Capitolo 62

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Caro Diario, 6.07.1976
Oggi sono arrivati i risultati dei G.U.F.O
Ho preso due A e tre E.
Resto tutte O.
Ma non è per questo che ti scrivo.
Da due giorni mamma è morta.
Zia con il suo solo lavoro non ce la fa a mantenere sia me che lei, quindi ho deciso che non tornerò più a casa dopo quest'estate.
Zia ancora non lo sa, e non lo deve sapere.
M'inventerò qualcosa del tipo "Lily mi ha invitato da lei per tutta l'estate"
E neanche Lily li dovrà sapere.
Non posso assillare tutti con i miei problemi, non sarebbe giusto.
E poi non voglio essere compatita, non lo sopporto.
È la mia vita, se va in un certo modo è così che dovrà anche.
Non serve a niente combattere contro qualcosa che è già stato deciso.
Mi mancherà la mia casa, ma un giorno, finita la scuola e trovato un lavoro, tornerò.
Tornerò nella mia stanza, guarderò vecchie soap con Zia Sally, inviterò le mie amiche per il mio addio al nubilato, ci vivrò con l'uomo della mia vita e ci crescerò i miei figli.
Perchè quella è la mia casa.
Ora devo andare, la cena è pronta.
Ciaoo!

Mary chiuse il diario, le sue amiche la guardavano con occhi inespressivi, ormai soffrivano tutte in silenzio.
Avevano finito le lacrime, non erano in grado di fare niente.
James non riusciva a far sorridere Lily per più di alcuni istanti, Remus che si era avvicinato un sacco a Mary non riusciva neanche lui a tirarla su di morale. Frank cercava di consolare Alice in tutti modi possibili, ma niente. Peter che si era ufficialmente fidanzato con Emmeline, non era nemmeno riuscito a darle un bacio.
E poi c'era Sirius.
Trascorreva tutte le mattine quando ancora l'aria era fresca con un po' di brezza, a volare fino ai confini.
Il pomeriggio lo passava a correre nella foresta, noncurante dei suoi pericoli.
La sera crollava in sonni agitati prima che qualcuno potesse solo parlargli.
Erano tutti tristi.

**

James guardava la luna splendere in quella notte serena, l'aria era calda e lui non riusciva a dormire.
Le ombre degli alberi coprivano parte del prato verde ricoperto di brina, il lago risplendeva sotto la luce lunare.
Sembrava tutto calmo e perfetto.
Eppure non era così.
Non riusciva a dormire perchè sapeva che doveva fare qualcosa, qualcosa per la sua Lily.
Non si era mai preoccupato delle ragazze con cui era stato insieme o di quelle con cui era andato a letto.
Ma Lily l'amava veramente.
C'era qualcosa che doveva fare, ma non sapeva cosa.
Era così terribilmente vicino alla risposta che stava quasi fisicamente male per il fatto che non c'era ancora arrivato.
Guardò il cielo che piano piano diventava chiaro, guardò l'alba, il sole che illuminava i volti dei suoi amici, e capì.
Lui non avrebbe mai lasciato i suoi amici.
E doveva dimostrare la stessa cosa a Lily. Non l'avrebbe mai lasciata sola, nemmeno in quel momento in cui diceva che era quello che voleva.
Con la speranza che gli montava nel petto si cambiò e scese di sotto dato che ormai si era fatta l'ora della colazione.

I'M BACK FROM SLOVENIA
Allora, sono tornata. Vi risparmio il racconto del panico per tornare a casa, e vi assicuro che tornerò a scrivere, forse non con la stessa frequenza dato che il 15 comincio il liceo. Per chi non lo sapesse quest'anno faccio il primo liceo indirizzo scienze umane.
Buon inizio a tutti e buona fortuna a chi ha già iniziato
Ciaoo!

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