35.
IL MESSAGGIO
"Ecco a lei, un caffè e una brioche alla crema" il cameriere poggiò l'ordinazione di Allison sul tavolo e le sorrise. La donna ricambiò non troppo convinta, tra le dita il bigliettino che due settimane fa suo fratello le aveva fatto recapitare da un altro cameriere in un altro locale.
Lei lì dentro non ci aveva messo più piede perché sapeva che essere abitudinaria avrebbe portato vantaggi a quello psicopatico di Matt e svantaggi a lei. Così ogni giorno frequentava posti diversi nella speranza che quella sorta di imprevedibilità sarebbe bastata a tenere suo fratello lontano da lei almeno per un altro po'; il tempo che le era necessario per mettere insieme le idee, per elaborare un piano d'azione.
Elijah le aveva detto che non c'era nessun piano da elaborare. Se proverà anche solo ad avvicinarsi a te gli strapperò il cuore dal petto aveva detto tranquillo e risoluto. Non permetterò che ti accada niente, mi hai capito? Aveva aggiunto in un sussurro prima di baciarle con dolcezza la guancia.
Allison aveva capito e gli credeva, ma quella non era la sua battaglia e lei non era il tipo da starsene in disparte mentre gli altri combattevano le sue guerre. Non lo aveva mai fatto e non avrebbe iniziato in quel momento.
Sobbalzò quando il suo cellulare vibrò sul tavolo e fece un grosso respiro deglutendo a vuoto. Il numero di Dean Winchester lampeggiò per diversi secondi, poi lei finalmente rispose. "Ciao Dean" lo salutò cercando di apparire tranquilla.
Il suo amico invece era agitato. "Quando cavolo avevi intenzione di dirci che tuo fratello è tornato?"
"Mai potendolo evitare" rispose lei seria respirando a fondo. "Come lo avete saputo?"
"Marcel ha telefonato, voleva sapere qualcosa in più su Matt. Visto il suo ritorno vorrei sapere quanto più possibile, per essere pronto, ma Allison non ne parla volentieri. Mi ha detto proprio così e non gli ci è voluto molto prima di capire che non eravamo proprio aggiornati."
"Mi dispiace Dean, non..."
"Ti dispiace?" la interruppe lui. "Quel bastardo di tuo fratello è tornato a darti la caccia e tu non ci hai neppure telefonato. E lo so perché... credi che questa battaglia sia solo tua e di nessun altro, ma questo può valere per il tuo fidanzato e la sua famiglia Allison, non per noi. Io, Sam e tu ci siamo dentro insieme fin dall'inizio."
Allison si inumidì le labbra mescolando il caffè oramai freddo con un cucchiaino. "Hai ragione" disse infine. "Non ve l'ho detto solo perché non volevo che vi preoccupaste. Senti, l'unico segno che Matt ha dato fino ad ora è un bigliettino tanto semplice quanto inquietante."
"Con scritto cosa?"
"Ciao, sorellina" gli disse lei. "E dopo di questo più nulla. Inizio quasi a pensare che si sia trattato di uno scherzo o qualcosa del genere." Mentì sperando che lui non capisse ma Dean la conosceva abbastanza.
"Col cavolo che lo pensi. Se pensassi che fosse uno scherzo la tua voce non tremerebbe così tanto" le disse infatti. "Io e Sam partiamo oggi stesso per raggiungerti, Castiel si trova in Missouri ad occuparsi di un caso che coinvolge altri angeli caduti, ci raggiungerà appena finito."
"No Dean" Allison sorrise ad una donna che le passò accanto. "Qui ho già tutta la protezione che mi serve; Elijah mi tiene sotto controllo ventiquattro ore su ventiquattro."
"Quindi è con te anche adesso?"
"Non in questo preciso momento perché doveva occuparsi di alcune questioni familiari con Klaus, ma mi ha assegnato alcuni vampiri per protezione. Credono che non mi sia accorta che mi seguono ovunque ma non sono molto discreti. Sono dei novellini."
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One More Time - Before we go
FanfictionLA STORIA NON E' INCOMPLETA. MAN MANO CHE L'ISPIRAZIONE ARRIVA, LA AGGIORNERO'. SIATE PAZIENTI, GRAZIE. CROSSOVER TRA THE ORIGINALS E SUPERNATURAL E UN PIZZICO DI SAVING HOPE Allison Morgan credeva di essersi lasciata alle spalle gli Originali con i...