Capitolo 23

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-Potter ma che..?- ma prima che potesse finire la frase lui accese la luce illuminando il suo volto impassibile, cosa che sorprese molto la ragazza.
-Cosa cavolo ti è saltato in testa? Fammi subito uscire di qui!- anche se una parte del suo cervello le diceva di stare zitta
-Perché hai mentito?- chiese lui con tono fermo
-Cosa?-
-So benissimo che tu hai sentito qualcosa nell'amortentia, perché non me lo vuoi dire?-
-Ti sbagli, non ho sentito niente per il semplice fatto che non sono innamorata di nessuno!-
-L'amortentia non è mai inodore, anche se una persona non è innamorata sente l'odore della cosa che le piace di più. Se ad una persona piace leggere sente l'odore delle pagine di un libro, se le piace la natura sente l'odore dell'erba. Tu invece, dici che non hai sentito niente. Ti sei tradita Evans-
Cazzo.
Pensò Lily, aveva ragione. Anche lei lo sapeva, eppure non ci aveva pensato.
Ma la cosa più strana era: Potter sapeva qualcosa su un argomento che non era quidditch?
-Cosa t'importa? È vero che ovviamente ho sentito qualcosa, ma non capisco come ti possa interessare-
Lui rise amareggiato.
-Davvero non riesci a capirlo? Eppure sei una ragazza sveglia, Lily ti rendi conto che da mesi che non esco con una ragazza? L'unica che non si è ancora tolta dalle palle è Julienne, che a quanto pare non ne vuole sapere. Lily io ti amo-
Il corpo della ragazza s'irrigidì di colpo, i suoi occhi si fecero vitrei, come se fosse caduta in una specie di trans.
James Potter l'amava.
E gliel'aveva detto, era un sogno o un incubo?
Si schiarì la voce.
-Io.. Io non ti amo James, mi dispiace-
Lui sorrise e dopo poco anche lei capì il perché.
Si maledisse in tutte le lingue che conosceva, ovvero 7.
James.
L'aveva chiamato James.
-Non cambia niente, non mi piaci minimamente Jam- ehm Potter! Ora fammi uscire-
-Fino a quando non ammetterai che ti piaccio non uscirai di qui-
-Allora ci moriremo Potter! Tu non mi piaci!- disse scandendo bene l'ultima frase
-Ah no?-
-No!- rispose lei decisa
Lui si avvicinò lentamente a lei, lei arretrò fino a toccare il muro. Le distanze erano minime, ed il cuore di Lily cominciò a battere così forte che ebbe paura che si sentisse. James mise le mani sui suoi fianchi e avvicinò in suo viso a quello di Lily.
Gli occhi della ragazza erano incollati sulle sue labbra, e lei dovette fare appello a tutta la sua forza di volontà per non saltargli addosso.
Lily sta calma, non ti fa effetto, non ti fa nessun effetto, assolutamente!
James le baciò il collo provocando a Lily mille brividi alla schiena.
-James basta ti prego..- nonostante quella bellissima situazione la claustrofobia di Lily cominciò a farsi sentire.
Il respiro si fece irregolare, il viso s'imperlò di sudore e le gambe cominciarono a tremare.
-Lily! Lily cos'hai? Lily!!- in quel momento James era panico, panico allo stato puro.
-Ho bisogno.. Ho bisogno di aria..- ansimò lei
James estrasse la bacchetta con mano tremante e la puntò sulla serratura.
-Alohomora-
La porta si aprì e James aiutò Lily a uscire.
Piano piano il suo respiro tornò regolare e riuscì a stare in piedi.
-Lily mi dispiace, non so cosa mi sia preso..-
-Non importa, è ora della ronda. Andiamo-

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