21.
LA FINE
Elijah era arrivato con quindici minuti di anticipo per nulla sorpreso di vedere l'auto di Allison già ferma fuori all'edificio, le luci della grande scuola di musica accese illuminavano tutto il buio intorno. L'Originale pensò che quello doveva essere stato un bel posto quando la madre di Allison ci aveva lavorato. Sulla facciata oramai rovinata poteva immaginare lo splendore di un tempo, quelle belle piante rampicanti con piccoli fiori colorati che ricordava dalla foto che Allison gli aveva mostrato. Quello stesso giorno gli aveva chiesto di fare una passeggiata con lei ma lui aveva rifiutato e ora ripensandoci non poteva fare a meno di chiedersi se invece non sarebbe stato meglio accettare, cosa sarebbe successo se avesse passeggiato con lei quel giorno; forse ora starebbero cenando insieme, felici.
Fece un grosso respiro mentre avanzava verso l'entrata e il suo pensiero volò ad Hayley... l'aveva amata, di certo lo aveva fatto, ma Allison aveva sconvolto ogni cosa e lui l'aveva amata di più, più di ogni altra cosa, più di ogni altra donna ed era arrivato il momento di dirglielo. Non sprecare questa occasione gli aveva detto Rebekah, lui non ne aveva nessuna intenzione.
Chiuse gli occhi quasi stordito dall'odore di sangue che gli accarezzò le narici una volta dentro, l'odore di quel sangue che conosceva fin troppo bene. "Allison!" la chiamò guardandosi intorno mentre si sbottonava la giacca pronto a qualunque cosa. "Allison, dove sei?" disse ancora urlando.
Ci fu silenzio, poi lei urlò un qui che gli fu sufficiente per raggiungerla.
"No no, fermati!" L'Originale si fermò mentre la mano della donna era ancora aperta e tesa verso di lui. "C'è una specie di barriera o qualcosa del genere, una volta da questo lato non potrai più uscire e..." un colpo di tosse ed Allison diventò paonazza mentre dalla sua bocca cadevano lenti rivoli di sangue. Elijah la raggiunse in pochi passi e si piegò sulle ginocchia, una mano sulla schiena della cacciatrice.
"Sei ferita?" le chiese cercando il suo sguardo. Lei lo evitò per alcuni secondi, poi scosse il capo e si pulì le labbra con la manica del giubbino.
"Non proprio" gli disse alzando infine la stessa per mostrargli il simbolo che le si era formato sul polso; una specie di croce capovolta che sembrava essere marchiata a fuoco. "Sai cos'è?"
Lui scosse il capo girando poco il polso per guardare meglio. "No, ma sembra doloroso" mormorò guardandola negli occhi. "Tu sai cos'è?"
"L'ho già vista in passato" confermò Allison. "È una maledizione voodoo, il marchio del traditore. E hai ragione, è piuttosto doloroso."
"Il marchio del traditore?" ripeté lui, "non capisco, perché qualcuno avrebbe dovuto maledirti? Come traditrice poi..."
"Non lo so" Allison deglutì a vuoto e con fatica si mise in piedi aiutata da Elijah. "Ma una cosa la so per certo. Non c'è cura" spiegò. "Morirò fra quattro ore circa."
L'Originale la guardò preoccupato.
****
"Niklaus!" esclamò Elijah andando avanti e indietro per la stanza, anche al di là della barriera che teneva Allison bloccata da un lato ma che, avevano scoperto per caso, lui era liberissimo di oltrepassare. Era nervoso e per quanto lei volesse dirgli di stare calmo, non ne aveva la forza. "Non credo che tu capisca la gravità della situazione. Se non trovi Freya, trova un'altra strega e fallo adesso perché non abbiamo molto tempo."
"A quale strega dovrei affidare le sorti di Allison secondo te? Non so se lo hai notato ma ha una bella fila di nemici che farebbero qualunque cosa per farla fuori, dovrei servire ad una strega qualunque una tale opportunità su un piatto d'argento?"
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One More Time - Before we go
FanfictionLA STORIA NON E' INCOMPLETA. MAN MANO CHE L'ISPIRAZIONE ARRIVA, LA AGGIORNERO'. SIATE PAZIENTI, GRAZIE. CROSSOVER TRA THE ORIGINALS E SUPERNATURAL E UN PIZZICO DI SAVING HOPE Allison Morgan credeva di essersi lasciata alle spalle gli Originali con i...