6. Margareth Kent

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6.

MARGARETH KENT

Elijah riprese conoscenza lentamente, forse troppo lentamente, e si mise seduto sul pavimento portandosi una mano alla testa. Era confuso e sentiva una specie di fischio dentro le orecchie. Vide i visi preoccupati di Hayley, dei Winchester, ma gli ci volle un attimo prima che si ricordasse di cosa era successo.

Il piano... aveva funzionato ma alla fine Finn era arrivato a rompere le uova nel paniere, minacciando Allison. "Allison" mormorò alzandosi in piedi, sentendo il sangue scorrere più velocemente nelle vene, il cuore battere all'impazzata. "Allison, dobbiamo trovarla."

"Calmati amico" gli disse Dean poggiandogli una mano sulla spalla, invitandolo a sedersi. "Sono certo che Allison sta bene."

"No" Elijah scosse il capo. "Non capisci, mio fratello ha detto che mia madre l'ha presa. Dobbiamo andare ad aiutarla."

"Non possiamo" intervenne Hayley avvicinandosi alla barriera invisibile. "Forse non te lo ricordi ma qualcuno, a questo punto immagino Finn, ha messo su una bella barriera che ci impedisce di uscire una volta entrati."

"Perché siete tutti qui?" chiese l'Originale. "Nessuno di voi si è accorto di quella dannata cosa?"

Sam scosse il capo, poi si passò una mano tra i capelli. "Ti abbiamo visto per terra e pensavamo che ti fosse successo qualcosa. Solo una volta entrati ci siamo accorti di essere bloccati dentro. E lei" disse indicando Hayley. "Non abbiamo fatto in tempo ad avvertirla prima che oltrepassasse la linea."

Elijah sospirò andando avanti e indietro nello spazio libero da barriere, era tutta la casa praticamente eppure si sentiva soffocare. Se fosse successo qualcosa alla cacciatrice non se lo sarebbe mai perdonato, non lo avrebbe sopportato.

"Niklaus" mormorò di improvviso. "Dobbiamo chiamare Niklaus. Lui è fuori di casa quindi è l'unico che può muoversi liberamente ed occuparsi di aiutare Allison."

"Ecco" gli disse Dean tirando fuori il suo cellulare, scoprendo però che non c'era campo. "Dannazione!" esclamò. "Non c'è campo."

"Deve esserci un modo" l'Originale si passò una mano sul viso. "Mia madre la distruggerà. Giocherà con la sua mente."

"Allison è forte" sussurrò Sam tirando fuori dal suo borsone un vecchio libro, sperando di trovare tra quelle pagine un qualche incantesimo che permettesse loro di liberarsi di quella porta invisibile che li teneva imprigionati lì. "Non le permetterà di giocare con la sua mente."

"Tu non capisci" replicò Elijah mettendosi a sedere, un senso di totale smarrimento al centro dello stomaco. "Mia madre è potente e subdola. Scaverà nel profondo fino a quando non avrà trovato qualcosa con cui farle male."

"Qualcosa cosa esattamente?" Dean gli si mise davanti.

"Qualunque cosa nel suo passato che le abbia fatto molto male; un senso di colpa, un errore, un danno collaterale di troppo durante una caccia. Qualunque cosa."

Dean e Sam si scambiarono un'occhiata di cui Elijah non si accorse. Hayley invece sì. Incrociando le braccia sul petto poggiò lo sguardo prima sul maggiore e poi sul minore dei due.

"Vi è appena venuto in mente qualcosa vero?" chiese. "Qualcosa che Esther potrebbe usare..."

"Allison non è estranea alla morte" iniziò Dean. "È capace di non lasciare che la caccia la influenzi più del dovuto, sa che non possiamo salvare tutti, ma..."

"Ma cosa?" domandò Elijah. "Parla, ogni cosa che sai potrebbe aiutarci ad aiutarla."

"Margareth Kent" parlò Sam. "Qualche anno fa abbiamo lavorato ad un caso in Missouri. Il caso più difficile a cui abbiamo mai lavorato; una piccola cittadina piena di demoni e con piena intendo che ogni singolo cittadino era posseduto. Uomini, donne, bambini."

One More Time - Before we goDove le storie prendono vita. Scoprilo ora