Questi giorni di vacanza terminarono in fretta, io ero in super ansia per il tour ormai alle porte, la Brown Crew peggio di me, tornai in Italia facendo prove su prove. Non ero super impegnata, di più.
Altalenante tra Roma e Milano, tra Macia e Mattioni, tra ballo e canto, tra ansia e ansissima.
Arrivò presto il 13 settembre.
Prima data. Roccaraso.
In più usciva il mio libro "Dentro è tutto acceso".
Mi chiedevo se sarebbe piaciuto. I miei fans si fecero sentire con i loro apprezzamenti, di quelli che mi criticavano poco m'importava. Erano le 17.00 e per poco non svenivo per l'ansia, la Franci era lì onnipresente.
*messaggio*
Emma: Frà vedi te!- dissi mentre camminavo per la stanza.
Francesca: devi vedere te!
Emma: rispondi tu! Chiunque sia!
Francesca: è Stefano.
Presi il telefono.
<<Allora sono o non sono io l'uomo con il quale avresti voluto formare una famiglia? Spacca di brutto questo libro! Un bacio e fai vedere chi sei stasera!>>
<<no che non sei tu! Grazie!>>
Non lo vedevo da tanto, bugia, sarà stata una settimana, fatto sta che mi mancava, parecchio direi. Nel frattempo il tempo passava velocemente e io mi cagavo in mano. Erano le 20.30 e l'attesa era quasi finita.
Mi misi a respirare profondamente.
Ecco che tutto cominciò.
Concerto fantastico, "di prova",tutto sembrava andasse bene, ero un po' impacciata nella parti ballate, ma serei migliorata.
A fine concerto mi aspettava la Franci a braccia aperte.
Emma: ce l'ho fatta!- dissi sorridendo.
Feci una videochiamata con i miei genitori e tornai in hotel subito dopo il "banchetto" che avrei dato dopo ogni tappa.
I concerti proseguirono alla grande.
23 settembre. Roma.
Apriva il mio concerto Loredana Errore, durante la serata avrebbe anche duettato con me, dopo l'incidente aveva smesso di cantare per molto tempo, mi sentivo di dargli questa possibilità, se lo meritava.
Mentre cantava io ero lì dietro affacciata, vedevo il pubblico darle le spalle a poco a poco, ad urlare, non capivo, Francesca mi disse che era arrivata Maria, ma la gente urlava, saltava, per quanto Maria fosse importante non mi aspettavo questo al suo arrivo, chiesi alla Franci di farmi sapere meglio.
Francesca: è Stefano!- disse scioccata, e io appresso a lei.
Emma: è impazzito! - iniziai a parlare da sola- si è impazzito, avrà perso la memoria, avrà ricevuto una botta in testa, sarà caduto per le scale.
Francesca: cretina.- disse ridendo.
A breve sarei dovuta entrare.
Respirai a fondo.
3-2-1.
Entrai."E non posso spiegarmi il perché a volte scivolo in basso, ma non è solo sesso... mi illudo ancora di non averti perso"
Inevitabilmente ripercorsi nella mia mente tutta la nostra storia.
"Scrivo l'ultimo soffio di voce.. no, non voglio trovare la pace... ma restare a guardare il confine tra il mio cuore ed il tuo"
Ricordo ancora quella sera, in cui le mie lacrime facevano piu rumore della pioggia, nonostante non emettessi suoni. Presi foglio e carta e gli dedicai quei versi, li incisi sul quel foglio bagnato sul quale non riuscivo bene a scrivere. Scrissi tutta la notte, non volevo arrivasse mai la fine di quel foglio, sarebbe significato mettere un punto a tutto. Arrivò e smisi di piangere.
"Amo sbagliare, amo farmi del male..
Ogni pezzo di pelle ti vorrei toccare..
Una lacrima scende...non sa dove andare.. RESTA"RESTA RESTA RESTA.
RESTA con me, non andare via."Ora parlami dimmi qualcosa..sento il peso dell'aria, non mi fa respirare.. ti prego, ti prego lasciami fare.."
Camminavo sul quel palco e mi sentivo i suoi occhi addosso, me li sentivo dentro, mi sentivo vulnerabile, odiavo quella sensazione, quella che avevo provato solo con lui.
"Ogni amore sbagliato ha il suo costo, quel che è stato io lo tengo nascosto..
Lo terrò tra le pieghe del letto e quelle del cuore perché.."Non potevo cedere, non potevo piangere su quella canzone. Cazzo Emma.
"Amo sbagliare, amo farmi del male, ogni pezzo di pelle ti vorrei toccare.. una lacrima scende..non sa dove andare... come la pioggia improvvisa in un giorno di sole...
Amo restare a guardarti senza chiederti niente senza fare rumore.. mentre una lacrima scende... non sa dove andare... tu almeno resta ancora.."Brava Emma. Piangi come una cretina. Continua. Le lacrime mi rimasero incastrate negli occhi che le impedirono il loro percorso, le vietai di scendere.
"Le nostre mani non si toccano ma la mia bocca chiede ancora della tua.. di te che non mi cerchi e non mi vuoi... ma poi mi prendi, mi riprendi e poi mi mandi viaaa"
Cantai con tutta la mia voce.
"Perché amo restare a guardarti senza chiederti niente senza fare rumore..
Mentre una lacrima scende.. non sa dove andare.. tu almeno resta ancora.. un po' "Uscii dalla scena. Si piansi ma mi dovetti contenere. Mi asciugai le lacrima, sorrisi e rientrai. Sorrisi felice a quella parte bella del mio cuore: i miei fans.
Il concerto terminò, ero felicissima.
Entrai nel mio camerino con la franci. Bussarono. Sapevo che era lui, anche la Franci lo sapeva così andò ad aprire lei, ma non era lui. Era un collaboratore che ci avvisava che mancavamo soltanto noi nella sala dei dolciumi.
Andammo e mi recai subito da Stefano. Mi sentivo osservata fin troppo così risposi semplicemente al suo sorriso. Mi sentivo strana. Mi accarezzò la mano.
Emma: ci vediamo dopo.Terminò tutto molto in fretta, presi la borsa dal camerino e uscii. Stefano mi aspettava lì fuori. Dissi alla Franci che sarei andata da lui.
Mi avvicinai.
Stefano: hey.
Mi guardò negli occhi e per quanto lo volessi negare lui mi scrutava dentro.
Ci abbracciammo per tanto, troppo tempo in silenzio. Aveva già capito.
Salimmo in macchina, non accendemmo la radio e non proferimmo parola. Ogni tanto allungava gli occhi per vedere se dormissi. Come potevo dormire? Con tutto quello che avevo in testa.
Arrivammo da lui. Non volevo scendere dall'auto. Respirai ancora lì seduta mentre lui prendeva anche la mia borsa. Si fermò per aspettarmi e lo raggiunsi in fretta stringedogli la mano più forte del dovuto, posò il suo braccio sulle mie spalle e mi avvicinò a sé stringendomi. Continuammo ad essere in silenzio. Andai direttamente nella camera da letto. Lui arrivò poco dopo. Mi tolsi le scarpe e il pantalone, spostai tutti i capelli da un lato e mi slacciai la maglia. Ero in intimo stesa con le gambe incrociate. Si spogliò velocemente e mi raggiunse. Mi baciò la guancia, poi il collo e infine le labbra. Lo desideravo ma non riuscivo a muovermi.
Mi sussurrò all'orecchio -ti prego lasciami fare- e così feci. Mi feci amare quella notte, mi baciò ovunque. Mi sentivo bella.
Arrivò presto l'alba. Lo svegliai con baci sul collo. Ci guardammo a lungo negli occhi.
Emma: vado- dissi con un filo di voce.
Stefano: ti accompagno!
Emma: no, voglio stare sola.
Gli accarezzai la faccia dolcemente.
Mi alzai andai in bagno e mi vestii.
Mi aspettò sul divano in cucina, mi raggiunse all'ingresso.
Stefano: dimmi che non è un addio.
Mi baciò, mi baciò per tutte le volte che avrei voluto e non l'aveva fatto.
Mi baciò la bocca, il cuore, l'anima.
Me ne andai.Era un addio?
Non so come scusarmi per questo immenso ritardo!
Torno presto! ❤
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Emma e Stefano ~ amore e odio~
FanficCiao sono Emma ho 32 anni, sono una cantante con una carriera breve, rispetto a quello che vorrei, ma solida, ma prima di questo sono una persona. Una persona che tutti definiscono forte, sfacciata, snob e cornuta.. Beh... si, quando si è qualcuno l...