22 ~amore e odio~

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Arrivammo a Milano e andai da Macia. Ammetto che non avevo voglia di niente, nemmeno sentir parlare del tour, volevo solo chiarire con lui. Le chiesi quando sarebbe arrivato e mi disse che sarebbe già dovuto essere lì da mezz'ora. Aspettai altri 15 minuti e andai.
Emma: digli che lo aspetto all'hotel.
Macia: quale hotel?
Emma: non lo so! Deve far qualcosa anche lui..no?
Macia: sempre più stronza...no? -disse sorridendo.
Emma: ogni tanto ci vuole. Ciao!
Macia: ci vediamo.
Feci qualche foto con dei ragazzi carinissimi e raggiunsi Francesca in un taxi che ci accompagnò all'hotel, bellissimo. Francesca iniziò a chiamare persone e parlare, parlare, parlare, non c'è la facevo più, ma potevo mica dirle "vai a fare queste chiamate di lavoro PER ME altrove".
Emma: ne hai ancora per molto?
Francesca: si!
Emma: oggi è relax.. Stacca tutto!
Francesca: questa settimana è stata relax, ora basta!
Avrei dovuto dirlo io quello! Vabbè la franci era la franci niente da fare. Girando sui social vidi che Stefano era arrivato e fece delle foto con alcuni ragazzi che avevano fatto la foto con me poco prima, già si facevano collegamenti tra di noi, pensa ora. Io li e poco dopo lui... Non tutti erano stupidi e noi non eravamo troppo bravi. Vabbè ma questo non significava nulla. Io e la franci uscimmo per delle commissioni, passai dal parrucchiere e ci restai per molto.
<<dove sei?>> mi scrisse Stefano.
Si era deciso!
E: <<perché?>>
S: <<perché sto girando da due ore per trovarti!>>
E: <<ah quindi mi cerchi?>>
S: <<mi dici dove sei!>> disse cambiando discorso.
E:<< adesso vado all'hotel, raggiungimi lì!>>
S: <<okay>>
Non mi chiese dell'hotel, quindi sapeva dove alloggiavo perché si era informato. Mi faceva piacere.
Appena finito la piega andammo all'hotel. Lo trovai lì fuori la porta. Sapeva tutto a quanto pare. Lo guardai negli occhi e lui guardò me. Ci fu un attimo di silenzio fin quando la franci disse -devo andare! Ci sentiamo dopo!-
Io con lui volevo solo parlarci.. Sia chiaro!
-entriamo- dissi avvicinandomi alla porta.
Stefano: non mi saluti? -disse restando  immobile con le braccia conserte poggiato all'infisso.
Emma: perché non mi saluti tu?
Si avvicinò a me che intanto ero entrata e mi ero seduta sul letto, avvicinò la sua faccia alla mia, mi sfiorò le labbra per poi baciarmi la guancia sussurrandomi -ciao-.
Emma: ciao- dissi riprendendomi.
Si sedette sulla sedia difronte al letto. Mi alzai di scatto e mi sedetti su di lui, avvicinai le nostre bocche mentre lui mi stringeva i fianchi -non ho voglia di litigare!- dissi attaccata alle sue labbra. Ultimamente mi ero resa conto che ero proprio strana, volevo fare una cosa ma ne facevo un'altra che volevo lo stesso.
Stefano: mi devi delle spiegazioni! Sei sparita dopo un messaggio di merda.
Emma: lo so- dissi allontanando solo i volti -ho deciso di allontanarmi, ma quando ti vedo non ce la faccio.-
Stefano: il motivo?
Emma: Stefano io non so se mi fido di te! -dissi sincera.
Mi spinse via dalle sue gambe e si alzò.
Stefano: ancora? Cosa ti fa dubitare di me? Che ho un figlio e che vedo la mia ex solo per lui? Spiegami per favore! Io non ti capisco!
Siccome era agitato mi risedetti sul letto, se mi fossi agitata anch'io sarebbe stato solo peggio.
Emma: se ti calmi forse parliamo! -dissi seria.
Stefano: che sei venuta a fare qui? A controllarmi?
Iniziai ad alterarmi, non volevo finisse così! Ma se mi istigava in quel modo..
Emma: ma sei cretino? Ti sarei venuta a cercare? Stefano hai sbagliato troppo con me! Ora non fare l'agnellino! Ognuno si prenda le responsabilità delle proprie azioni! Quando abbiamo riallacciato i rapporti sapevi che non mi sarei fidata facilmente di te.. Cosa pretendevi? Che per qualche scopata e qualche regalino carino sarei tornata a fidarmi ciecamente di te? No caro, non funziona così!
Mi guardò negli occhi per poi fare una smorfia di disapprovazione.
Stefano: perfetto! Senza fiducia non si va avanti! Non ce la farei a vederti ossessionata dal passato!
Emma: Stefano non è solo il passato! Non è un giorno trascorso! È un pezzo di vita spesa a piangere per te!
Stefano: ma quando abbiamo deciso di ricominciare è perché la cosa fondamentale è l'amore e soprattutto perché avevamo superato tutto!
Emma: l'amore a volte fa brutti scherzi.-mi alzai dal letto e mi girai di spalle a guardare la finestra, poi continuai- lo so che a volte sono fuori luogo, ma cosa pretendi? -mi girai.
Si avvicinò a me -ti prego basta!- disse prendendo la mia faccia tra le mani.
Appoggiai la fronte alla sua -farò il possibile per conquistare la tua fiducia, ma aiutami, non dubitare di tutto, se avessi voluto lei non l'avrei lasciata e non ti avrei cercata. Fidati.
Lo baciai. Non ce la facevo più, le sue labbra mi fecero riprendere. Sorridemmo all'unisono appena le nostre labbra si staccarono.
Emma: è più bello baciarsi dopo un litigio. Si sente l'amore e la voglia di restare.
Stefano: noi lo facciamo apposta.
Si sedette sul letto e mi tirò sulle sue gambe.
Lo guardai negli occhi.
Emma: forse è che mi fido di te solo che non lo accetto psicologicamente!
Stefano: fatti entrare nella testa che voglio solo te!
Lo baciai a stampo.
-sei mia!- mi sussurrò per poi baciarmi ancora.
"Sei mia" le parole più belle che potessi sentire in quel momento.
Iniziò a baciarmi intensamente e mi mordicchió labbra e collo. Mi alzò la maglia. Voleva fare sesso ma lo fermai.
Emma: non qui! -gli sussurrai.
Non rispose e continuò a baciarmi. Mi desiderava e lo sentivo ma dovevo fermarlo.
-fermati- dissi ridendo mentre lo allontanavo.
-sei una dipendenza!- disse con la voce rauca e tremendamente sexy, mi tirò a se per baciarmi. Mi spinse sul letto e mi baciò ancora e ancora, poi si stacco.
-qui ho finito!- disse lasciandomi a mezz'aria! -ci vediamo- disse uscendo dalla stanza.
Sentì un pugno sbattere su un muro. Non avrebbe potuto fare altrimenti, aveva capito che non volevo e così se n'era andato. Aprii la porta e lo vidi ancora lì lo presi per mano e lo tirai dentro. Mi appoggiò al muro e mi baciò -scusa! Mi sono fatto prendere da - passò un attimo- te!-
Ad ogni sua parola carina il mio cuore mi rimbombava nelle orecchie, in gola, questo era l'effetto che volevo provare sempre. Questa volta mi salutò e poi andò via. Io e la franci la sera stessa dovevamo partire per Verona dove ci sarebbero stati i WMA "Wind Music Awards" pochi giorni dopo. In quella  serata avrei dovuto cantare tre brani, uno con Ron, il mio pezzo e libre insieme ad Alvaro. Dovevo curare la voce e provare i brani.

Emma e Stefano ~ amore e odio~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora