Capitolo 15

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Cinque minuti dopo sto suonando il campanello.
Mi apre Jace che vedendomi fa una faccia sorpresa ma poi sussurra sorridendo ''è di sopra'' lo ringrazio e lo supero velocemente.

Appena mi ritrovo davanti alla porta della sua camera, trovo il coraggio di bussare... E so che appena lo farò cambierà tutto, almeno per me.

Busso timidamente e dopo neanche tre secondi Jake apre la porta senza maglia e con una faccia così stanca e sofferente che è come ricevere  un cazzotto allo stomaco ''Isa?'' è così sorpreso che è la sua espressione è quasi comica.

lo guardo per quella che sembra un'infinità di tempo poi le parole escono da sole ''sei... sei un grandissimo stronzo, il più grande stronzo che io abbia mai conosciuto... Mi hai quasi distrutto e so che sarebbe meglio per me odiarti...ma la verità è che...io.. io non riesco a starti lontano.. non ce la faccio Jake... dopo tutto io continuo a volere te''.

Mi fissa in silenzio, metabolizzando le parole e il tempo sembra fermarsi.. poi.. poi si avvicina ''sarei ancora più stronzo se ti dicessi che speravo di sentirti dire parole del genere da quando ti ho rivista?'' scrollo le spalle facendo un mezzo sorriso ''probabilmente sì'' mi regala uno dei suoi sorrisi prima di tirarmi verso di lui e abbracciarmi forte ''bambolina, mi rendi lo stronzo più fortunato del mondo'' poi subito dopo le sue labbra sono sulle mie e in torno a me il mondo scompare.

Mi bacia con così tanta passione che non mi sembra possibile, cerco di ricambiare, cerco di fargli capire quanto tutto questo valga per me.

E ci riesco, perché sento il suo cuore andare al ritmo del mio mentre con le mani ci cerchiamo, i nostri corpi si cercano... Si sono mancati, terribilmente mancati. Le farfalle nel mio stomaco hanno completamente riempito la stanza, potrebbero benissimo svolazzarmi intorno, ma non me ne renderei conto.

Perché me per adesso esiste solo lui.

Ci sdraiamo sul letto senza allontanarci, ormai siamo attaccati, irreparabilmente uniti. Forse lo siamo sempre stati. Forse non riusciremo mai a stare lontano.

Forse l'amore in fondo è anche questo. L'amore è lui che mi fa male e io che continuo ad amarlo lo stesso. Per questo quando si stacca per guardarmi provo quasi dolore.

''Isa non so cosa significhi per te tutto ciò, so soltanto che non sono un santo, lo sai bene. Quindi, prima che ti strappi i vestiti, fermami'' gli accarezzo il viso stando attenta a non far notare la mia mano che trema.

Sembra assurdo ma è come se dopo aver preso coscienza di volere lui e soltanto lui, ogni mia sensazione sia moltiplicata.

''io..io non voglio che ti fermi'' lo sussurro mentre unisco di nuovo le mie labbra alle sue.

Ispira di colpo, non si muove e continua a fissarmi come se non fossi reale ''io..tu..cazzo, vieni qua'' poi prende e mi bacia con ancora più forza.

Sento le sua mani ovunque, mi accarezzano, mi toccano, lasciando scie bollenti lungo il loro cammino.

Mi sfila il vestito che vola velocemente ai piedi del letto, seguito dalle scarpe, dalla sua maglia e i suoi jeans.

Ansimiamo mentre ci guardiamo, mentre ci godiamo la nostra visione preferita... noi due, solo noi due.

Il suo sguardo scivola lungo il mio corpo come una carezza mentre passa una mano nel mio reggiseno di pizzo ''tu non ti rendi conto cosa mi stai provocando dentro'' rimango senza parole a fissarlo mentre con gli occhi puntati su di me mi sfila con destrezza il reggiseno e poi le mutandine.

Sono nuda. Davanti a lui. Di nuovo dopo mesi. E.. e non c'è imbarazzo. Il fatto che mi guardi come se fossi qualcosa di straordinario, con gli occhi brucianti di passione, mi manda fuori di testa.

l'infinito tranne noi #wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora