Capitolo 28

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Appena James entrò in stanza, notò una busta da lettera sulla sua scrivania e su quelle dei suoi amici.

La busta ingiallita aveva lo stemma di Hogwarts, quindi intuì che questi fossero i "provvedimenti" del vecchio preside.

Aprì la busta e lesse la lettera scritta rigorosamente in inchiostro verde con una scrittura elegante e obliqua.

Il signor James Potter è pregato di recarsi nelle cantine questa sera appena scattato il coprifuoco.
La preghiamo di non divulgare questa informazione, grazie.
L'aspettiamo,
A.P.B.W.S

Ripose la lettera in un cassetto sotto il libro di Trasfigurazione.
Cosa voleva fare Silente?

La lettera era arrivata a lui e i suoi amici, quindi già erano i 5.
Probabilmente anche Lily e le sue compagne, quindi erano 8.

Ma con anche queste scarse informazioni non riusciva a capire cosa volesse fare Silente.

Il coprifuoco per il settimo anno scattava alle 23, quindi subito dopo aver terminato la ronda doveva andare nelle cantine.

Si diresse verso il materasso e lo alzò un pochino.

Prese un vecchio pezzo di pergamena ed estrasse la bacchetta.
-Giuro solennemente di non avere buone intenzioni-
La pergamena ingiallita cominciò a colorarsi, a formare delle parole.
James ricordava ogni singola notte passata a crearla, ogni goccia di sudore che aveva contribuito alla realizzazione di quella meraviglia.
-Mi sarai molto utile stasera..- sussurrò accarezzando la superficie ruvida.
-Fatto il misfatto-
Le scritte rosse cominciarono a svanire poco a poco, fino a quando non tornò ad essere solo un comune pezzo di pergamena.

Erano ancora le 19.30 e la ronda cominciava alla 9.
Aveva ancora un po' di tempo per riposarsi, dato che sicuramente avrebbe fatto tardi e il giorno dopo c'era la partita.

Si distese sul letto e chiuse gli occhi.

Dopo un po' sentì dei rumori e aprì leggermente gli occhi, non riusciva bene a distinguere i contorni, vedeva solo una macchia indistinta di rosso.

Prese gli occhiali dal comodino e tutto si fece più chiaro.

-Lily! Che ci fai qui?- si alzò di scatto e finì a pochi centimetri dalle sue labbra, entrambi si ritrassero subito dal l'imbarazzante situazione.
-Dobbiamo andare, Silente ci ha cancellato la ronda. È ora- James prese la mappa sotto lo sguardo confuso della ragazza.
-Andiamo Evans- disse solamente

I corridoi erano bui e silenziosi, sennonché per il rumore dei loro passi. Non si erano più rivolti la parola, e non ce n'era bisogno.

Ma alla fine James prese coraggio e parlò.

-Ce la fai a mantenere un segreto?- chiese
-Cosa?-
-Se ti mostro una cosa tu giuri di non farne parola a nessuno? Nemmeno alle tue amiche?- disse voltandosi per guardarla
-Hai la mia parola Potter- disse lei seria

James prese dalla tasca il pezzo di pergamena e glielo porse.

-Ma cosa..? Potter se è un altro dei tuoi scherzi io..- ma lui la zittì ed estrasse la bacchetta
-Lumos! Giuro solennemente di non avere buone intenzioni- quando finì di pronunciare la frase, sotto la debole luce proveniente dalla sua bacchetta, comparvero delle scritte
-"Messier Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso sono lieti di presentarvi, La Mappa del Malandrino"- recitò confusa Lily
-Aprila- la incitò James sorridendo
Lei obbedì.
-Ma questa è Hogwarts! E questi.. Siamo noi due!- disse indicando due omini sulla mappa
-Lo so, questa mappa mostra tutto il castello con i suoi passaggi e i suoi abitanti, a tutte le ore del giorno e della notte- dichiarò soddisfatto di aver stupito la Evans
-È incredibile.. L'avete fatta voi? Questa magia va oltre i livelli dei M.A.G.O!-
-Infatti noi l'abbiamo cominciata a 13 anni- rispose ridendo
-13 anni?- ripeté incredula lei -E da quanto tempo la utilizzate?-
-L'abbiamo finita al quinto anno, e la usiamo da allora. Soprattutto per..- ma si bloccò, non poteva rivelargli il segreto più grande dei Malandrini.
-E..?-
-Scusa non posso dirlo, non..-
-Non importa- tagliò corto lei, ma non sembra arrabbiata, anzi, era decisamente felice. Felice ed impressionata
-Vieni, qui c'è un passaggio segreto per le cantine- disse lui svoltando un angolo e ritrovandosi davanti ad un quadro di un vecchio signore circondato da cani.
-Uovo d'oro- disse James
-Prego- rispose il quadro
Quando uscirono dal passaggio e dopo qualche metro arrivarono alla porta che conduceva alle cantine.

-Pronta?- chiese lui estraendo la bacchetta
Lei annuì e fece altrettanto.

Quando entrarono trovarono già i loro amici con cui si scambiavano occhiate interrogative è preoccupate, in più c'erano anche altri studenti di Corvonero e Tassorosso, stranamente nessun Serpeverde.

Il vecchio preside sbucò da un angolo seguito dalla Mcgrannit, dalla Sprite e da Flitwick.

-Benvenuti ragazzi- esordì Silente alzando le mani in segno di saluto
-Benvenuti agli allenamenti dell'Ordine della Fenice-

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