, con la faccia di chi la notte l'ha usata per far tutto tranne che per dormire. Gli hai dato mezza sberla? Una curiosità! - mi chiede perplessa.
Emma: scusa Frà! Lo so che sono una cretina ma cosa posso farci?
Francesca: allontanarti da lui? Magari è una scelta da optare! Nelle tue soluzioni invece sembra esserci solo perdono, perdono, perdono, perdono, e perdono- disse toccandosi le dita- il perdono manco i preti lo danno più.
Emma: scegliere tra attimi di felicità e un costante dolore o una vita piatta preferisco scegliere quegli attimi di felicità! L'ho sempre detto e questo lo sai bene! È difficile in questa cazzo di vita trovare qualcuno con cui stai bene, ieri nonostante avessi passato mezz'ora a piangere e la successiva a impormi di rimanere incazzata senza versare una lacrima davanti a lui lo sai che avevo dentro? Felicità, anche rabbia sia chiaro! Strano eh? Ero felice di vederlo perché mi era mancato, la notte mi mancava come se un pezzo di me non funzionasse bene, sembra strano, sembrano le parole dei film, ma non è così. Mi mancava e quando l'ho visto, volevo solo abbracciarlo e baciarlo ma non l'ho fatto! Oltre alla mia persona ho pensato a te e se cazzo mi fai parlare ti faccio capire quello che c'ho dentro a sta capoccia.
Francesca: ma non mi devi mica delle spiegazioni. È solo che ci sto male a vederti stare male. Tutto qui.
Emma:invece si che te ne devo! Quando sto male non voglio nessuno, ma tu sei sempre pronta a invadere nel modo giusto i miei spazi, mi capisci, mi lasci sfogare e quindi mi sento di darti delle spiegazioni. Ieri ho pensato a te e alle parole che avresti potuto dirmi e quindi prima di arrivare alla "normalità" e al romanticismo ce ne siamo dette parecchie. Ma contro il cuore frà c'è  poco da fare. Io lo lascio fare, se soffrirò ancora sarà perché sono una stupida, ma rimarrò un impunita e questo non lo si può cambiare.
Francesca: eh...mo rispondi al telefono và! Sarà lui!
Mi avvicinai per rispondere e la mia cara Toffy era dall'altra parte.
Dopo svariate cretinaggini mi disse bella diretta- il 19 di questo mese sono al palalottomatica e lo sai con chi duetto?
Io curiosa chiesi- con chi?-
Elisa: con Emma e Giulianone.
Le risi in faccia: grazie Toffy!
Elisa: sai già Browny!
Dopo svariati siparietti ci salutammo.
Emma: IL 19 SONO AL PALALOTTOMATICA!!!! CAPITO?! PALALOTTOMATICA!!!
La Franci accorrse e battemmo il 5, era già tutto passato. Erano già le 13 così misi una padella sul fuoco con pochi pomodorini, un filo d'olio e un pizzico di sale, poi presi la pentola per la pasta e andai al bagno.
Il mio telefono squillava così mi affrettai a tornare di là, non ero mai andata in bagno senza cellulare e quando squilla? Quando non ce l'ho appreso. Un numero che non ho salvato.
Rispondo.
Emma: pronto!
X: Ciao Emma sono Eros!
Emma: Eros?- dissi stupita.
Eros: si Ramazzotti in persona. Ti chiamo per un invito, il 20 dicembre sono al forum e.. ho una canzone per.. noi. Che ne dici!?
Emma: sono senza parole! Grazie! Grazie davvero! Certo che ci sarò!
Eros: perfetto! Ti aspetto! E grazie a te! Sei una certezza della musica italiana!
Emma: tu sei la storia! Grazie ancora Eros!
Ci salutammo e per poco non scoppiai in lacrime.
Raccontai tutto alla Franci. Era un giorno da festeggiare.
Preparai il pranzo, la Franci apparecchiò, mangiammo e pulimmo con calma e felicità.
Oziai sul divano per ore e ore, piacciai illimitate foto sui social e cambiai un'infinità di canali fino a quando decisi di preparami per la cena da Stefano, speravo che quando sarei arrivata lì avesse almeno apparecchiato o messo la tovaglia o quantomeno deciso cosa mangiare.
Mi misi carina per festeggiare quegli inviti. Indossai una camiciona lunga verde militare,aveva due spacchi ai lati molto profondi, ero abbastanza in linea dopo il tour quindi potevo ancora permettermi quei tipi di abiti, i bottoni salivano fino al collo ed era a tre quarti, le pieghe erano colme di brillantini oro. Conclusi il look con un giubbotto di pelle molto rock, con tanto di borchie sulle spalle, indossai scarpe col tacco rigorosamente nere, per il gusto di mostrare che quando volevo sapevo essere femminile. Erano le 22 ed ero ancora lì, non che sia lenta a prepararmi ma lo facevo sempre troppo tardi... ah la pigrizia. Mi truccai in fretta: blush, maschara e rossetto rosso, smossi i capelli e presi la borsa.
Emma: NON TORNO STASERA!! - gridai e scappai via, sentii la sua voce dalle scale, quel "ma va" mi fece sorridere fino all'auto.
Sfrecciai per le strade di Roma e arrivai da lui alle 22.19.
Bussai al citofono e salii in fretta.
Stefano:....AMMAZZA!
Emma: buonasera!- e lo baciai.
Era rimasto alla porta mentre io mi ero disfatta del giubbotto e della borsa. Poggiai il cellulare sulla tavola -ste e che cazzo! Sono così cessa le altre volte?!- mi accinsi a chiedere preoccupata.
Stefano: no ma adesso sei bonazza!- disse baciandomi.
Emma: comunque potevi preparare qualcosa eh! Avevo sperato per qualche secondo ma è stato tutto invano.
Stefano: ma volevo cucinare insieme a te!
Emma: sese!- faccio togliendomi le scarpe e avvicinandomi in fretta ai fornelli- comunque la rottura del vetro mi hai portato solo fortuna oggi.. rompi più spesso i bicchieri e meno le palle! Sarebbe fantastico!- dissi ridendogli in faccia e lasciandogli un dolce bacio sulle labbra.
Stefano: sei proprio simpatica stasera!- e mise la tovaglia- raccontamele 'ste cose belle!
Emma: sarò ospite di elisa e ramazzotti!- dissi con un sorriso a 152 mila denti.
Stefano: ohhohh!
Emma: ehhh.. mica caramelle!!!!
Preparai spaghetti aglio e olio, visto che neanche i pomodori aveva!
Emma: manca una donna in questa casa!- dissi con sarcasmo.
Accese la TV e si spalmò sul divano.
Emma: grazie! Grazie davvero!
Dopo non molto, vista la varietà di cose commestibili nella sua cucina, era tutto pronto. Mi prese a mo' di principessa e mi fece accomodare, mi baciò la mano e le labbra e io sorrisi, come una cretina, una svampita, sorrisi e incrociai il suo sguardo dolce.
Finii la cena sulle sue gambe, sembravamo due sedicenni.
Presi uno spumante che aveva in salone e due bicchieri simili a calici, ma calici non erano. Disse di aspettare e uscì fuori al balcone. Fumare non fumava, innaffiare le piante nemmeno se lo avessero pagato, scorreggiare non si sarebbe vergognato a farlo qui quindi lo spiai, stava parlando con il piccolo Santi, ed era più dolce che mai. Quasi mi emozionai. Dopo poco tornò dentro.

Ho fatto in fretta vero!?😆 Non vi ci abituate, questo è il mio regalo di Pasqua!🐣 Oltre a mangiare le uova fatemi sapere cosa ne pensate... a presto❤️

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