capitolo 37.

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Le braccia magre e scure di Lele sono appese al mio collo e la mia spalla strozza i suoi singhiozzi.
Tra i capelli neri di Lele vedo Dylan con le mani in tasca,con lo sguardo basso che qualche volta solleva per guardarmi.

<<va da lui>>sorride Lele.

Corro verso di lui saltandogli in braccio,le mie gambe attorcigliano il suo bacino,il suo viso è nell'incavo del mio collo mentre sembra di voler annusare a pieno il mio odore quasi a risucchiarmi l'anima e io passo la mano fra i suoi capelli scuri.

<<si stanno risvegliando>>dice Scott, che a quanto pare si è ripreso.
Dylan mi prende mano,e la stessa cosa faccio io con Lele.
Saliamo di corsa le scale e sbattiamo la porta chiudendola a chiave.
Ci mettiamo il cappuccio e Dylan cede la sua felpa a Lele che ha indosso ancora il pigiama ospedaliero.
Ci incamminiamo fra i lunghi corridoi del covo,fino a quando non attiriamo l'attenzione di un membro.

Dylan lo appende al muro senza esitare,prima che possa reagire,affiancato da Scott.

<<dai sono solamente un banshee...contro due licantropi,questo si chiama barare>>sbotta il ragazzo

<<in che stanza è stato deportato Nash Grier?>>minaccia Dylan

Credevate ce ne fossimo dimenticati eh? Nono

<<perché dovrei dirvelo?>>

<<queste non bastano per convincerti?>>
Risponde Dylan mostrando le zanne

<<in fondo al corridoio, stanza delle mutazioni numero 23D>>

Il Banshee cade a terra e noi ci incamminiamo a passo svelto verso la 23D.
Nash è in un lettino con una siringa inniettata nel braccio.
Dyl non esita a togliergliela.

<<la siringa non è stata iniettata del tutto quindi potrebbe non aver avuto effetto...ma lele ha avuto lo stesso trattamento quindi con lei potrebbe funzionare al novantanove percento..>>dice Dylan preoccupato

<<quindi..i-io diventerò come voi?>>

<<potresti...oppure no,la forma che assumi riflette la persona che sei>>si intromette Scott

D'un tratto la porta si spalanca andando a sbattere sulla parete.
Un ragazzo alto,moro,giacca in pelle e jeans neri,fa irruzione nella stanza.
Ci scruta da capo a piedi,ma si sofferma molto di più di me e Lele.
Quegli occhi verdi li ho già visti,li conosco,ma non ho idea perché a me sembrino così familiari.

<<Addy credo di conoscerlo>>sussurra Lele.
Annuisco.

<<Tommy...meno male amico aiutaci>>
Dice Dylan.

Tommy...ci sono tanti ragazzi che si chiamano Tommy dai..

Mentre il ragazzo da qualche intruglio trovato in un cassetto a Nash abbasso lo sguardo sul mio polso,per poi passare a quello di Lele,che indossa il mio stesso braccialetto,il nostro braccialetto dell'amicizia.
Poi studio il polso del ragazzo che si sta passando la mano fra i capelli.
Ha un braccialetto nero come quello mio e di Lele,con una medaglietta,come quello mio e di Lele...solo tre persone potevano avere quel braccialetto,tre migliori amici ,io,lele e Tommy,colui che quattro anni fa morì.

O a quanto pare no.

Faccio cenno a Lele di guardare il suo polso,all'inizio non capisce,ma poi i suoi occhi si fanno lucidi.
Non è possibile

O fidati dopo aver scoperto che esistono licantropi,kanima e banshee,mi aspetterei di tutto.

Mi alzo di colpo attirando l'attenzione di tutti i presenti.

<<sapevo che quegli occhi verdi non mi erano sconosciuti>> dico alzando il polso e mostrando il braccialetto.
Lo stesso fa Lele
<<i tre moschettieri ricordi?>>interviene lei
Lele corre verso di lui tirandogli dei pugni sul petto

<<ti credevamo morto!capisci!?morto!>>urla

Sono ancora ferma e immobile col polso alzato,scioccata.a dir poco.

<<abbracciami Tommy Davis>>

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