capitolo 26.

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É l'ottava notte che mi addormento tra le lenzuola del letto di Dylan.
Dal suo ultimo messaggio non si é più fatto sentire.
Poof! Sparito dalla faccia della terra.

Il primo giorno l'ho passato con Cris,che come chiunque avrebbe fatto,mi ha consolata.
Ma Non é servito a niente ,ho troppi pensieri per una sola testa ,tra Dylan e Lele non so più a cosa pensare.
Il secondo giorno mi sono dovuta alzare per andare a scuola.
Trascinandomi dal letto di Dylan quasi con voglia,non faccio che passare notti in bianco.
Dal terzo giorno a qui,le mie giornate sono state piuttosto monotone tra scuse da dare per le assenze di Dylan,il mio umore ,compiti non svolti e il mio sorriso che nascondeva tristezza.
In più Cris mi ha aiutata ad aggiustare il telefono, per eventuali messaggi da parte di Dylan.

Riguardo Lele?nessuna notizia é così grave che neanche i parenti hanno il diritto di vederla.
Ed é ancora addormentata in quella gelida stanza di ospedale,probabilmente con il viso magro e bianco come un angioletto.
I poliziotti hanno trovato dei graffi e morsi riportati sulla macchina accapottata dell'incidente.
Per ora non sanno di che creatura si tratti,e sono molto lontani dalla loro risposta.
La cosa più strana é che due giorni dopo la "fuga" di Dylan,Maddy ,la mamma di Lele,aggirandosi nel bosco fu attaccata da una creatura grossa e pelosa da cui si potevano vedere soltanto due occhi luminosi e gialli.
Riuscì a cavarsela con un colpo di fucile che per fortuna lo ferì.
Così descrisse il tutto Maddy,mia madre mi raccontò che l'espressione dei poliziotti era veramente scettica..in effetti è difficile crede a una cosa così assurda.
In ogni caso cosa ci facesse la madre di Lele con un'arma..non lo so proprio.
So che é appassionata di caccia,ma é da pazzi praticarla la notte,da soli per giunta.
D'un tratto a risvegliarmi dai miei soliti pensieri fissi ,che tormentano la mia mente da otto giorni,fu un rumore proveniente da buio fitto del bagno,mi alzai delicatamente incurvando il materasso del letto pressato dalle mie mani e chiusi la porta a chiave di scatto provocando un rumore assordante.

<<chi sei?!>> urlai

<<sono io,aprimi>>Dylan.stava piangendo

<<cosa ci fai qui?! Sparisci per una settimana, senza farti sentire e poi spunti dalla finestra del bagno come se nulla fosse successo?!hai idea di cosa ho provato? Avevo bisogno di te Dyl. Ho pianto per te per Lele..>>

<<scusa...scusa per Lele..scusami tanto>>sentì la sua voce imbollata dalla porta.
Ero appoggiata con la testa contro la porta,non sapevo cosa fare o pensare il mio cervello stava scoppiando.

<<cosa intendi?>>dissi aprendo la porta.
Lui alzò il viso,e aprendo gli occhi rivelò due occhi gialli e luminosi.

.•°we All Have Secrets°•.#wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora