Capitolo 42

3.8K 303 85
                                    

-Io ancora non ci credo- dichiarò Felpato mettendosi il pigiama
-A chi lo dici.. Sono anni che sogno questo momento..- rispose sognante il ragazzo
-Ed il bello è che è venuta lei da te- sottolineò Peter
-Incredibile..- aggiunse Remus
Ma James non li ascoltava più da un pezzo ormai, era fidanzato con Lily Evans. La ragazza che amava probabilmente da sempre.
E non era nemmeno una di quelle fidanzate-cozze che James detestava, quelle che nemmeno ti lasciavano respirare e ti riempivano di baci ogni volta che ti vedevano.
Lily era l'opposto, la notizia del loro fidanzamento si era sparsa abbastanza velocemente, ma loro non sembravano una coppia.
Si vedeva che non c'era più quell'odio a cui tutti erano abituati, ma non si baciavano in pubblico, non si chiamavano "amore" o "tesoro" o con qualche altro nomignolo stupido.
Erano semplicemente loro, si comportavano da coppia storica, come Frank e Alice.
Anzi, rispetto a loro i due ragazzi erano due cozze. Ma a nessuno dei due importava, loro stavano bene così.

**

Il mattino seguente nella Sala Grande tutti facevano colazione allegramente, nell'aria si respirava odore di cornetti e marmellata, mentre i vari gufi consegnavano le loro lettere.
Lily raggiunse i suoi amici che ridevano e scherzavano, solo che al contrario di lei, non avevano due semicerchi viola sotto agli occhi.
-Non mi parlate. Non mi toccate. Non respirate la mia stessa aria.- disse non appena si fu seduta al tavolo
-Cos'ha?- chiese Remus a Marlene cercando di non farsi sentire, ma ovviamente non fu così
-Ho studiato tutta la notte perchè oggi ho ben 4 simulazioni dei M.A.G.O, ecco cos'ho! Passami il caffè per favore- disse indicando la caraffa alla destra di Peter che obbedì subito
-Tutta la notte?- chiese James allibito
-Già- rispose lei versandosi mezza caraffa in una tazza -Quindi, se non volete fare una brutta fine non irritatemi-
-Ti posso abbracciare?- chiese cauto il ragazzo dopo qualche minuto di silenzio
Lei acconsentì e subito dopo aver appoggiato la testa sul petto del ragazzo, crollò addormentata.
Prima che potesse fare qualsiasi cosa arrivò la Mcgrannit, che vedendo quella scena assunse un espressione interdetta a dir poco comica.
-Ehm.. Cos'ha?- chiese indicandola con un rotolo di pergamena
-Ha studiato troppo- rispose semplicemente Sirius
Il volto della donna si addolcì.
-Bene, le dica che dalla settimana prossima le vostre ronde dureranno un'ora in più. Le consiglio di dirglielo dopo che abbia fatto una bella dormita, sennò penso che la ucciderebbe seduta stante- s'incamminò verso l'uscita ma dopo qualche passo si girò e disse:
-Congratulazioni Potter, ci ho sempre sperato- e sul volto segnato dalle rughe comparve un sincero sorriso.

Dimmi di sì Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora