26 ~amore e odio~

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Svegliarmi abbracciata a lui era una delle sensazioni più belle. Il mio braccio destro era poggiato sul suo petto e il suo braccio sinistro mi avvolgeva le spalle per poi poggiarsi sui miei seni, i nostri copri, fusi, profumavano di noi, avevo il viso nell'incavo del suo collo e con il naso lo sfioravo per svegliarlo. Continuai con piccoli baci, sorrise e mi strinse più forte. Con gli occhi ancora chiusi avvicinò la sua fronte alla mia per poi baciarmi la punta del naso, mormorai un -buongiorno- rauco, si girò e mi baciò le labbra -ciao amore- disse avvolgendomi anche col braccio sinistro.
Dopo poco mi allontanai il necessario per stendermi, poi mi riaggomitolai a lui e con il dito percorrevo la "E" che si intravedeva sul suo collo.
Stefano: smettila- disse prendendomi la mano e intrecciandola.
Emma: perché?- mi staccai e piegai il braccio per potervi poggiare sù la testa.
Stefano: mi fai il solletico.-disse sorridendo.
Sapevo che non voleva ricordare che aveva cancellato quel tatuaggio e sapevo che voleva quasi eliminare quegli anni passati a farmi soffrire, lo faceva al meglio delle sue possibilità ma era inevitabile per me ripercorre quelle linee che avevo percorso anni prima, che avevo baciato, venerato e custodito come un regalo.
Gli diedi le spalle ripercorrendo nella mente quei giorni.
"Eran giorni belli che somigliavano ad angeli..."
Si avvicinò e mi baciò il collo, precisamente il tatuaggio, mi girai e gli sorrisi, mi mostrò il polso, <<oltre>> inciso sulla sua pelle -questo è il nostro segno! "Oltre"! Dal primo giorno andammo oltre tutto, oltre le apparenze, le circostanze, persino oltre noi stessi, oltre quello che ci siamo dati e poi ci siamo tolti! - disse fissandomi con quel polso nella mano per mostrarmi quel segno.
Sorrisi - lo so!- per scherzare aggiunsi- come sei dolce quando mi fai queste dediche improvvise!
Mi poggiai a lui e presi il suo viso tra le mani mentre gli lasciavo un enormità di bacini sul viso.
Ci alzammo poco dopo.
Restai con lui per pranzo, poi ricevette una chiamata da Belen, al che io mi allontanai fingendo di dover far altro.
Inevitabile fu ascoltare le sue parole di disprezzo "mio figlio non dovrà crescere con altri uomini attorno! Che questo ti sia chiaro!"
Staccò e io andai da lui. Senza dire nulla mi sedetti sulle sue gambe e lo abbracciai. Mi baciò la guancia -mio figlio non crescerà con altri uomini, ma se tu vorrai con te si!- mi colpì al cuore.
Emma: non sarebbe giusto!
Stefano: tu sarai l'unica per me, lei ne cambierà uno al mese.
Emma: non dire così!
Stefano: le interessano solo tre cose nella vita.. Meglio non dire cosa siano.
Sorrisi -i gusti non li ha tanto malucci, ha puntato su te che non sei per niente male- lo baciai per chiudere quel discorso.
Mi alzai -più tardi passa a prendermi Antonino o mi accompagni tu?
Stefano: io!
Emma: non ti chiederò di restare da me sappilo! Ci sono troppe persone!
Stefano: non te l'ho chiesto.- sorrise da stronzo- non ho un costume per te ma puoi farti il bagno in intimo.
Emma: si, che con l'acqua trasparisce tutto.. A parte, come me ne vado dopo?
Stefano: ma non ti sto cacciando!
Emma: lo so! Ma sono arrivata qui da pochi giorni e già sono qui con te! Non mi sembra carino invitarli per poi lasciarli soli!
Stefano: ma tu e fai fà na vacanz!
Risi.
Emma: devi accompagnarmi lo stesso! Anche se volessi restare devo cambiarmi.
Stefano: va bene capo!
Verso le 19 partimmo da casa sua, in macchina mi addormentai e quando mi svegliai eravamo già arrivati da me.
Emma: ma perché cazzo corri?
Stefano: non solo ti addormenti devo avere pure la cazziata!
Emma: scusa amore -dissi sorridendo e sporgendomi verso di lui per dargli un bacino.
Emma: che fai? Non scendi? - dissi vedendolo immobile lì.
Stefano: che scendo a fare?
Emma: che devi fare qua da solo!! Scherzavo prima!
Stefano: questo volevo sentì!
Orgoglioso scese sorridente dalla macchina.
-che coglione- dissi con un tono abbastanza alto da farlo sentire.
Non rispose.
Una volta intrecciate le nostri mani ci incamminammo verso casa.
Entrammo e c'era Antonino in mutande sul divano, Francesca con l'accappatoio che usciva da bagno e Elodie che si affacciava dalle scale per vedere se avevo portato anche lui.
Emma: vi ho lasciato un giorno.. solo un giorno- dissi fingendo di stare male alla vista della casa mettendomi le mani in faccia.
Stefano non mi sentiva, guardava solo Antonino in mutande.
Emma: amò! -dissi urtandolo con il gomito.
Non rispose, nel frattempo scese Elodie a salutarlo e Francesca ci intimò di non salire per nessun motivo. Antonino si alzò e gli strinse la mano mentre io mi toglievo le scarpe e andavo in cucina.
Antonino: vado a vestirmi allora!
Stefano: se non fossi venuto saresti stato nudo? - poi rise- scherzo ehh- disse toccandogli la spalla. Antonino salì le scale e lui disse -NO- tra se e se ad indicare che non scherzava. Quella scena mi fece sorridere. Era sempre stato geloso di Antonino, sempre stato piccante nei suoi riguardi.
Emma: amò vieni ti faccio vedere la casa!
Poggiò le chiavi della macchina e il cellulare sul mobile all'ingresso e venne.
Lo feci girare  al piano di sotto poi chiesi, sempre gridando perché in quella casa non esisteva tranquillità, se potessi salire, mi diedero il via libera e lo presi per mano. Gli mostrai la casa.
Stefano: dove dormi tu?
Gli indicai una stanza.
Stefano: e Antonino?
Emma: stanza comunicante!
Sgranò gli occhi in un modo assurdo che mi scappò una risata rumorosa.
Stefano: vabbè ho visto che ti piace casa mia eh? Per me puoi venirci sempre sia chiaro!
Scendemmo e andai in cucina, lo vedevo a sua agio. Ero felice. Completa.
Francesca aveva deciso che avrebbe cucinato lei così le diedi campo libero e andai in salone a sedermi sulle sue gambe sul divano. Gli baciai la fronte.
Stefano: c sò muort? (Che sono morto che mi baci in fronte?)
Emma: AHAHAHAHAHAHAA.
Lo baciai a stampo. Poi venne Elodie e io sceso dalle sue gambi e mi sedetti a fianco a lui. Poi arrivò Antonino.
In sequenza eravamo io-Stefano-Elodie-Antonino.
Elodie: siete proprio carini- disse sorridendo.
Emma: quanto sei scema mammamì! -dissi ridendo.
Antonino si alzò e andò da Francesca che lo cacciò.
Antonino: volevo fare qualcosa di buono! Mannaggia! -disse scherzando.
Prima di risedersi si avvicinò al mobile -ste ti squilla il telefono! Aspè te lo prendo.. è Be..len.
Stefano: lascialo lì.
Calò il silenzio e Elodie mi guardò.
Mi alzai- tutto a posto amò- dissi ad elodie. Presi il cellulare di Stefano- e tu rispondi! Non fare sempre lo stronzo.
Sorrise.
Si alzò e mi accarezzò la guancia. Aprì la porta d'ingresso, uscì e poi rispose.
Emma: raga hanno un figlio! Non fate questa faccia ogni volta che ne sentite parlare! Non dico niente io!
Antonino: scusa. Credevo ti desse fastidio.
Emma: certo che non amo che si sentano ma cosa devo fare? Cosa posso fare? Niente! Quindi mi mangio le mani e sto zitta.-dissi tranquilla. Antonino mi abbracciò. Si risedette- fammi fà veloce prima che vede che ti ho abbracciato!- disse ridendo.
Sorrisi.
Stefano entrò: FRACÈ CE LA FAI PER STASERA? -disse ridendo.
Francesca: FORSE!
Si sedette sulle mie gambe e mi baciò dolcemente - mi schiacciiiiii!!!- gridai.
Stefano: come sei delicata madame.- si alzò. Elodie ci guardava come una mamma guarda il figlioletto che impara a camminare, con tanto di mani conserte.
Iniziai a ridere-non c'è la faccio AHAAHAAHAAHAAH.- dissi- ma come ci guardi?
Elodie: ma siete cucciolini.
Stefano sorrise poi mi prese per mano - vieni un attimo! Ti devo far vedere una cosa.
Una scusa palese. Mi tirò fuori e mi poggiò alla ringhiera e iniziò a baciarmi.
Dopo attimi lunghi - mi fai respirà? -dissi sorridendo.
Stefano: solo se stasera vieni da me!
Emma: va bene. Scendemmo per le scale che portavano alla piscina.
Emma: carino eh?
Stefano: molto!
Francesca ci chiamò così entrammo dalla finestra della cucina.
Mangiammo tutto tra battute e carezze.
Si fece tardi così tutti si diedero da fare per sistemare qualcosa tranne Stefano, ovviamente! Quando finimmo chiese: serve una mano?
Emma: grazie per il pensiero ma non ti preoccupare!
Stefano: poi dici che non voglio mai fare niente!
Scherzammo e andammo fuori a fumare una sigaretta. Ci sedemmo sulle sedie a dondolo, io mi spostai su Stefano che iniziò a baciucchiarmi il collo tanto da doverlo fermare più volte. Mi girai -smettila!-dissi per poi mordergli il labbro inferiore.
Stefano: andiamo?
Emma: si! Vado a prendere qualcosa da rimanere da te.
Stefano: vengo con te.
Dissi agli altri che sarei andata da Stefano così lo salutai, Stefano strinse la mano a tutti e baciò sulla guancia Francesca. Mi avvolse le spalle ed entrammo in casa. Presi qualcosa ed uscimmo.

Ciaooo!! Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti!!💘⚡️💃🏽

Emma e Stefano ~ amore e odio~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora