Durante i dieci minuti dell'intervallo Nash si avvicinò a me,non lo conosco molto bene e non ho mai avuto "l'onore" di parlarci,so solo che è uno tra i più cari amici di Dylan.
Si diresse verso di me con fare disinvolto,come se io e lui ci conoscessimo da sempre,in effeti penso sia venuto per favore di Dylan.
Mi chiese come stavo e io in quel momento non volevo dare soddisfazione a Dylan dicendo che stavo male,anche se il mio stato d'animo era quello..perciò risposi il contrario.
Parlammo un po' e nell'arco di quei dieci minuti mi sentivo continuamente osservata da Dylan.
In questo momento sono qui..sul letto di Cris a riflettere, per fortuna domani mi assegneranno la MIA camera.
In ogni caso non voglio stare sul letto ,ho bisogno di fare una passeggiata, anche se fuori è già buio devo rinfrescarmi le idee,nonostante gli avvertimenti di Dylan.Appena messo piede fuori casa,mi sento decisamente rilassata.Faccio un sospiro e quando l'aria raggiunge a pieno i miei polmoni, per poi fare marcia indietro formando delle piccole nuvolette che escono dalle mie narici,mi sento subito più leggera come se sospirando fossi riuscita ad eliminare qull'aria negativa che era in me da tanto tempo.
Il silenzio pervade le strade,colmato soltanto dal canto delle cicale e dalle foglie che si sgretolano sotto il mio passo crac,crac,crac.Nonostante per le strade non ci sia nessuno,non mi sento sola,come se qualcuno mi stesse osservando.
Sicuramente sarò stata condizionata dai messaggi di Dylan,credo.In fondo alla strada ,illuminata dai lampioni,scorgo una figura che cammina a passo veloce a testa bassa,intravedo i capelli rossi di una ragazza,che a mia vista non sembrano particolarmente nuovi.
Un piccolo particolare toglie qualsiasi mio dubbio su chi fosse quella persona:un piercing posizionato sul labbro inferiore.
<<Trish!>>é lei non ho dubbi.
Da quando mi ha chiusa in quello scantinato,ho sempre avuto questa necessità di parlare con lei a riguardo,anche se mi ero già vendicata.Sentendosi chiamare si giro di scattó fissandomi,immobile sul marciapiede dall'altra parte della strada.
Aveva un cappuccio grigio calato sulla testa, era così ampio da fare ombra ai suoi occhi, facendo solamente scorgere la parte inferiore del viso.D'un tratto sotto la penombra del capuccio ,le sue labbra si aprirono in un sorriso, fin qui tutto ok ma..
I suoi denti,erano appuntiti come quelle delle lucertole e delle squame presero possesso del suo collo.
Cominciò ad avere degli spasmi e le sue dita si irriggidirono.Notai una lunga coda,squamosa di almeno due metri muoversi come una frusta mentre si avvicinava pericolosamente a me con passo veloce e aggressivo.
A quella vista le mie gambe erano immobilizzate come se il mio corpo non rispondesse più ai comandi del mio cervello.<<se non ti uccido io lo farà qualcun'altro ,quindi perché dovrei sporcarmi le mani del tuo sangue?quando dietro l'angolo c'è già qualcuno che sta pensando a tutto?certo però..qualche graffio non ti farà male dai>> disse ridendo tenendomi dal collo. La sua voce era un sibilo come quello di un serpente.
Ad interrompere le sue risate fu il rumore della sua coda che spezzava l'aria e che sbatté contro la mia coscia facendomi piantare un urlo e accasciandomi a terra.
Rimasi lì,sull'asfalto freddo come se il mio corpo si fosse addormentato senza il mio cervello.
Si avvicinò al mio orecchio,facendomi venire la pelle d'oca, e sussuró a voce bassa<<kanima>>.
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.•°we All Have Secrets°•.#wattys2016
Fanfiction"Voi siete così...Ed io sono...normale,la ragazza che deve essere sempre salvata,quella debole.." "Non fare lo stesso errore che ho fatto io anni fa,capirai che non esistono i mostri sotto al letto,ma i veri mostri sono gli umani...ed io sono un mos...