Capitolo 51

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I due ragazzi balzarono fuori dal mantello mentre due delle figure incappucciate cadevano a terra esanimi. I loro amici si unirono presto alla battaglia, non si sa per quanto durò, minuti ore o secondi.
Continuavano a lanciare incantesimi fino a quando uno dei due schiantati non si riprese e attirò la loro attenzione: prese un pugnale d'argento e agguantò Iride che cercava di scappare, le puntò il pugnale alla gola e urlò per sovrastare i rumori della battaglia: -State fermi! Giù le bacchette sennò la uccido!-
Gli incantesimi cessarono all'istante, i 10 ragazzi si guardarono, annuendo impercettibilmente.
Posarono le loro bacchette a terra, una delle sagome avanzò verso di loro, o meglio, verso Marlene.
-Marlene McKinnon- esordì la voce femminile -Cosa ti succede? Non è da te arrendersi- disse palesemente divertita
Marlene strinse i pugni e digrignò i denti, stessa reazione di Sirius.
-Hai abbandonato la tua bacchetta così? Senza combattere?- la provocò quella che ormai era certamente, Bellatrix Black.
"Ti prego Marlene" pensò Lily "Non rispondere"
Ma Marlene non era affatto così, lei avrebbe sicuramente risposto, era solo questione di tempo.
Bellatrix raccolse la bacchetta della bionda, fece finta di esaminarla con cura e poi gliela ruppe davanti agli occhi.
-Ops!- rise divertita dell'espressione devastata di Lene -Per caso era importante? Forse era di tuo padre?-
E lì Marlene esplose.
Saltò addosso a Bellatrix togliendole la maschera e riversando i suoi ricci neri, rotolarono per qualche metro fino a quando Bellatrix non riuscì a liberarsi troneggiando soddisfatta su Marlene, il tacco dello stivale premuto sullo stomaco.
-Sai, pensavo che potessi essere una brava Mangiamorte. Proprio come tuo padre- sguainò la bacchetta e gliela puntò contro -Peccato-
E poi lo disse, in un attimo, senza rimorso, davanti a tutti.
"Avada Kedavra"

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