14 ~amore e odio~

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Il lunedì mattina ci svegliammo presto. Dovevo andare dai ragazzi, gli ultimi giorni erano cruciali.
Emma: Stefano muoviti altrimenti chiamo un taxi! - dissi mettendomi le scarpe.
Stefano: muoviti altrimenti chiamo un taxi.- disse facendomi il verso.
Andai in bagno.
Emma: la vuoi smettere? -dissi ridendo.
Stefano: sei bella-disse avvicinandosi.
Emma: sei lento! -dissi sorridendo.
Stefano: sei donna.
Emma: stupido.
Stefano: sei la mia donna.
Emma: imbecille.
Stefano: sei dolce.
Emma: daiiii.
Stefano: sei stronza- disse spingendomi al muro e baciandomi.
Amavo questo suo gesto.

Si sbrigò e salimmo in macchina.
Stefano: lo sai che non puoi seguirli più di tanto perché devono decidere loro cosa schierare?
Emma: mi basta guardarli da uno schermo.
Stefano: sei fusa.
Quel giorno fu triste, un pezzo del mio cuore andava via, come ogni anno... Questi ragazzi mi volevano bene, mi volevano bene veramente. Erano schietti, solari e simpatici... Tutto quello che a me piaceva. Mi sarebbero mancati. Ad Alessio gli avevo proposto di ballare nel mio tour ed aveva accettato.. Forse avrei fatto lo stesso con Gabriele..
Stefano mi raggiunse in camerino e si stese su di me.
X: ohh scusate..-disse Maria entrando e sorridendo.
Stefano si alzò e anche io.
Emma: nono, dimmi.
Maria: volevo chiedere a te ed Elisa delle cose su Gabriele.. Piu tardi raggiungimi nel mio ufficio.
Emma: va bene.
Maria: fate i bravi- disse ridendo.
La amavo, era la mia seconda mamma.
Emma: non ti preoccupare ahahaahahhaa.
Stefano: qua non facciamo nienteeee-disse gridando mentre lei usciva.
Mi uscì un -nemmeno a casa-
Stefano: per tuo volere- disse sorridendo e baciandomi.
Emma: e arriverà il sapore del bacio più dolce e un'abbraccio che ti scalderà....-sussurrai attaccata alle sue labbra.
Stefano: se lo diciii tuuu..-disse continuando la melodia. Ridemmo.
Emma: devo andare da Elodie e poi da Maria.. Ci vediamo domani?
Stefano: vieni da me dai..
Emma: non lo so dopo vedo.
Stefano: niente vedi.. Devo organizzarmi con le altre donne che ho. - disse scherzando.
Emma: ehh ma anche io non devo accontentare solo teee.
Sorrise e uscimmo. Mi baciò ancora e andai da Elodie.
Le diedi qualche idea ma non mi imposi più di tanto.. Doveva sentirsi libera di decidere come presentarsi, come apparire, come essere.. Cosa essere. Mi ringraziò e abbracciò. Ci salutammo e andai da Maria. Parlammo di Gabriele in generale e si complimentò con me per essere riuscita insieme ad Elisa a farlo crescere così tanto. La ringraziai e andai in una saletta video dove potevo osservare chi volevo. Vidi Lele per molto tempo, poi feci un break vedendo video di Stefano e Marcello che cantavano in napoletano e si riprendevano con il cellulare.. Mi facevano morire.
Ripresi ad osservare Elodie e Gabriele. Tornai a Lele, a Elodie e ancora Gabriele.
Quando mi accorsi di stare per impazzire erano passate ormai ore. Così mi alzai e uscii. Presi la mia macchina che era rimasta nel parcheggio da sabato..quando andai a casa di Stefano.
A proposito di Stefano, mi aveva chiesto di andare a casa sua. Ero talmente stanca che decisi di evitare. Andai a casa e mi feci un bagno caldo per rilassarmi.. Prima però accessi candele profumate per sentirmi meno sola. Mi chiamò stefano.
Emma: dimmi amó.
Stefano: non vieni?
Emma: ti lascio nel dubbio..così non puoi organizzarti con nessuna!- dissi ridendo.
Stefano: sono in trappola allora!
Emma: eheh!
Stefano: vabbè.. Allora sei sicura di non venire? Avevo cucinato una cosa molto buoooona..
Emma: se vieni tu da me e porti tutto forse è meglio.
Stefano: come faccio a portare tutto? Dai vieni!
Emma: no stè sono stanca se vuoi venire sai dove sono.. Buon appetito.
Stefano: grazie.. Ci sentiamo dopo!
Da quando eravamo "tornati insieme" in certi momenti lo vedevo così simile a quando ci siamo innamorati e in altri così sfacciatamente diverso. Non capivo se il vero Stefano fosse l'uno o l'altro. Lui diceva di non essere cambiato ma essere sposato e avere un figlio ti cambia, ti cambia la mentalità oltre che la vita. Diventi maturo, responsabile e premuroso, anche se devo ammettere lui lo era sempre stato.
Ad interrompere i miei pensieri fu ancora il cellulare.
Emma: pronto!
Stefano: dai vieni! Dopo amici saremo cosparsi d'impegni e non ci vedremo più così frequentemente.
Emma: hai già un'agenda piena?-dissi ridendo.
Stefano: no, ma in estate non si sta mai così fermi come si crede.
Emma: se vuoi vedermi così tanto vieni tu da me.
Amavo la sua insistenza, gli mancavo, gli mancavo davvero tanto.
Stefano: ma se già ho cucinato.
Emma: non ho nemmeno fame.
Stefano: sei proprio una stronza.
Emma: fammi sapere se vieni.. Così disdico con il mio ex.
Stefano: sisi permettiti.
Ridemmo.
Lo salutai, uscii dalla vasca, la pulii e mi misi sul letto. In verità aspettavo arrivasse. Mancava molto anche a me. Passò un'oretta e niente così lo chiamai io.
Emma: amò non vieni?
Stefano: sei puntuale eh!
Emma: perché?
Stefano: sto parcheggiando!
Corsi alla finestra e sbirciai da dietro la tenda. Bussò, aprii e gli corsi incontro sulle scale.
Stefano: non ti mancavo proprio eh- sussurró per poi baciarmi.
Salimmo e andammo in cucina.
Emma: hai mangiato?
Stefano: io che cucino? Era un bluff per farti venire.
Emma: uaa se venivo e non trovavo niente ci rimanevo di merda.
Stefano: lo so.-disse ridendo.
Emma: embè hai fame?
Stefano: si.
Emma: no ma vai dritto al punto!
Stefano: ahahahahahah si amore ho leggermente fame, se non vuoi cucinare mangeremo qualcosa dal frigo.
Emma: bravo.- lo baciai a stampo.
Presi del salame e del galbanino. Non avevo panini così presi del pancarrè.
Stefano: staser S fa a famm.(stasera si fa la fame)
Amavo quando parlava così.
Emma: sei un pozzo senza fine!
Mangiammo e bevemmo un po' di vino anche se non c'entrava molto con quella cena.
Ci mettemmo sul divano abbracciati a vedere real time alla TV.
Poi iniziò a baciarmi, prima dolcemente poi mi girai e ci baciammo con foga.
Non c'è la faceva più, voleva farmi sua..ancora, lo percepivo da ogni suo bacio. Mi spinse sotto di lui e iniziò ad accarezzarmi tutta mentre continuava a baciarmi.
Eravamo entrambi un po' brilli, ma lucidi abbastanza per capire quello che stava succedendo.
Gli alzai la maglia.
-non ora- sussurró attaccato alla mia bocca.
-ti voglio Stefano-
-non sei lucida, non deve succedere così- mi baciò.
Si staccò. Mi sedetti su di lui a cavalcioni.
Parlammo attaccati con le bocche che si sfioravano e i respiri che si fondevano.
Emma: perché?
Stefano: abbiamo aspettato fino ad ora! Le cose si devono fare perbene.
Emma: non si programmano queste cose.
Stefano: non ho intenzione di farlo.
Mi baciò.
Stefano: allora lo vuoi anche tu!
Emma: smettila-dissi vergognandomi e poggiando la testa sulla sua spalla.
Iniziai a baciargli il collo.
Stefano: smettila tu!-disse buttando la testa all'indietro. -Se fai così non mi fermo più!
Emma: e se volessi proprio questo!? - dissi continuando a baciarlo.
Mi prese in braccio e mi portò sul letto.
Emma: non sei lucida al 100%, sai già come la penso, mettiti il pigiama e dormiamo! -disse steso su di me con la bocca attaccata alla mia.
Emma: se me lo dici così non ti seguo più di tanto.
Si alzò, non so dove trovava quella forza di controllarsi, si tolse la maglia e si infilò nel letto. -dai vieni!- mi disse.
Mi tolsi il vestito viola e misi il pigiama.
Lo abbracciai e continuai ad istigarlo. Poi ci addormentammo.

Emma e Stefano ~ amore e odio~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora