Martedì, il giorno prima della finale. Ma che dovevo farla io? Ero troppo ansiosa!
Mi alzai di botto.
Emma: ste alzati dobbiamo andare!
Stefano: ti viene all'improvviso? -disse aprendo gli occhi e stendendosi.
Emma: i ragazzi hanno bisogno di me- dissi stizzata alzandomi dal letto.
Stefano: tu che potresti anche non andare ti fai problemi! Io devo andare a provare e non me ne faccio.
Emma: io lo faccio per te.- dissi raggiungendolo dall'altra parte del letto.
Mi abbassai e gli diedi un bacio a stampo.-ora alzati però!-
Si alzò poco dopo. Andai in cucina e preparai il caffè.. Presi un cornetto vuoto e gliene lanciai uno anche a lui. Me lo ritirò- to magn tu stu cos sicc( te lo mangi tu questo coso secco) -
Emma: basta che ti muovi!!- gridai.
Presi una tazza di caffè, la fotografai e la postai su IG. //ANSIA//
Corsi in bagno a lavarmi.
Sistemai il letto e passai l'aspirapolvere. Ci vestimmo e andammo agli studi con due macchine separate.
Arrivati nel parcheggio mi raggiunse e mi spinse contro la mia macchina- ci vediamo- disse baciandomi. Afferrai il suo viso con le mie mani e lo avvicinai a me.
Dopo andammo in studio.
Io mi rinchiusi con Elisa in quella saletta dove vedevamo tutti.
Elodie/Lele/Gabriele/Elodie/Lele/Gabriele.
Andai a prendere un caffè alla macchinetta li vicino per me ed Elisa e tornai.
All'improvviso sentimmo sbattere la porta, era Francesca che si era precipitata lì.
Francesca: Emma devi vedere una cosa.-disse preoccupata aprendo la borsa.
Sbattè sul tavolo un giornale. Sulla copertina Stefano e Belen nella stessa macchina, la macchina dove ero salita IO!. //ritorno di fiamma?//
Mi crollò il mondo addosso, volevo gridare e prenderlo a schiaffi. Nervosa presi il giornale e aprii la porta.
-ASPETTA! - gridò Francesca. -c'è dell'altro.
Ritornai dentro aprii il giornale.
"Andremo ad Ibiza insieme,per il bambino. Alloggeremo in due case separate"
Elisa: ci sarà sicuramente una spiegazione!-disse mentre uscivo dalla sala incazzata nera.
Raggiunsi la sala 9 di corsa e non c'era nessuno, a passo svelto andai in sala 3. Era lì a provare.
Emma: puoi venire un attimo!? -dissi cercando di apparire calma.
Stefano: due minuti e arrivo!
Emma: adesso Stefano! Devi venire adesso.
Mi vide scossa e mi raggiunse, mi accarezzò la guancia.
-Non mi toccare!- dissi isterica.
Camminai fino al mio camerino e lui mi seguì.
Stefano: allora? -disse tranquillo.
Gli buttai addosso con tutta la forza che avevo quel giornale che stringevo tra le mani. -ECCO!- gridai.
Mi girai e poggiai le mani sul tavolo difronte lo specchio.
-maledetto, CHE TU SIA MALEDETTO!- mi scagliai su di lui. Prese qualche ceffone e poi bloccò le mie mani.
Stefano: calmati! Sai già che i giornali inventano non devi credere a tutto!!.
Raccolsi il giornale che era caduto, lo aprii alla pagina dove c'era la loro foto in macchina.
Emma: le disegnano loro le foto??? -gridai mettendogli il giornale in faccia.
Prese il giornale.
Stefano: ero passato a prendere il piccolo e mi ha chiesto un passaggio!!Tutto qui.- disse stizzato.-sei gelosa?
Emma: cazzo Stefano le cose devi dirle! Non sono gelosa, non sono per niente gelosa però cazzo mi hai fatto male, mi hai fatto tanto male e ogni cosa che mi nascondi, che fai senza pensarci non fa altro che distruggere ogni volta quello che costruiamo! Quante volte abbiamo già litigato?
Stefano: anche se vado al bagno devo avvisarti?!
Emma: cazzo Stefano non è la stessa cosa. Lei è quella che ti ha portato via da me! E anche se non le ho mai dato la colpa è lei quella con la quale hai creato una famiglia! E TU MENTRE STAI CON ME CONTINUI A FARE IL PADRE E IL MARITO! NON MI STA BENE STEFANO! NON MI STA BENE PER NIENTE! -gridai fregandomene che tutti avessero sentito. Non me ne fregava più un cazzo.
Stefano: Emma le ho dato un passaggio! -gridò anche lui.
Emma: Stefano poteva essere anche che la incontravi per strada IO voglio essere al corrente. La vedrai per sempre lo so! Vi lega un figlio.
Stefano: proprio per questo la vedrò per sempre! Non posso mandarti un messaggio ogni qual volta la incontro. Vivremmo nel passato.
Emma: lo so.
Respirai ma mi ricordai della vacanza insieme.
Emma: andrai in vacanza con lei ad Ibiza?
Stefano: mica con lei! Abbiamo deciso una meta insieme per stare entrambi con il piccolo senza farlo viaggiare troppo.
Emma: e tu ti preoccupi di fare interviste e non di avvisare me? STIAMO SCHERZANDO???
Stefano: l'ho fatta ieri questa intervista, quando dovevo dirtelo? Quando volevi fare l'amore con me? Dopo tanto? Quando hai detto di volermi?
Emma: purtroppo quando una cosa è mia parto a mille appena vedo qualcosa!
Respirai a fondo e lui si avvicinò a me.
Mi guardava intensamente
Stefano: Emma io voglio te! Ti voglio adesso, domani e i giorni a seguire. Quando dicono che certi amori fanno dei giri enormi e poi ritornano è vero ed è anche vero che le cose belle devi sudartele e guadagnartele. Cazzo non hai mai creduto a tutto quello che leggevi. Giurami che resterai nonostante scrivano quello che hai appena letto, quando leggerai le critiche più brutte su di noi, che resterai quando ti rinfacceranno di essere tornata con l'uomo che ti ha fatto più soffrire, giurami che mi aiuterai a proteggere il nostro amore da quelle persone che lo screditano. Dobbiamo sempre ricordare che coloro che ci offendono fondamentalmente non ci conoscono, noi solo sappiamo quello che c'è tra di noi.
Lo guardavo senza dire niente.
Emma: non puoi fare sempre così, farmi stare male per poi dirmi due paroline carine e farmi passare tutto.
Stefano: Emma guardami. Non voglio vivere nel passato. Andiamo avanti.
Mi girai e andai verso la finestra.
Emma: sei uno stronzo!
Stefano: ti amo!
Mi sentii cedere le gambe.. "Ti amo"me l'aveva detto finalmente. La mia bocca si inclinò e formò un sorriso, mi girai.
Stefano: ti amo Emma. E sai che non lo dico spesso, anzi, non lo dico mai. Ma se adesso non l'avessi fatto il cuore mi sarebbe scoppiato. Ti amo, ti amo quando ti svegli e quando ti addormenti, ti amo quando sei dolce e quando sei stronza, ti amo quando litighiamo e poi facciamo pace, ti amo quando sorridi e quando mi baci, ti amo quando mi cerchi e ti preoccupi per me, ti amo quando ti incazzi, come oggi, e mi dimostri che anche se non lo ammetti mi ami anche tu.
Lo guardavo e non parlavo. Volevo piangere, gridare, baciarlo, picchiarlo. Ma mi limitai ad avvicinarmi. Lui avanzò verso di me e mi spinse al muro. Mi baciò con foga e mi spinse su divanetto lì vicino -andiamo a casa-mi sussurrò. Annuii.. Non riuscivo a parlare. Mi prese per mano e senza cellulare né borsa lo seguii. Andò a mettersi la maglia e prendere le chiavi della macchina. Ogni tanto mi dava dolci baci e non smetteva di incrociare la sua mano alla mia, cercava il mio sguardo di continuo. Ci sedemmo in macchina e corse talmente tanto che se non avessimo fatto un incidente quel giorno saremmo stati immuni per sempre. Arrivammo a casa sua e inserì le chiavi nella serratura come un pazzo. Il suo cellulare non smetteva di squillare e lo lanciò a terra in cucina.
Mi spinse contro tutte le porte e i muri della casa per baciarmi, alla fine di questo "percorso al bacio" arrivammo in camera da letto.
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Emma e Stefano ~ amore e odio~
FanficCiao sono Emma ho 32 anni, sono una cantante con una carriera breve, rispetto a quello che vorrei, ma solida, ma prima di questo sono una persona. Una persona che tutti definiscono forte, sfacciata, snob e cornuta.. Beh... si, quando si è qualcuno l...