capitolo 30.

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<<questa sarà la tua nuova camera per quest'anno scolastico,poco casino,niente feste e niente maschi dopo l'orario prestabilito dal regolamento,se hai bisogno sono al terzo piano dell'istituto femminile,ma nessuno deve interrompermi durante la pausa pranzo...oggi mangio lasagne>>Disse la rappresentante del campus femminile sbattendo la porta della mia nuova camera.

Dopo essermi girata e rigirata nella stanza in cerca di qualcosa di familiare o almeno di trovarmi a mio agio in questo posto,mi buttai sul letto, ancora spoglio dalle mie lenzuola,sfinita.
Della scorsa notte non ricordo praticamente niente,pochi ricordi sfiorano la mia mente,Trish,una coda che colpisce la mia coscia,l'asfalto...
Ma uno...c'é nè uno in particolare,ricordo un ragazzo dalla voce familiare che si accascia sull'asfalto e intreccia le sue mani tra le mie,quel contatto alleviò qualsiasi dolore avessi in corpo,come se quel ragazzo stesse assorbendo il mio dolore e come cosa non é neanche tanto falsa,perché con quel suo tocco potevo vedere visibilmente le sue vene sotto la pelle bianca diventare nere,mentre la sua mano stringeva sempre di più la mia e ansimava dal dolore.

Da lí? Il nero più assoluto.
Dicono che dopo il buio c'é il sole, ma si vede che da me il sole non é ancora sorto.

In ogni caso non posso stare tutto il tempo su questo letto ad aspettare dei ricordi che non arriveranno mai.

Comincio ad attaccare qualche poster sulle pareti,a sistemare le mie cose nell'armadio e nei casseti,a fare il letto e a metterci tutti i miei cuscini e pupazzi
Così sembra di essere a casa mia.

Decido di fare una doccia,nella speranza che mi torni altro in mente.

Appena aperto il rubinetto dell'acqua,il getto della doccia scarica violentemente acqua bollente sul mio corpo,facendomi andare in un angolino della doccia dove il getto non arriva ,per evitare di cuocermi come un tacchino il giorno di Natale.

Qualcuno bussò alla porta del bagno.

<<chi é?!>>urlai,con la voce amplificata dalla doccia

Ma dietro la porta nessuna risposta.

Appena finita la doccia più brutta della mia vita,presi un asciugamano e ne legai i lembi sotto le mie braccia ancora umide.
Sentivo perfettamente le goccioline dei miei capelli ricadere sulle spalle.

Aperta la porta del bagno,rimasi impietrita quando notai Dylan seduto sul mio letto a fissare il muro.
Distolse lo sguardo quando si accorse di me.

Un licantropo era seduto sul mio letto, ció significherebbe l'80% di possibilità di essere uccisa a morsi.
Anche se una piccola parte di me mi dice che non succederebbe mai.
Ma a chi dar retta?al mio sesto senso o alla mia stupida coscienza?

<<ascolta Addy so che ultimamente stanno succedendo cose strane,molto strane,ma lascia che ti spieghi>>

<<a me non devi spiegare niente,io tanto per te sono "niente" quindi perché avere delle spiegazioni>>risposi scontrosamente .

<<Senti,tu sei quella ragazza che evita gli sguardi della gente,quella che se vede un gruppo di ragazzi cambia strada,o che se sente delle ragazze che ridono pensa che stanno ridendo di te,quella con le cuffie sempre nelle orecchie,tu non sei "niente",tu sei stanca,sei tanto per me, non niente>>


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