Capitolo 38

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Domani torno ad Hogwarts, torno da James.
Mia sorella grazie a Dio è stata fuori col suo ragazzo per tutto il tempo.
Quindi meno commenti acidi per Lily!
I miei genitori sono molto tristi che io parta, ma tanto manca poco alla fine di Aprile e quindi solo 2 per la fine della scuola! E degli esami..
Ma ora come non mai voglio tornare ad Hogwarts, devo parlare con James.

In ritardo, in ritardo!
Come al solito siamo in ritardo!
Mancano 8 minuti per la partenza del treno, attraverso velocemente il binario e carico il mio baule.
Ho 5 minuti per salutare i miei.
-James fai il bravo mi raccomando!- dice mia madre abbracciandomi
-Ariel ha 18 anni! Se la sa cavare!- interviene mio padre guardandomi con i suoi occhi, che sono anche i miei.
-Ciao Jamie, salutaci Sirius- mamma mi abbraccia un'ultima volta e mi lascia andare.
Ovviamente appena la lascio scoppia a piangere, e vedo mio padre che la porta via e le asciuga le lacrime che scendono dai suoi occhioni blu.
Trovo uno scompartimento vuoto e mi ci chiudo dentro. Ho sonno.
Tolgo gli occhiali e chiudo gli occhi.

Al centro del Lago Nero c'è una ragazza vestita di bianco, il vestito prende le sfumature rosee del tramonto e i suoi capelli rossi svolazzano liberi nel vento serale.
La ragazza si gira e si toglie il velo da davanti agli occhi, gli occhi di solito verdi sono neri. Neri pece.
Lascia cadere il bouquet di rose rosse e comincia ad affondare, le rose si sciolgono in mille petali che galleggiano per tutta la superficie nera del lago.
E della ragazza nessuna traccia.

Mi sveglio di soprassalto tutto sudato.
Remus e Peter dormono davanti a me con delle carte di caramelle in mano, sembrano dei bambini.
Esco dallo scompartimento per prendere un po' d'aria.
L'immagine del volto della ragazza dagli occhi neri è impressa a fuoco nel mio cervello.
Quella ragazza era Lily, ne sono sicuro. Ma allo stesso tempo non poteva essere lei, non..
-Ciao James- una voce alla mia destra mi fa sussultare
-Oh.. Ciao Bella- dico guardando i suoi occhi bicolori
-Stai bene?- mi chiede preoccupata
-Sisi tutto apposto, solo.. Solo un brutto sogno..-
Nei suoi occhi bassa una scintilla di paura, ma c'è stata per così poco che potrei essermela immaginata.
-Capisco, ora devo andare. Ci vediamo- volta le spalle e se ne va.

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